Il presente studio si propone di analizzare le dinamiche del popolamento della Val Pennavaire, vallata dell'entroterra albenganese (Prov. di Savona), dalla preistoria più antica (Paleolitico) alla protostoria più recente (età del Ferro), osservando in particolar modo il ruolo che essa giocò, nel corso delle varie fasi, come asse di collegamento tra la costa del Mar Ligure e la Pianura Padana. Le più antiche tracce insediative, risalenti al Paleolitico superiore, sono riconducibili a piccoli gruppi di cacciatori che sfruttarono le grotte della vallata in maniera selettiva, per specifiche pratiche venatorie. Un'interruzione del popolamento umano della Valle, forse imputabile all'insorgere di improvvisi cambiamenti climatici, si è invece osservata nel corso della successiva fase mesolitica. Scarsissime infatti le evidenze databili all'intervallo compreso tra il 9000 e il 6000 a.C. La frequentazione della Val Pennavaire riprese intorno alla metà del V millennio a.C., quando all'attività venatoria si affiancò la pastorizia e il conseguente utilizzo delle cavità della Valle quali ricoveri e punti di appoggio per bestiame. La successiva età dei metalli si caratterizzò, infine, per il diffondersi delle prime pratiche agricole e per il progressivo aumento dei siti della vallata, molti dei quali erano ubicati nei pressi dei crinali al fine di controllare i sempre più intensi traffici interregionali tra Liguria e Piemonte.
La Val Pennavaire tra Preistoria e Protostoria: analisi del popolamento, modalità insediative e uso del territorio
BLANCHET, MARTINA
2017/2018
Abstract
Il presente studio si propone di analizzare le dinamiche del popolamento della Val Pennavaire, vallata dell'entroterra albenganese (Prov. di Savona), dalla preistoria più antica (Paleolitico) alla protostoria più recente (età del Ferro), osservando in particolar modo il ruolo che essa giocò, nel corso delle varie fasi, come asse di collegamento tra la costa del Mar Ligure e la Pianura Padana. Le più antiche tracce insediative, risalenti al Paleolitico superiore, sono riconducibili a piccoli gruppi di cacciatori che sfruttarono le grotte della vallata in maniera selettiva, per specifiche pratiche venatorie. Un'interruzione del popolamento umano della Valle, forse imputabile all'insorgere di improvvisi cambiamenti climatici, si è invece osservata nel corso della successiva fase mesolitica. Scarsissime infatti le evidenze databili all'intervallo compreso tra il 9000 e il 6000 a.C. La frequentazione della Val Pennavaire riprese intorno alla metà del V millennio a.C., quando all'attività venatoria si affiancò la pastorizia e il conseguente utilizzo delle cavità della Valle quali ricoveri e punti di appoggio per bestiame. La successiva età dei metalli si caratterizzò, infine, per il diffondersi delle prime pratiche agricole e per il progressivo aumento dei siti della vallata, molti dei quali erano ubicati nei pressi dei crinali al fine di controllare i sempre più intensi traffici interregionali tra Liguria e Piemonte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/94651