I codici di condotta sono dei mezzi a disposizione delle imprese per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell'azienda, in quanto dichiarano in modo esplicito le responsabilità etiche e sociali dei propri dirigenti, dipendenti e fornitori verso i diversi gruppi di interesse. A partire da luglio del 2000, è diventato operativo il Global Compact delle Nazioni Unite: esso offre un quadro politico per l'organizzazione e per lo sviluppo di strategie di sostenibilità da parte dell'impresa, costituendosi inoltre come piattaforma che lavora per la promozione e diffusione di iniziative innovative e partnership con la società civile, con gli enti governativi e con altri stakeholder. Esso si basa su 10 principi che prevedono la promozione dei diritti umani, dei diritti del lavoro, della tutela ambientale e della lotta alla corruzione. Un'impresa che vuole realizzare una propria Responsabilità Sociale può avvalersi dei codici di condotta che hanno diverse tipologie: codice deontologico, codice di autodisciplina pubblicitaria, codice aziendale e codice multinazionale. Il codice deontologico rappresenta un corpus di regole di autodisciplina predeterminate dalla professione e come tali vincolanti per gli iscritti all'ordine, che a quelle norme devono adeguare la loro condotta professionale. Il codice di autodisciplina pubblicitaria ha lo scopo di assicurare che la comunicazione commerciale, nello svolgimento del suo ruolo particolarmente utile nel processo economico, venga realizzata come servizio per il pubblico, con speciale riguardo alla sua influenza sul consumatore. Il codice etico aziendale è un documento stilato ed adottato su base volontaria in un ambiente aziendale. Esso definisce un complesso di norme etiche e sociali al quale gli esponenti aziendali si devono attenere. I codici multinazionali vengono elaborati in sede multilaterale da organizzazioni intergovernative allo scopo di approvare autonomi codici di condotta per tutelare la propria immagine sul mercato. La gestione e il controllo dei codici di condotta avviene mediante un organismo di vigilanza dotato di ¿autonomi poteri di iniziativa e di controllo¿, il quale deve rimanere estraneo ad ogni forma d'interferenza e pressione da parte del management, non deve essere coinvolto in alcun modo nell'esercizio di attività operative, né partecipe di decisioni di gestione. Sono previste dalla legge delle sanzioni a carico della società in conseguenza alla commissione o tentata commissione di reati. Un esempio di codice di condotta è quello del settore bancario, il quale enuncia l'insieme dei principi, dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della banca rispetto a tutti i soggetti con i quali la stessa entra in relazione per il conseguimento del proprio oggetto sociale e si propone di fissare degli standard di riferimento e delle norme comportamentali mirate a orientarne la condotta. Le regole del Codice si applicano inoltre ai terzi con i quali la banca intrattiene rapporti, in conformità alla legge ovvero agli accordi con essi stipulati e nei limiti stabiliti dal Codice stesso. Nello specifico viene presentata la carta dei valori adottata dalle Banche di Credito Cooperativo che è il ¿patto¿ che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali, essa definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della Banca nei confronti dei Soci, dei Clienti e dei Collaboratori.
Il codice di condotta come strumento di Corporate Social Responsibility
BALLADORE, CHIARA
2016/2017
Abstract
I codici di condotta sono dei mezzi a disposizione delle imprese per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell'azienda, in quanto dichiarano in modo esplicito le responsabilità etiche e sociali dei propri dirigenti, dipendenti e fornitori verso i diversi gruppi di interesse. A partire da luglio del 2000, è diventato operativo il Global Compact delle Nazioni Unite: esso offre un quadro politico per l'organizzazione e per lo sviluppo di strategie di sostenibilità da parte dell'impresa, costituendosi inoltre come piattaforma che lavora per la promozione e diffusione di iniziative innovative e partnership con la società civile, con gli enti governativi e con altri stakeholder. Esso si basa su 10 principi che prevedono la promozione dei diritti umani, dei diritti del lavoro, della tutela ambientale e della lotta alla corruzione. Un'impresa che vuole realizzare una propria Responsabilità Sociale può avvalersi dei codici di condotta che hanno diverse tipologie: codice deontologico, codice di autodisciplina pubblicitaria, codice aziendale e codice multinazionale. Il codice deontologico rappresenta un corpus di regole di autodisciplina predeterminate dalla professione e come tali vincolanti per gli iscritti all'ordine, che a quelle norme devono adeguare la loro condotta professionale. Il codice di autodisciplina pubblicitaria ha lo scopo di assicurare che la comunicazione commerciale, nello svolgimento del suo ruolo particolarmente utile nel processo economico, venga realizzata come servizio per il pubblico, con speciale riguardo alla sua influenza sul consumatore. Il codice etico aziendale è un documento stilato ed adottato su base volontaria in un ambiente aziendale. Esso definisce un complesso di norme etiche e sociali al quale gli esponenti aziendali si devono attenere. I codici multinazionali vengono elaborati in sede multilaterale da organizzazioni intergovernative allo scopo di approvare autonomi codici di condotta per tutelare la propria immagine sul mercato. La gestione e il controllo dei codici di condotta avviene mediante un organismo di vigilanza dotato di ¿autonomi poteri di iniziativa e di controllo¿, il quale deve rimanere estraneo ad ogni forma d'interferenza e pressione da parte del management, non deve essere coinvolto in alcun modo nell'esercizio di attività operative, né partecipe di decisioni di gestione. Sono previste dalla legge delle sanzioni a carico della società in conseguenza alla commissione o tentata commissione di reati. Un esempio di codice di condotta è quello del settore bancario, il quale enuncia l'insieme dei principi, dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della banca rispetto a tutti i soggetti con i quali la stessa entra in relazione per il conseguimento del proprio oggetto sociale e si propone di fissare degli standard di riferimento e delle norme comportamentali mirate a orientarne la condotta. Le regole del Codice si applicano inoltre ai terzi con i quali la banca intrattiene rapporti, in conformità alla legge ovvero agli accordi con essi stipulati e nei limiti stabiliti dal Codice stesso. Nello specifico viene presentata la carta dei valori adottata dalle Banche di Credito Cooperativo che è il ¿patto¿ che lega il Credito Cooperativo alle comunità locali, essa definisce le regole di comportamento, i principi cardine e gli impegni della Banca nei confronti dei Soci, dei Clienti e dei Collaboratori.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/94743