The Short-toed Eagle (Circaetus gallicus) is a migratory bird of medium-large size. His diet consists mainly of reptiles, with a preference for snakes. In Italy it breeds in Mediterranean areas and is only settled in Sicily. In Aosta Valley, 15 breeding pairs are known, monitored every breeding season starting from 2009. Data on nesting sites, hunting behavior and directions were collected in order to define the ecological aspects of the species in this intralpine region and to describe the factors that determine the choice of nesting sites and reproductive success over the years. The nests are positioned with preferential exposure towards North and North-East. This preference is due both to a lesser human presence on the 'envers' slope (orographic right of the Dora Baltea) and, probably, to an easier exploitation of the slope currents, used to get up in altitude and head into the hunting grounds. In fact, when the adults leave the nest, they head North to hunt the reptiles they feed on in the open areas on the opposite side to where the nests are located. There are no data on the progressive colonization of the region, since before 1974 the presence of the species was not known and, only afterwards, investigations were carried out to locate the nests, which have an average distance of 5.5 km. The only relevant data on the displacement of couples is for two nests in the middle and lower Aosta Valley which, from one year to the next, have moved the nest of 2.3 km and 2.5 km respectively. The model of maximum entropy, shows how the presence of nests is mainly conditioned by altitude, slope and distance with anthropized areas (roads and artifacts). The climatic factors and the distance from the territories of Golden Eagle (Aquila chrysaetos) are of secondary importance. The dangers for this species in Aosta Valley consist mainly of high voltage cables and the reduction of hunting habitat, given the progressive abandonment of the mountain and the increase in wooded areas, that cover 97970 ha of the 326200 ha of the Aosta Valley territory. In addition, the anthropic disturbance , in the period from March to August, can cause the abandonment of the nest and the failure of the breeding. Nontheless, the reproductive success is equal to 0.69 young fledged per couple, slightly lower than the national one between 0.72 and 0.74 young fledged per couple.
Il Biancone (Circaetus gallicus) è un rapace migratore di dimensioni medio-grandi. La sua dieta è composta principalmente da rettili, con predilezione per i serpenti. In Italia nidifica in aree mediterranee e risulta stanziale solo in Sicilia. In Valle d'Aosta sono conosciute 15 coppie nidificanti, monitorate ogni stagione riproduttiva a partire dal 2009. Sono stati raccolti dati sui siti di nidificazione, comportamenti e direzioni di caccia per poter definire gli aspetti ecologici della specie in questa regione intralpina e per descrivere i fattori che determinano la scelta dei siti di nidificazione e il successo riproduttivo negli anni. I nidi risultano posizionati con esposizione preferenziale verso Nord e Nord-Est. Questa preferenza è dovuta sia ad una minore presenza umana sul versante 'envers' (destra orografica della Dora Baltea) che, probabilmente, ad un più facile sfruttamento delle correnti di pendio, usate per alzarsi di quota e dirigersi nei territori di caccia. Infatti, quando gli adulti lasciano il nido, si dirigono verso Nord per cacciare i rettili di cui si nutrono nelle zone aperte sul versante opposto a quello dove sono situati i nidi. Non si hanno dati sulla progressiva colonizzazione della regione, in quanto prima del 1974 non era conosciuta la presenza della specie e, solo successivamente, sono state svolte indagini per localizzare i nidi, che hanno una distanza media di 5.5 km. L'unico dato rilevante sullo spostamento di coppie si ha per due nidi nella media e bassa Valle d'Aosta che, da un anno all'altro, hanno spostato il nido rispettivamente di 2.3 km e 2.5 km. Il modello di massima entropia realizzato, mostra come la presenza di nidi sia principalmente condizionato dalla quota, dalla pendenza e dalla distanza con aree antropizzate (strade e manufatti). Di secondaria importanza risultano i fattori climatici e la distanza dai territori di Aquila reale (Aquila chrysaetos). I pericoli per questa specie in Valle d'Aosta sono costituiti principalmente dai cavi dell'alta tensione e la riduzione di habitat ideale per la caccia, visto il progressivo abbandono della montagna e l'aumento delle aree boscate che coprono 97970 ha sui 326200 ha del territorio valdostano. Oltre a ciò si aggiunge il disturbo antropico che, nel periodo da marzo ad agosto, può compromettere la nidificazione, causando l'abbandono del nido e il fallimento della cova. Nonostante ciò il successo riproduttivo risulta pari a 0.69 giovani involati per coppia, leggermente inferiore a quello nazionale compreso tra 0.72 e 0.74 giovani involati per coppia.
Aspetti ecologici e selezione dei siti di nidificazione del Biancone (Circaetus gallicus) in Valle d'Aosta.
RUGGERI, PIETRO
2017/2018
Abstract
Il Biancone (Circaetus gallicus) è un rapace migratore di dimensioni medio-grandi. La sua dieta è composta principalmente da rettili, con predilezione per i serpenti. In Italia nidifica in aree mediterranee e risulta stanziale solo in Sicilia. In Valle d'Aosta sono conosciute 15 coppie nidificanti, monitorate ogni stagione riproduttiva a partire dal 2009. Sono stati raccolti dati sui siti di nidificazione, comportamenti e direzioni di caccia per poter definire gli aspetti ecologici della specie in questa regione intralpina e per descrivere i fattori che determinano la scelta dei siti di nidificazione e il successo riproduttivo negli anni. I nidi risultano posizionati con esposizione preferenziale verso Nord e Nord-Est. Questa preferenza è dovuta sia ad una minore presenza umana sul versante 'envers' (destra orografica della Dora Baltea) che, probabilmente, ad un più facile sfruttamento delle correnti di pendio, usate per alzarsi di quota e dirigersi nei territori di caccia. Infatti, quando gli adulti lasciano il nido, si dirigono verso Nord per cacciare i rettili di cui si nutrono nelle zone aperte sul versante opposto a quello dove sono situati i nidi. Non si hanno dati sulla progressiva colonizzazione della regione, in quanto prima del 1974 non era conosciuta la presenza della specie e, solo successivamente, sono state svolte indagini per localizzare i nidi, che hanno una distanza media di 5.5 km. L'unico dato rilevante sullo spostamento di coppie si ha per due nidi nella media e bassa Valle d'Aosta che, da un anno all'altro, hanno spostato il nido rispettivamente di 2.3 km e 2.5 km. Il modello di massima entropia realizzato, mostra come la presenza di nidi sia principalmente condizionato dalla quota, dalla pendenza e dalla distanza con aree antropizzate (strade e manufatti). Di secondaria importanza risultano i fattori climatici e la distanza dai territori di Aquila reale (Aquila chrysaetos). I pericoli per questa specie in Valle d'Aosta sono costituiti principalmente dai cavi dell'alta tensione e la riduzione di habitat ideale per la caccia, visto il progressivo abbandono della montagna e l'aumento delle aree boscate che coprono 97970 ha sui 326200 ha del territorio valdostano. Oltre a ciò si aggiunge il disturbo antropico che, nel periodo da marzo ad agosto, può compromettere la nidificazione, causando l'abbandono del nido e il fallimento della cova. Nonostante ciò il successo riproduttivo risulta pari a 0.69 giovani involati per coppia, leggermente inferiore a quello nazionale compreso tra 0.72 e 0.74 giovani involati per coppia.File | Dimensione | Formato | |
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