There were few information about Palm oil and from 13 December 2014 it turned out that was present in many foods as snacks and baked goods, but also in milk powder, cosmetics and biofuel. Regulation 1169/2011, updated last year, he predicted that the wording general, until now used, "fats" specifying the type of fat used. From here emerged the termpalm oil and journalistic interest and consumers on nutritional problems resulting from the use of this oil grew exponentially. Vegetable oil is the most used oil because it's the cheapest,with the higher yield compared to other oils but also the one with the highest percentage of saturated fats. The Italy is one of the leading importers of palm oil from South East Asia (Indonesia and Malaysia). The episode of Report of 3 April 2015, program on rai 3, and the report of Efsa (European food safety authority) have increased the interest and awareness of such oil by public opinion. Food companies have responded, revealing the position taken, through advertisements and press releases. Some defending the oil in question ¿ Ferrero- other refusing and not using it more in the recipes of its products, by highlighting it with words "without palm oil" printed on the package. In addition to food damage caused of carcinogens present in Palm oil, 3-MCPD esters 2-MCPD and monoesters of glicidolo GE, explained by Efsa and by other istitution such as WHO ¿ World Health Organization-Iarc-International Agencyfor Research on Cancer- include environmental damage,mainly in the production areas of the Palms: damage caused by arson, caused to increase the arable land resulting in deforestation. Through these thesis I retrace the steps of the "alarm" concerning the discovery of the use of palm oil and its consequences, reactions from food companies - through the analysis of advertising spots from 2016 to 2018- and the impact it had on public opinion.
Relativamente all'olio di palma erano poche le informazioni comunicate, ma dal 13 dicembre 2014 si è scoperto che era presente in molti alimenti come merendine e prodotti da forno, ma anche nel latte in polvere, in cosmetici e nel biocombustibile. Il regolamento 1169/2011, aggiornato in ultimo l'anno scorso, aveva previsto che la dicitura generale, fin'ora utilizzata, "grassi vegetali" specificasse il tipo di grassi utilizzati. Da qui emerse il termine olio di palma e l'interesse giornalistico e dei consumatori sulle problematicità nutrizionali derivanti dall'uso di tale olio crebbe esponenzialmente. L'olio vegetale in questione è l'olio più utilizzato al mondo perché è il più economico, con la resa maggiore, se paragonata agli altri oli, ma anche quello con la percentuale di grassi saturi più elevata. L'Italia è uno dei principali importatori di olio di palma dal sud est asiatico (Indonesia e Malesia). La puntata di Report del 3 maggio 2015, programma in onda su rai 3 e il rapporto dell'Efsa ( Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) hanno accresciuto l'interesse e la consapevolezza su tale olio da parte dell'opinione pubblica. Le aziende alimentari hanno reagito, palesando la posizione assunta, attraverso spot pubblicitari e comunicati stampa. Alcune difendendo l'olio i n questione ¿come la Ferrero- altre rifiutandolo e non utilizzandolo più nelle ricette dei propri prodotti, evidenziandolo con la scritta ¿senza olio di palma¿ stampata sul pacchetto. Oltre a danni alimentari causati delle sostanze cancerogene presenti nell'olio di palma, gli esteri di 3-MCPD 2-MCPD e i monoesteri di glicidolo GE, spiegati dall'Efsa e da altri organismi quali WHO ¿World Health Organization- e lo Iarc ¿International Agency for Research on Cancer- vi sono danni ambientali, principalmente nelle zone di produzione di tale palme: danni causati da incendi dolosi, provocati per aumentare le terre coltivabili con una conseguente deforestazione. Attraverso questi tesi si ripercorrono le tappe dell'¿allarme¿ inerente alla scoperta dell'utilizzo dell'olio di palma e delle sue conseguenze, le reazioni avute dalle aziende alimentari, attraverso l'analisi degli spot pubblicitari mandati in onda dal 2016 ad oggi, e l'impatto che ha avuto sull' opinione pubblica
Ansia da olio di palma. La comunicazione delle aziende alimentari e l'impatto sull'opinione pubblica.
GATTA, VALENTINA
2017/2018
Abstract
Relativamente all'olio di palma erano poche le informazioni comunicate, ma dal 13 dicembre 2014 si è scoperto che era presente in molti alimenti come merendine e prodotti da forno, ma anche nel latte in polvere, in cosmetici e nel biocombustibile. Il regolamento 1169/2011, aggiornato in ultimo l'anno scorso, aveva previsto che la dicitura generale, fin'ora utilizzata, "grassi vegetali" specificasse il tipo di grassi utilizzati. Da qui emerse il termine olio di palma e l'interesse giornalistico e dei consumatori sulle problematicità nutrizionali derivanti dall'uso di tale olio crebbe esponenzialmente. L'olio vegetale in questione è l'olio più utilizzato al mondo perché è il più economico, con la resa maggiore, se paragonata agli altri oli, ma anche quello con la percentuale di grassi saturi più elevata. L'Italia è uno dei principali importatori di olio di palma dal sud est asiatico (Indonesia e Malesia). La puntata di Report del 3 maggio 2015, programma in onda su rai 3 e il rapporto dell'Efsa ( Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) hanno accresciuto l'interesse e la consapevolezza su tale olio da parte dell'opinione pubblica. Le aziende alimentari hanno reagito, palesando la posizione assunta, attraverso spot pubblicitari e comunicati stampa. Alcune difendendo l'olio i n questione ¿come la Ferrero- altre rifiutandolo e non utilizzandolo più nelle ricette dei propri prodotti, evidenziandolo con la scritta ¿senza olio di palma¿ stampata sul pacchetto. Oltre a danni alimentari causati delle sostanze cancerogene presenti nell'olio di palma, gli esteri di 3-MCPD 2-MCPD e i monoesteri di glicidolo GE, spiegati dall'Efsa e da altri organismi quali WHO ¿World Health Organization- e lo Iarc ¿International Agency for Research on Cancer- vi sono danni ambientali, principalmente nelle zone di produzione di tale palme: danni causati da incendi dolosi, provocati per aumentare le terre coltivabili con una conseguente deforestazione. Attraverso questi tesi si ripercorrono le tappe dell'¿allarme¿ inerente alla scoperta dell'utilizzo dell'olio di palma e delle sue conseguenze, le reazioni avute dalle aziende alimentari, attraverso l'analisi degli spot pubblicitari mandati in onda dal 2016 ad oggi, e l'impatto che ha avuto sull' opinione pubblicaFile | Dimensione | Formato | |
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