Questa tesi si occupa di dare delle linee guida sull'evoluzione del movimento antimafia e il contesto storico nel quale si trova ad agire, ma si concentra anche su alcuni dei suoi protagonisti e sul ruolo che essi hanno avuto in tale movimento. I mafiosi possono intraprendere diverse attività criminali e con diverso grado di criminalità, partendo dall'estorsione, ai traffici illeciti, agli omicidi. In base a queste attività, lo stato opera diversamente e con vari strumenti, i quali spesso vengono istituiti in situazione di emergenza solo successivamente alle stragi per mano di mafia. Il mio obbiettivo è quello di approfondire la reazione sociale e istituzionale al fenomeno mafioso, e alle sue manifestazioni, per capire come l'azione antimafia si sia sviluppata nel corso del tempo, con quali modalità e con quali nuovi strumenti a disposizione: si tratta di una ricerca delle origini del movimento criminale e, di conseguenza, anche delle risposte offerte per contrastarlo, con particolare riferimento al territorio siciliano. Nel primo capitolo mi occupo di un'introduzione delle caratteristiche principali che contraddistingue il fenomeno mafioso, per riuscire a definire la politica antimafia sotto due aspetti: quello istituzionale e quello civile-sociale. Nel primo caso, si tratta di una risposta, da parte delle istituzioni dello Stato, alle azioni illecite della mafia e al suo operato criminale. Appositamente per questo ruolo sono state create varie istituzioni tra cui la Commissione parlamentare antimafia, il Pool antimafia e la Direzione Investigativa Antimafia. Nel secondo caso, cioè nella dimensione civile-sociale, mi occupo della risposta alla mafia a livello della società e delle associazioni, che si creano in maniera spontanea in seguito alle stragi e agli omicidi di molti soggetti che hanno perso la loro vita, nel tentativo di ostacolare il fenomeno mafioso. Le associazioni che svolgono azioni e campagne antimafia sono molte sul suolo nazionale, io mi sono soffermata principalmente su Libera. Associazioni, nomi e numeri contro la mafia, Comitato Addiopizzo e Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. Nel secondo capitolo approfondisco la lotta alla mafia in Sicilia, svolgendo un'analisi disposta su tre macro periodi: il primo, dai Fascia siciliani agli anni '40 e '50, il secondo comprende gli anni '60 e '70, e, infine, il terzo che va dagli anni '80 ad oggi. In questa ultima fase, mi concentro su tre questioni principali e caratterizzanti quali: l'estorsione; il maxiprocesso di Palermo, e il Il ruolo dei collaboratori di giustizia. Infine, nel terzo capitolo mi concentro su alcuni dei protagonisti della lotta alla mafia a livello istituzionale: Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tali soggetti sono accumunati dal fatto di aver dato un contributo fondamentale per la lotta alla mafia, i quali però, per questo, hanno pagato con la vita. Il mio obbiettivo è quello di cercare le origini del movimento antimafia, e come esso si sia evoluto nel corso del tempo, arrivando alla grande manifestazione della seconda metà del Novecento. Il secondo fine che voglio mettere in rilievo è il coraggio, la forza e la continuità impiegata da tutte le associazioni, dai magistrati, dalle forze dell'ordine e dai civili.
Antimafia: caratteristiche, evoluzione e protagonisti in Sicilia
FERMUS, IONELA IULIANA
2017/2018
Abstract
Questa tesi si occupa di dare delle linee guida sull'evoluzione del movimento antimafia e il contesto storico nel quale si trova ad agire, ma si concentra anche su alcuni dei suoi protagonisti e sul ruolo che essi hanno avuto in tale movimento. I mafiosi possono intraprendere diverse attività criminali e con diverso grado di criminalità, partendo dall'estorsione, ai traffici illeciti, agli omicidi. In base a queste attività, lo stato opera diversamente e con vari strumenti, i quali spesso vengono istituiti in situazione di emergenza solo successivamente alle stragi per mano di mafia. Il mio obbiettivo è quello di approfondire la reazione sociale e istituzionale al fenomeno mafioso, e alle sue manifestazioni, per capire come l'azione antimafia si sia sviluppata nel corso del tempo, con quali modalità e con quali nuovi strumenti a disposizione: si tratta di una ricerca delle origini del movimento criminale e, di conseguenza, anche delle risposte offerte per contrastarlo, con particolare riferimento al territorio siciliano. Nel primo capitolo mi occupo di un'introduzione delle caratteristiche principali che contraddistingue il fenomeno mafioso, per riuscire a definire la politica antimafia sotto due aspetti: quello istituzionale e quello civile-sociale. Nel primo caso, si tratta di una risposta, da parte delle istituzioni dello Stato, alle azioni illecite della mafia e al suo operato criminale. Appositamente per questo ruolo sono state create varie istituzioni tra cui la Commissione parlamentare antimafia, il Pool antimafia e la Direzione Investigativa Antimafia. Nel secondo caso, cioè nella dimensione civile-sociale, mi occupo della risposta alla mafia a livello della società e delle associazioni, che si creano in maniera spontanea in seguito alle stragi e agli omicidi di molti soggetti che hanno perso la loro vita, nel tentativo di ostacolare il fenomeno mafioso. Le associazioni che svolgono azioni e campagne antimafia sono molte sul suolo nazionale, io mi sono soffermata principalmente su Libera. Associazioni, nomi e numeri contro la mafia, Comitato Addiopizzo e Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. Nel secondo capitolo approfondisco la lotta alla mafia in Sicilia, svolgendo un'analisi disposta su tre macro periodi: il primo, dai Fascia siciliani agli anni '40 e '50, il secondo comprende gli anni '60 e '70, e, infine, il terzo che va dagli anni '80 ad oggi. In questa ultima fase, mi concentro su tre questioni principali e caratterizzanti quali: l'estorsione; il maxiprocesso di Palermo, e il Il ruolo dei collaboratori di giustizia. Infine, nel terzo capitolo mi concentro su alcuni dei protagonisti della lotta alla mafia a livello istituzionale: Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Tali soggetti sono accumunati dal fatto di aver dato un contributo fondamentale per la lotta alla mafia, i quali però, per questo, hanno pagato con la vita. Il mio obbiettivo è quello di cercare le origini del movimento antimafia, e come esso si sia evoluto nel corso del tempo, arrivando alla grande manifestazione della seconda metà del Novecento. Il secondo fine che voglio mettere in rilievo è il coraggio, la forza e la continuità impiegata da tutte le associazioni, dai magistrati, dalle forze dell'ordine e dai civili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/94678