The beginning of this research was the reading of Antropologia dal punto di vista pragmatico, in which Kant addresses for the last time, in a systematic way, the theme of the deficiencies and diseases of the soul and therefore that of diseases mental. In particular, this investigation aims to dwell on the relationship between philosophy and medicine starting from what Kant writes in the Anthropology and that is that medical prescription and philosophical precept spontaneously fit together; philosophy is the health of the mind and more generally of the soul. Since human health is continually getting sick and healing again, philosophy becomes a medicine in the way it allows maintaining that balance called health. Then starting from the analysis of the mind, the body and their relationship we move on to consider the person and the character. Kant goes to fathom the fundus animae in which the madness, visions and delusions of the hallucinations originate, as he had already begun to do in the Essay on the diseases of the mind, in which he identified the root of the pathological manifestations of the head in the digestive tract rather than in the brain . In the final part of this research we come to define the role of philosophy as a cure for the soul, as it prescribes maxims in favor of the good use of the mind with positive consequences also for the well-being of the body. In fact Kant elaborates his diet as an art of preventing diseases, as opposed to the therapeutic, that is, the art of healing them. In conclusion it is anthropology that tries to answer the question "what is man" and which aims to guide it through education to prudence, to the domain of emotions and passions.
A determinare l'avvio della presente ricerca è stata la lettura dell'Antropologia dal punto di vista pragmatico, nella quale Kant affronta per l'ultima volta, in maniera sistematica, il tema delle deficienze e delle malattie dell'animo e quindi quello delle malattie mentali. In particolar modo questa indagine vuole soffermarsi sul rapporto tra filosofia e medicina a partire proprio da ciò che Kant scrive nell'Antropologia e cioè che ricetta medica e precetto filosofico si incastrano spontaneamente; la filosofia è salute della mente e più in generale dell'anima. Dal momento che la salute umana è un continuo ammalarsi e guarire di nuovo la filosofia diventa un medicinale nella maniera in cui permette di mantenere quell'equilibrio che si chiama salute. Allora partendo dall'analisi della mente, del corpo e del loro rapporto si passa a considerare la persona ed il carattere. Kant va a scandagliare il fundus animae in cui hanno origine la follia, le visioni e i deliri allucinatori come aveva già iniziato a fare nel Saggio sulle malattie della mente, opera in cui identificava la radice delle manifestazioni patologiche della testa nel tratto digestivo piuttosto che nel cervello. Nella parte finale di questa ricerca si arriva a definire il ruolo della filosofia come cura per l'anima, in quanto prescrive delle massime a favore del buon uso della mente con conseguenze positive anche per il benessere del corpo. Kant infatti elabora la sua dietetica intesa come arte di prevenire le malattie, in opposizione alla terapeutica cioè l'arte di guarirle. In conclusione è l'antropologia che cerca di rispondere alla domanda ¿che cos'è l'uomo¿ e che si propone di guidarlo attraverso l'educazione alla prudenza, al dominio delle emozioni e delle passioni.
KANT: FILOSOFIA E MEDICINA
FORNARO, MELANIA
2017/2018
Abstract
A determinare l'avvio della presente ricerca è stata la lettura dell'Antropologia dal punto di vista pragmatico, nella quale Kant affronta per l'ultima volta, in maniera sistematica, il tema delle deficienze e delle malattie dell'animo e quindi quello delle malattie mentali. In particolar modo questa indagine vuole soffermarsi sul rapporto tra filosofia e medicina a partire proprio da ciò che Kant scrive nell'Antropologia e cioè che ricetta medica e precetto filosofico si incastrano spontaneamente; la filosofia è salute della mente e più in generale dell'anima. Dal momento che la salute umana è un continuo ammalarsi e guarire di nuovo la filosofia diventa un medicinale nella maniera in cui permette di mantenere quell'equilibrio che si chiama salute. Allora partendo dall'analisi della mente, del corpo e del loro rapporto si passa a considerare la persona ed il carattere. Kant va a scandagliare il fundus animae in cui hanno origine la follia, le visioni e i deliri allucinatori come aveva già iniziato a fare nel Saggio sulle malattie della mente, opera in cui identificava la radice delle manifestazioni patologiche della testa nel tratto digestivo piuttosto che nel cervello. Nella parte finale di questa ricerca si arriva a definire il ruolo della filosofia come cura per l'anima, in quanto prescrive delle massime a favore del buon uso della mente con conseguenze positive anche per il benessere del corpo. Kant infatti elabora la sua dietetica intesa come arte di prevenire le malattie, in opposizione alla terapeutica cioè l'arte di guarirle. In conclusione è l'antropologia che cerca di rispondere alla domanda ¿che cos'è l'uomo¿ e che si propone di guidarlo attraverso l'educazione alla prudenza, al dominio delle emozioni e delle passioni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/94332