Introduzione: La ricerca di informazioni sanitarie attraverso il web è una pratica sempre più comune: secondo uno studio americano il 72% della popolazione ricerca online informazioni mediche. L'utilizzo smisurato ha portato allo sviluppo di alcuni comportamenti psico-patologici tra cui la cybercondria. Obiettivi: Obiettivo dello studio è indagare le modalità di utilizzo delle risorse online nella ricerca di informazioni mediche; vengono analizzate le metodiche di interazione con le fonti di informazione, l'influenza che i risultati determinano nel rapporto tra sanitari e pazienti e l'eventuale presenza di personalità cybercondriache. Materiali e metodi: Lo studio, quantitativo di tipo osservazionale trasversale, è stato condotto attraverso l'analisi delle risposte date ad un questionario, a distribuzione telematica e puntuale, appositamente redatto sulla base della specifica letteratura di settore. L'indagine arruola soggetti (N.469) di genere misto, con maggiore età, non sanitari, con possibilità di accesso alle fonti Internet. Risultati: L'87% del campione utilizza Internet come fonte di ricerca. Il 45% degli intervistati dichiara di non utilizzare particolari criteri nella scelta delle fonti e il 43% necessita di confrontarsi con il proprio Medico in seguito alla lettura dei risultati. Dai dati ottenuti una sola persona sembrerebbe presentare sintomi di cybercondria. Discussione: Nonostante il web permetta all'utente il godimento di un vantaggio non indifferente dal punto di vista conoscitivo, la figura del medico resta comunque il punto di riferimento cui affidarsi in caso di necessità: la maggior parte delle persone si fidano del proprio Medico, della sua diagnosi e si sentono maggiormente rassicurate in seguito alla sua consulenza. La valutazione della qualità delle risorse selezionate appare contornata ancora da qualche ombra, probabilmente, dovuta alla complessità dei sistemi di produzione dei servizi online. Conclusioni: I pazienti risultano sempre più informati e sicuramente più esigenti; il divario di conoscenze tra pazienti e sanitari si affievolisce con il progredire della disponibilità delle risorse mediche online, ma la rete è in grado di presentare una vastità di informazioni, non sempre corrette e non sempre attendibili. È compito dei professionisti sanitari educare l'utenza, attraverso strategie a forte impatto culturale, ad un uso consapevole ed efficace delle risorse mediche reperite in Internet.
CYBERCONDRIA E AUTODIAGNOSI ONLINE: INDAGINE SUI COMPORTAMENTI DEI CONSUMATORI ALLA RICERCA DI INFORMAZIONI MEDICHE
D'ONOFRIO, GIANLUCA
2017/2018
Abstract
Introduzione: La ricerca di informazioni sanitarie attraverso il web è una pratica sempre più comune: secondo uno studio americano il 72% della popolazione ricerca online informazioni mediche. L'utilizzo smisurato ha portato allo sviluppo di alcuni comportamenti psico-patologici tra cui la cybercondria. Obiettivi: Obiettivo dello studio è indagare le modalità di utilizzo delle risorse online nella ricerca di informazioni mediche; vengono analizzate le metodiche di interazione con le fonti di informazione, l'influenza che i risultati determinano nel rapporto tra sanitari e pazienti e l'eventuale presenza di personalità cybercondriache. Materiali e metodi: Lo studio, quantitativo di tipo osservazionale trasversale, è stato condotto attraverso l'analisi delle risposte date ad un questionario, a distribuzione telematica e puntuale, appositamente redatto sulla base della specifica letteratura di settore. L'indagine arruola soggetti (N.469) di genere misto, con maggiore età, non sanitari, con possibilità di accesso alle fonti Internet. Risultati: L'87% del campione utilizza Internet come fonte di ricerca. Il 45% degli intervistati dichiara di non utilizzare particolari criteri nella scelta delle fonti e il 43% necessita di confrontarsi con il proprio Medico in seguito alla lettura dei risultati. Dai dati ottenuti una sola persona sembrerebbe presentare sintomi di cybercondria. Discussione: Nonostante il web permetta all'utente il godimento di un vantaggio non indifferente dal punto di vista conoscitivo, la figura del medico resta comunque il punto di riferimento cui affidarsi in caso di necessità: la maggior parte delle persone si fidano del proprio Medico, della sua diagnosi e si sentono maggiormente rassicurate in seguito alla sua consulenza. La valutazione della qualità delle risorse selezionate appare contornata ancora da qualche ombra, probabilmente, dovuta alla complessità dei sistemi di produzione dei servizi online. Conclusioni: I pazienti risultano sempre più informati e sicuramente più esigenti; il divario di conoscenze tra pazienti e sanitari si affievolisce con il progredire della disponibilità delle risorse mediche online, ma la rete è in grado di presentare una vastità di informazioni, non sempre corrette e non sempre attendibili. È compito dei professionisti sanitari educare l'utenza, attraverso strategie a forte impatto culturale, ad un uso consapevole ed efficace delle risorse mediche reperite in Internet.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/94074