Abstract tesi: questo studio propone la descrizione, l'analisi e l'interpretazione, di alcuni aspetti del lavoro di Mario Perniola, filosofo e docente di estetica, attraverso la lettura delle sue opere principali. Percorrendo una traccia che ha origine durante gli anni della sua formazione filosofica presso l'università di Torino, il percorso prende l'avvio dalla partecipazione alle vicende dell'Internazionale Situazionista, dalla formulazione della teoria critica sull'alienazione artistica e dalla rilettura dell'opera di Georges Bataille. Attraverso la tematizzazione del ruolo centrale assunto nella sua indagine dallo studio dei rapporti tra estetica, società e cultura, questo tragitto sfocia, nel corso degli anni Ottanta, nell'idea di transito e nella critica alla società dei simulacri. Infine, dagli anni Novanta, si approda alla riflessione sulle condizioni dell'esperienza percettiva e affettiva nella contemporaneità, che prelude alle ultime indagini sull'arte espansa. L'intento di questo elaborato è di porre in evidenza le attitudini metodologiche dell'autore, le personalità e le correnti di pensiero che hanno esercitato una maggiore influenza nei suoi confronti, le costanti teoriche e speculative che ne hanno caratterizzato il discorso. L'elaborato accompagna diacronicamente le articolazioni del pensiero di Perniola, seguendo l'ordine di pubblicazione dei testi esaminati, nello stesso tempo, è indicata una griglia di coordinate interpretative e prospettiche che restano sempre vive e operanti nell'opera in oggetto, anche nell'evolversi nel corso del tempo: esse costituiscono la struttura sincronica che determina la cifra del lavoro di quest'autore. I temi portanti evidenziati sono quelli dell'importanza del negativo e della sua conservazione poiché elementi essenziali, presenti in tutti gli ambiti dell'indagine, da quello ontologico a quello estetico e artistico; la teoria del pensiero rituale, con le diverse connessioni che questa comporta, anche in relazione con il pensiero della differenza nella sua peculiare versione radicata nella storia italiana e nella tradizione cattolica; la centralità della nozione di sentire neutro, inteso come sperimentazione consapevole e attiva della condizione di reificazione della sfera percettiva diffusa nella contemporaneità, e come dissoluzione della soggettività in una più ampia possibilità conoscitiva; il concetto di simulacro quale dispositivo derealizzante in grado di dissolvere l'intera struttura significante e simbolica su cui si reggeva il rapporto tra società e cultura. Dall'indagine di Perniola, volta a una ridefinizione della dimensione sensibile, emerge l'opportunità di ripensare la dimensione estetica secondo una diversa e più vasta prospettiva.

Il pensiero di Mario Perniola: dalla società dei simulacri all'arte espansa.

BERNARDI, GIORGIO
2017/2018

Abstract

Abstract tesi: questo studio propone la descrizione, l'analisi e l'interpretazione, di alcuni aspetti del lavoro di Mario Perniola, filosofo e docente di estetica, attraverso la lettura delle sue opere principali. Percorrendo una traccia che ha origine durante gli anni della sua formazione filosofica presso l'università di Torino, il percorso prende l'avvio dalla partecipazione alle vicende dell'Internazionale Situazionista, dalla formulazione della teoria critica sull'alienazione artistica e dalla rilettura dell'opera di Georges Bataille. Attraverso la tematizzazione del ruolo centrale assunto nella sua indagine dallo studio dei rapporti tra estetica, società e cultura, questo tragitto sfocia, nel corso degli anni Ottanta, nell'idea di transito e nella critica alla società dei simulacri. Infine, dagli anni Novanta, si approda alla riflessione sulle condizioni dell'esperienza percettiva e affettiva nella contemporaneità, che prelude alle ultime indagini sull'arte espansa. L'intento di questo elaborato è di porre in evidenza le attitudini metodologiche dell'autore, le personalità e le correnti di pensiero che hanno esercitato una maggiore influenza nei suoi confronti, le costanti teoriche e speculative che ne hanno caratterizzato il discorso. L'elaborato accompagna diacronicamente le articolazioni del pensiero di Perniola, seguendo l'ordine di pubblicazione dei testi esaminati, nello stesso tempo, è indicata una griglia di coordinate interpretative e prospettiche che restano sempre vive e operanti nell'opera in oggetto, anche nell'evolversi nel corso del tempo: esse costituiscono la struttura sincronica che determina la cifra del lavoro di quest'autore. I temi portanti evidenziati sono quelli dell'importanza del negativo e della sua conservazione poiché elementi essenziali, presenti in tutti gli ambiti dell'indagine, da quello ontologico a quello estetico e artistico; la teoria del pensiero rituale, con le diverse connessioni che questa comporta, anche in relazione con il pensiero della differenza nella sua peculiare versione radicata nella storia italiana e nella tradizione cattolica; la centralità della nozione di sentire neutro, inteso come sperimentazione consapevole e attiva della condizione di reificazione della sfera percettiva diffusa nella contemporaneità, e come dissoluzione della soggettività in una più ampia possibilità conoscitiva; il concetto di simulacro quale dispositivo derealizzante in grado di dissolvere l'intera struttura significante e simbolica su cui si reggeva il rapporto tra società e cultura. Dall'indagine di Perniola, volta a una ridefinizione della dimensione sensibile, emerge l'opportunità di ripensare la dimensione estetica secondo una diversa e più vasta prospettiva.
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