In un attuale contesto economico nazionale ed internazionale di difficoltà per le imprese, caratterizzato da una grande concorrenza e da una crisi economica e finanziaria si intuisce la necessità per l'impresa di dotarsi di elementi in grado di caratterizzarla dai concorrenti. Al fine di dare un incoraggiamento alle imprese nell'uscire da questa situazione critica nella quale versano da alcuni anni, sono state istituite alcune iniziative al fine di promuovere proprio gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di assets immateriali. Recenti studi e ricerche hanno dimostrato la crescente importanza che l'utilizzo dei beni immateriali rappresenta in un processo di crescita aziendale durevole e sostenibile e il loro contributo preponderante alla creazione di valore, permettendo il conseguimento di un'elevata redditività a fronte di costi di sviluppo relativamente contenuti. La principale caratteristica delle immobilizzazioni immateriali è data dalla mancanza di tangibilità che le rende difficilmente quantificabili nel valore ma allo stesso tempo dematerializzati per quanto concerne la posizione fisica, consentendone così una facile allocazione in quei paesi che offrono una detassazione dei profitti derivanti dal loro sfruttamento. Pertanto risulta chiaro che anche da parte degli stessi Stati ci sia un interesse ad attrarre quelle imprese che vogliono ridurre il carico fiscale tramite regimi a fiscalità vantaggiosa, in modo tale da poter ridare una spinta alla propria economia interna beneficiando degli effetti positivi su capitale e occupazione che conseguentemente ne derivano. Sulla scia degli accadimenti verificatisi in territorio europeo, spinta anche dall'esodo di grandi gruppi Italiani verso realtà fiscalmente più vantaggiose, anche l'Italia, seppur con un certo ritardo, ha compreso l'importanza di dotarsi di un regime basato sulla leva fiscale. Pertanto con l'art. 1 co. 37 - 45 della L. 190/2014 (c.d. Legge di Stabilità per il 2015) ha introdotto un regime opzionale di tassazione agevolata (c.d. ¿Patent Box¿) per i redditi derivanti dall'utilizzazione o dalla concessione in uso di alcune tipologie di beni immateriali. La relazione illustrativa alla legge di stabilità individua le finalità di tale disposizione con riferimento alla possibilità di: ¿ incentivare la collocazione in Italia di beni immateriali detenuti all'estero; ¿ favorire il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la riallocazione all'estero; ¿ incoraggiare l'investimento in attività di ricerca e sviluppo. Il presente elaborato si propone di rappresentare in maniera completa la disciplina e il contesto sviluppatosi attorno al precitato regime. Nel primo capitolo viene fornita la definizione di immobilizzazioni immateriali, esaminandone il trattamento in ambito nazionale ed internazionale. Il secondo capitolo offre una visione del contesto internazionale in cui si è sviluppata la disciplina del Patent Box, introducendo l'Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ed il progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) per poi spostarsi, nel terzo capitolo, sulla disciplina italiana analizzandone tutti gli aspetti chiave a partire dalla normativa. Nell'ultimo capitolo viene poi analizzato l'approccio espositivo che hanno adottato nella redazione del bilancio le imprese italiane aderenti al regime.

Il Patent Box in Italia: un regime di convenienza a favore delle imprese

MOLINO, FRANCESCA
2016/2017

Abstract

In un attuale contesto economico nazionale ed internazionale di difficoltà per le imprese, caratterizzato da una grande concorrenza e da una crisi economica e finanziaria si intuisce la necessità per l'impresa di dotarsi di elementi in grado di caratterizzarla dai concorrenti. Al fine di dare un incoraggiamento alle imprese nell'uscire da questa situazione critica nella quale versano da alcuni anni, sono state istituite alcune iniziative al fine di promuovere proprio gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo di assets immateriali. Recenti studi e ricerche hanno dimostrato la crescente importanza che l'utilizzo dei beni immateriali rappresenta in un processo di crescita aziendale durevole e sostenibile e il loro contributo preponderante alla creazione di valore, permettendo il conseguimento di un'elevata redditività a fronte di costi di sviluppo relativamente contenuti. La principale caratteristica delle immobilizzazioni immateriali è data dalla mancanza di tangibilità che le rende difficilmente quantificabili nel valore ma allo stesso tempo dematerializzati per quanto concerne la posizione fisica, consentendone così una facile allocazione in quei paesi che offrono una detassazione dei profitti derivanti dal loro sfruttamento. Pertanto risulta chiaro che anche da parte degli stessi Stati ci sia un interesse ad attrarre quelle imprese che vogliono ridurre il carico fiscale tramite regimi a fiscalità vantaggiosa, in modo tale da poter ridare una spinta alla propria economia interna beneficiando degli effetti positivi su capitale e occupazione che conseguentemente ne derivano. Sulla scia degli accadimenti verificatisi in territorio europeo, spinta anche dall'esodo di grandi gruppi Italiani verso realtà fiscalmente più vantaggiose, anche l'Italia, seppur con un certo ritardo, ha compreso l'importanza di dotarsi di un regime basato sulla leva fiscale. Pertanto con l'art. 1 co. 37 - 45 della L. 190/2014 (c.d. Legge di Stabilità per il 2015) ha introdotto un regime opzionale di tassazione agevolata (c.d. ¿Patent Box¿) per i redditi derivanti dall'utilizzazione o dalla concessione in uso di alcune tipologie di beni immateriali. La relazione illustrativa alla legge di stabilità individua le finalità di tale disposizione con riferimento alla possibilità di: ¿ incentivare la collocazione in Italia di beni immateriali detenuti all'estero; ¿ favorire il mantenimento dei beni immateriali in Italia, evitandone la riallocazione all'estero; ¿ incoraggiare l'investimento in attività di ricerca e sviluppo. Il presente elaborato si propone di rappresentare in maniera completa la disciplina e il contesto sviluppatosi attorno al precitato regime. Nel primo capitolo viene fornita la definizione di immobilizzazioni immateriali, esaminandone il trattamento in ambito nazionale ed internazionale. Il secondo capitolo offre una visione del contesto internazionale in cui si è sviluppata la disciplina del Patent Box, introducendo l'Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ed il progetto Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) per poi spostarsi, nel terzo capitolo, sulla disciplina italiana analizzandone tutti gli aspetti chiave a partire dalla normativa. Nell'ultimo capitolo viene poi analizzato l'approccio espositivo che hanno adottato nella redazione del bilancio le imprese italiane aderenti al regime.
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