A partire dai primi insediamenti umani fino ad arrivare alle odierne megalopoli mondiali, l'agglomerato urbano può essere considerato uno dei più immediati fenomeni di organizzazione spaziale della società. Con la presente analisi si vogliono ripercorrere le strade di progettazione urbana che hanno dato origine a fenomeni di rigenerazione urbana, spettacolarizzazione del consumo e spazi della fantasia, tipici delle città postmoderne. La ricerca sarà limitata ad un particolare spazio urbano, nel quale gli elementi della realtà postmoderna sono al centro della pianificazione urbana: Dubai.Il capitolo primo presenta gli studi teorici sulla città postmoderna che rappresentano gli strumenti imprescindibili per l'analisi del caso studio di Dubai. Saranno quindi indagate le origini ed il significato della realtà postmoderna come antitesi a quella moderna. In particolare, verrà analizzato il contributo di Harvey sul rigetto comune alla standardizzazione urbana del dopoguerra e sull'interpretazione di rigenerazione capitalista in tale contesto. Inoltre, verrà esemplificato come l'architettura urbana postmoderna sia strategicamente organizzata per attirare il ¿capitale simbolico¿ della società consumistica. Infine, saranno discussi i fenomeni della ¿fantasy city¿ di Hannigan e della spettacolarizzazione urbana attraverso il pensiero di Debord, che offrono alla società esperienze ricercate e lontane dalla vita quotidiana.Il capitolo secondo presenta il contesto storico, geografico ed economico-sociale del caso studio sulla città di Dubai. In primis, verrà indagato l'origine dell'Emirato di Dubai da centro economico e marittimo sotto il protettorato inglese alla dichiarazione dell'indipendenza del 1971 e costituzione dello stato federale degli Emirati Arabi Uniti. In secondo luogo, attraverso l'ausilio degli studi di Pacione, sarà presentato lo sviluppo urbano di Dubai, in particolare dopo la significativa accelerazione dovuta alla scoperta dei giacimenti di petrolio nel 1966. Infine, sarà importante preparare il terreno per gli approfondimenti del capitolo terzo, attraverso l'indagine del fenomeno di diversificazione economica dall'industria petrolifera e sulla configurazione sociale di Dubai. Quanto analizzato nei capitoli primo e secondo rappresenta la base per l'obiettivo di ricerca del capitolo terzo. In particolare, attraverso l'evidenza architettonica dei principali simboli di Dubai, verrà provato come questa è da considerarsi un fenomeno di città consumistica postmoderna. Un primo esempio dell'apertura economica e liberale che Dubai attua per attirare capitale simbolico sono le free economic zones. Successivamente, il riferimento ai grattacieli del Burj Khalifa e Burj Al Arab testimonieranno l'obiettivo di ascesa di Dubai tra i principali hub economico/ finanziari mondiali. Inoltre, come evidenza della massima affermazione della logica consumistica sullo spazio urbano verranno descritti i numerosi e spettacolari malls di Dubai. Come conclusione del caso studio, verrà posta un'enfasi sulle ripercussioni di tale ¿fantasy city¿ sugli abitanti di Dubai, in particolare ai fenomeni di esclusione sociale dallo spettacolo e alle forme alternative di consumo.

Città postmoderna: la spettacolarizzazione urbana di Dubai

VIARIZZO, SIMONA
2017/2018

Abstract

A partire dai primi insediamenti umani fino ad arrivare alle odierne megalopoli mondiali, l'agglomerato urbano può essere considerato uno dei più immediati fenomeni di organizzazione spaziale della società. Con la presente analisi si vogliono ripercorrere le strade di progettazione urbana che hanno dato origine a fenomeni di rigenerazione urbana, spettacolarizzazione del consumo e spazi della fantasia, tipici delle città postmoderne. La ricerca sarà limitata ad un particolare spazio urbano, nel quale gli elementi della realtà postmoderna sono al centro della pianificazione urbana: Dubai.Il capitolo primo presenta gli studi teorici sulla città postmoderna che rappresentano gli strumenti imprescindibili per l'analisi del caso studio di Dubai. Saranno quindi indagate le origini ed il significato della realtà postmoderna come antitesi a quella moderna. In particolare, verrà analizzato il contributo di Harvey sul rigetto comune alla standardizzazione urbana del dopoguerra e sull'interpretazione di rigenerazione capitalista in tale contesto. Inoltre, verrà esemplificato come l'architettura urbana postmoderna sia strategicamente organizzata per attirare il ¿capitale simbolico¿ della società consumistica. Infine, saranno discussi i fenomeni della ¿fantasy city¿ di Hannigan e della spettacolarizzazione urbana attraverso il pensiero di Debord, che offrono alla società esperienze ricercate e lontane dalla vita quotidiana.Il capitolo secondo presenta il contesto storico, geografico ed economico-sociale del caso studio sulla città di Dubai. In primis, verrà indagato l'origine dell'Emirato di Dubai da centro economico e marittimo sotto il protettorato inglese alla dichiarazione dell'indipendenza del 1971 e costituzione dello stato federale degli Emirati Arabi Uniti. In secondo luogo, attraverso l'ausilio degli studi di Pacione, sarà presentato lo sviluppo urbano di Dubai, in particolare dopo la significativa accelerazione dovuta alla scoperta dei giacimenti di petrolio nel 1966. Infine, sarà importante preparare il terreno per gli approfondimenti del capitolo terzo, attraverso l'indagine del fenomeno di diversificazione economica dall'industria petrolifera e sulla configurazione sociale di Dubai. Quanto analizzato nei capitoli primo e secondo rappresenta la base per l'obiettivo di ricerca del capitolo terzo. In particolare, attraverso l'evidenza architettonica dei principali simboli di Dubai, verrà provato come questa è da considerarsi un fenomeno di città consumistica postmoderna. Un primo esempio dell'apertura economica e liberale che Dubai attua per attirare capitale simbolico sono le free economic zones. Successivamente, il riferimento ai grattacieli del Burj Khalifa e Burj Al Arab testimonieranno l'obiettivo di ascesa di Dubai tra i principali hub economico/ finanziari mondiali. Inoltre, come evidenza della massima affermazione della logica consumistica sullo spazio urbano verranno descritti i numerosi e spettacolari malls di Dubai. Come conclusione del caso studio, verrà posta un'enfasi sulle ripercussioni di tale ¿fantasy city¿ sugli abitanti di Dubai, in particolare ai fenomeni di esclusione sociale dallo spettacolo e alle forme alternative di consumo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/94668