L'Ufficio ricerche e notizie deportati della Comunità Ebraica di Genova (1945-1948)

Between 1943 and 1945, more than 8,000 people were deported from Italy and the annexed territories for racial reasons. With the Liberation of Rome, before the end of the war, people who had escaped deportation began to face the problem of how to trace and repatriate those who had been deported. Various offices were set up to deal with this; the most important, but not the only one, was the Jewish Deportee Research Committee (CRDE), headed by colonel Massimo Adolfo Vitale. Particularly interesting is the case of the Genoa office of which, thanks to Gino Migliau, not only massive documentation remains but also a substantial collection of eighty-five photographs. The aim of this research is to reconstruct the functioning of the Deported News and Research Office of the Jewish Community of Genoa between 1945 and 1948, managed by Dr. Gino Migliau, and to analyse the photographic fund in more detail. The reconstruction was carried out by examining the archive papers of the CRDE fund, kept at the CDEC Foundation in Milan, and integrating the data extrapolated from the documentation with the interview given by Dr. Bice Migliau, Gino Migliau's daughter. The first part of the paper provides a general overview of the research on deportees carried out by the CRDE and a reconstruction of the functioning of the Genoa office. In the second part an analysis of the 196 photographic fund is offered, with particular attention to the events that occurred to it over time. In the third and last section, finally, the biography of the people portrayed in the eighty-five photographs is reconstructed as accurately as possible, starting from the data in Liliana Picciotto's Libro della memoria.

Tra il 1943 e il 1945 dall’Italia e dai territori annessi furono deportate, per motivi razziali, oltre 8 mila persone. Con la liberazione di Roma, prima della fine del conflitto, le persone scampate alla deportazione iniziarono a porsi il problema di come rintracciare e rimpatriare chi era stato deportato. Nacquero così vari uffici che si occupavano di ciò; il più importante, ma non l'unico, fu il Comitato di Ricerca Deportati Ebrei (CRDE), affidato alla guida del colonnello Massimo Adolfo Vitale. Particolarmente interessante è il caso dell’Ufficio di Genova di cui restano, grazie a Gino Migliau, oltreché una massiccia documentazione anche un consistente fondo composto da ottantacinque fotografie. L’obiettivo di questa ricerca è ricostruire il funzionamento dell’Ufficio ricerche e notizie deportati della Comunità Ebraica di Genova tra il 1945 e il 1948, gestito dal dottor Gino Migliau, e analizzare più nel dettaglio il fondo fotografico. La ricostruzione è stata condotta esaminando le carte d’archivio del Fondo CRDE, conservate presso la Fondazione CDEC di Milano, e integrando i dati estrapolati dalla documentazione con l’intervista rilasciata dalla dottoressa Bice Migliau, figlia di Gino Migliau. Nella prima parte dell’elaborato vengono fornite una panoramica generale sulla ricerca dei deportati effettuata dal CRDE e una ricostruzione del funzionamento dell’Ufficio di Genova. Nella seconda parte è offerta un’analisi del fondo fotografico 196, con particolare attenzione alle vicissitudini occorse a esso nel corso del tempo. Nella terza e ultima sezione, infine, viene ricostruita, nel modo più accurato possibile, la biografia delle persone ritratte dalle ottantacinque fotografie, a partire dai dati presenti sul Libro della memoria di Liliana Picciotto.