Today's society has long been a stage of prevarication and arrogance, determined by a continuous tension of the individual towards the ideals of success, in constant search for well-being and happiness, to be achieved at any cost even at the expense of others. In this perspective, a climate of individualism and indifference has been imposed, which has made people unwilling to meet others, to compromise, to manage anger or failure. This condition is also reflected on the school, which welcomes for the most part students who demonstrate a lack of emotional and emotional competence; in fact, less and less, in the classroom there are created conditions for an authentic and personal encounter among the members of the group, which is reflected in a progressive incapacity of the students in social and relational skills. Therefore, this elaborate wanted to face this widespread desensitization towards the other, assuming the empathy as the main road, to which to orient itself to give life to a school that is able to inspire in the students a different way of acting in the world: to realize of their own and others' states of mind, to notice and welcome. In a world steeped in selfishness, individualism and closeness to others, therefore, empathy is proposed as a key to understanding human relationships, a dimension to be trained and valued, in order to train individuals available for encounter and understanding, hoping for an improvement in the class climate. Therefore, a path of education in empathy was conceived, aimed at exercising the "skills of the heart" (Goleman, 1996), with the intention of stimulating and inspiring students to adopt an empathic and non-judgmental style. The course has been proposed in a fourth class of primary school and has involved recreational activities and exercises focused on active listening, small and large group sharing, care of the community dimension, recognition of emotions, decentralization and reflection activities on behaviors of support and comfort. The purpose coincided with the intention to verify if this action could favor higher levels of well-being in the classroom. This construct was measured with the administration of the QBS questionnaire 8 - 13 (Tobia and Marzocchi, 2015), in input and output, both in an experimental group and in a control group. The results of the research carried out, obtained from the statistical analysis of the data collected, have made it possible to affirm that the intervention of education to empathy has affected the climate of school well-being, since there has been a 10% increase in output , in the experimental group, compared to the incoming measurements, a score about three times higher than the results obtained in the control group. A curriculum designed to encourage the empathic disposition of each one, therefore, guarantees the construction of positive interpersonal relationships, the promotion of prosocial behaviors and the highest levels of well-being in the classroom. Therefore, the school of empathy is a possible and achievable prospect, in which it is worthwhile to believe and for which it is worth spending, which will always guarantee to man, his humanity.

La società odierna è da tempo palcoscenico di prevaricazioni, di prepotenze e di arroganza, determinati da una continua tensione dell'individuo verso gli ideali del successo e della riuscita, in ricerca costante di benessere e felicità, da raggiungere ad ogni costo anche a scapito degli altri. In questa prospettiva, si è imposto un clima di individualismo e di indifferenza, che ha reso le persone poco disponibili ad incontrare gli altri, a scendere a compromessi, a gestire la collera o l'insuccesso. Tale condizione si riflette anche sulla scuola, la quale accoglie per la maggior parte allievi che dimostrano una scarsa competenza emozionale ed affettiva; sempre meno, infatti, in classe si creano condizioni di incontro autentico e personale tra i membri del gruppo, ciò si ripercuote in una progressiva incapacità degli studenti nelle abilità sociali e relazionali. Pertanto, tale elaborato ha voluto affrontare questa diffusa desensibilizzazione verso l'altro, assumendo l'empatia come strada maestra, verso cui orientarsi per dare vita ad una scuola che sia in grado di ispirare negli studenti una diversa modalità di agire nel mondo: rendersi conto degli stati d'animo propri ed altrui, accorgersi ed accogliere. In un mondo intriso di egoismo, di individualismo e di chiusura verso gli altri si propone dunque l'empatia, come chiave di lettura dei rapporti umani, dimensione da allenare e da valorizzare, al fine di formare individui disponibili all'incontro e alla comprensione, auspicando un miglioramento del clima di classe. È stato pensato, quindi, un percorso di educazione all'empatia, volto ad esercitare le ¿abilità del cuore¿ (Goleman, 1996), con l'intenzione di stimolare ed ispirare gli allievi ad assumere uno stile empatico e non giudicante. Il percorso è stato proposto in una classe quarta della scuola primaria ed ha riguardato attività ludiche ed esercizi incentrati su ascolto attivo, condivisioni in piccolo e in grande gruppo, cura della dimensione comunitaria, riconoscimento di emozioni, attività di decentramento e di riflessione su comportamenti di sostegno e di conforto. La finalità ha coinciso con l'intenzione di verificare se tale azione potesse favorire più alti livelli di benessere in classe. Tale costrutto è stato misurato con la somministrazione del questionario QBS 8 ¿ 13 (Tobia e Marzocchi, 2015), in ingresso e in uscita, sia in un gruppo sperimentale che in un gruppo di controllo. I risultati della ricerca compiuta, ottenuti dall'analisi statistica dei dati rilevati, hanno permesso di affermare che l'intervento di educazione all'empatia ha inciso sul clima di benessere scolastico, in quanto se n'è registrato un aumento del 10% in uscita, nel gruppo sperimentale, a confronto delle rilevazioni in entrata, punteggio circa tre volte superiore rispetto ai risultati ottenuti nel gruppo di controllo. Un curricolo atto ad incoraggiare la disposizione empatica di ciascuno, dunque, garantisce la costruzione di relazioni interpersonali positive, promozione di condotte prosociali e più alti livelli di benessere in classe. Pertanto, la scuola dell'empatia è una prospettiva possibile e realizzabile, nella quale vale la pena credere e per la quale vale la pena spendersi, che garantirà sempre all'uomo, la sua umanità.

Un percorso nella scuola primaria per promuovere il benessere in classe: esiti di una ricerca

FUSTA, IRENE
2017/2018

Abstract

La società odierna è da tempo palcoscenico di prevaricazioni, di prepotenze e di arroganza, determinati da una continua tensione dell'individuo verso gli ideali del successo e della riuscita, in ricerca costante di benessere e felicità, da raggiungere ad ogni costo anche a scapito degli altri. In questa prospettiva, si è imposto un clima di individualismo e di indifferenza, che ha reso le persone poco disponibili ad incontrare gli altri, a scendere a compromessi, a gestire la collera o l'insuccesso. Tale condizione si riflette anche sulla scuola, la quale accoglie per la maggior parte allievi che dimostrano una scarsa competenza emozionale ed affettiva; sempre meno, infatti, in classe si creano condizioni di incontro autentico e personale tra i membri del gruppo, ciò si ripercuote in una progressiva incapacità degli studenti nelle abilità sociali e relazionali. Pertanto, tale elaborato ha voluto affrontare questa diffusa desensibilizzazione verso l'altro, assumendo l'empatia come strada maestra, verso cui orientarsi per dare vita ad una scuola che sia in grado di ispirare negli studenti una diversa modalità di agire nel mondo: rendersi conto degli stati d'animo propri ed altrui, accorgersi ed accogliere. In un mondo intriso di egoismo, di individualismo e di chiusura verso gli altri si propone dunque l'empatia, come chiave di lettura dei rapporti umani, dimensione da allenare e da valorizzare, al fine di formare individui disponibili all'incontro e alla comprensione, auspicando un miglioramento del clima di classe. È stato pensato, quindi, un percorso di educazione all'empatia, volto ad esercitare le ¿abilità del cuore¿ (Goleman, 1996), con l'intenzione di stimolare ed ispirare gli allievi ad assumere uno stile empatico e non giudicante. Il percorso è stato proposto in una classe quarta della scuola primaria ed ha riguardato attività ludiche ed esercizi incentrati su ascolto attivo, condivisioni in piccolo e in grande gruppo, cura della dimensione comunitaria, riconoscimento di emozioni, attività di decentramento e di riflessione su comportamenti di sostegno e di conforto. La finalità ha coinciso con l'intenzione di verificare se tale azione potesse favorire più alti livelli di benessere in classe. Tale costrutto è stato misurato con la somministrazione del questionario QBS 8 ¿ 13 (Tobia e Marzocchi, 2015), in ingresso e in uscita, sia in un gruppo sperimentale che in un gruppo di controllo. I risultati della ricerca compiuta, ottenuti dall'analisi statistica dei dati rilevati, hanno permesso di affermare che l'intervento di educazione all'empatia ha inciso sul clima di benessere scolastico, in quanto se n'è registrato un aumento del 10% in uscita, nel gruppo sperimentale, a confronto delle rilevazioni in entrata, punteggio circa tre volte superiore rispetto ai risultati ottenuti nel gruppo di controllo. Un curricolo atto ad incoraggiare la disposizione empatica di ciascuno, dunque, garantisce la costruzione di relazioni interpersonali positive, promozione di condotte prosociali e più alti livelli di benessere in classe. Pertanto, la scuola dell'empatia è una prospettiva possibile e realizzabile, nella quale vale la pena credere e per la quale vale la pena spendersi, che garantirà sempre all'uomo, la sua umanità.
ITA
Today's society has long been a stage of prevarication and arrogance, determined by a continuous tension of the individual towards the ideals of success, in constant search for well-being and happiness, to be achieved at any cost even at the expense of others. In this perspective, a climate of individualism and indifference has been imposed, which has made people unwilling to meet others, to compromise, to manage anger or failure. This condition is also reflected on the school, which welcomes for the most part students who demonstrate a lack of emotional and emotional competence; in fact, less and less, in the classroom there are created conditions for an authentic and personal encounter among the members of the group, which is reflected in a progressive incapacity of the students in social and relational skills. Therefore, this elaborate wanted to face this widespread desensitization towards the other, assuming the empathy as the main road, to which to orient itself to give life to a school that is able to inspire in the students a different way of acting in the world: to realize of their own and others' states of mind, to notice and welcome. In a world steeped in selfishness, individualism and closeness to others, therefore, empathy is proposed as a key to understanding human relationships, a dimension to be trained and valued, in order to train individuals available for encounter and understanding, hoping for an improvement in the class climate. Therefore, a path of education in empathy was conceived, aimed at exercising the "skills of the heart" (Goleman, 1996), with the intention of stimulating and inspiring students to adopt an empathic and non-judgmental style. The course has been proposed in a fourth class of primary school and has involved recreational activities and exercises focused on active listening, small and large group sharing, care of the community dimension, recognition of emotions, decentralization and reflection activities on behaviors of support and comfort. The purpose coincided with the intention to verify if this action could favor higher levels of well-being in the classroom. This construct was measured with the administration of the QBS questionnaire 8 - 13 (Tobia and Marzocchi, 2015), in input and output, both in an experimental group and in a control group. The results of the research carried out, obtained from the statistical analysis of the data collected, have made it possible to affirm that the intervention of education to empathy has affected the climate of school well-being, since there has been a 10% increase in output , in the experimental group, compared to the incoming measurements, a score about three times higher than the results obtained in the control group. A curriculum designed to encourage the empathic disposition of each one, therefore, guarantees the construction of positive interpersonal relationships, the promotion of prosocial behaviors and the highest levels of well-being in the classroom. Therefore, the school of empathy is a possible and achievable prospect, in which it is worthwhile to believe and for which it is worth spending, which will always guarantee to man, his humanity.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/94623