This research examines the amendments to IAS 7 and IFRS 7, issued by the IASB on 25 May 2023, which aim to improve transparency on supplier finance arrangements, with a focus on reverse factoring. These amendments require companies to provide detailed information on the impact these arrangements have on the cash flows, financial position and exposure to liquidity risk of the purchasing company. Reverse factoring, as a tool for optimising working capital management and improving relations with suppliers, has become an increasingly common practice among medium and large-sized companies, especially in the manufacturing sector. The main objective of the research is to answer two key questions: How many of the Italian companies listed on Euronext Milan state that they use reverse factoring agreements or other suppliers financing arrangements? and to what extent do the disclosures in the financial statements of companies adopting supplier financing arrangements differ from those required by the amendments to IAS 7 and IFRS 7 issued in 2023? To answer these questions, an empirical analysis was conducted on a sample of 50 Italian companies operating in the manufacturing sector and listed on Euronext Milan, selected on the basis of their market capitalisation and economic relevance. The analysis focused on the examination of 2023 consolidated financial statements and 2024 half-year reports. Preliminary results highlight three main categories of companies: the first includes companies that do not adopt reverse factoring arrangements, as can be inferred from the lack of specific information in the financial statements; the second is composed of companies that are evaluating the impacts that the adoption of the amendments might entail; finally, the third category includes companies that adopt such arrangements, but with limited disclosures with respect to the requirements set by the 2023 amendments issued by the IASB. The research concludes with a critical assessment of the adequacy of current disclosures and invites future researchers to analyse how companies, both in the sample examined and in a larger sample, will implement the amendments in future years.
La presente ricerca esamina gli emendamenti agli IAS 7 e IFRS 7, emanati dallo IASB il 25 maggio 2023, che mirano a migliorare la trasparenza sugli accordi di finanziamento con i fornitori (Supplier Finance Arrangements), con particolare attenzione al Reverse Factoring. Tali emendamenti richiedono alle imprese di fornire informazioni dettagliate sugli impatti che questi accordi hanno sui flussi di cassa, sulla situazione patrimoniale e finanziaria, nonché sull’esposizione al rischio di liquidità dell’azienda acquirente. Il reverse factoring, quale strumento di ottimizzazione della gestione del capitale circolante e di miglioramento delle relazioni con i fornitori, è diventato una pratica sempre più diffusa tra le imprese di medie e grandi dimensioni, specie nel settore manifatturiero. L’obiettivo principale della ricerca è rispondere a due domande chiave: Quante delle società italiane quotate su Euronext Milan dichiarano di utilizzare accordi di reverse factoring o altri accordi di finanziamento con i fornitori? e in che misura l’informativa presente nei bilanci delle società che adottano gli accordi di finanziamento con i fornitori si discosta da quella richiesta dagli emendamenti agli IAS 7 e IFRS 7 emanati nel 2023? Per rispondere a queste domande, è stata condotta un’analisi empirica su un campione di 50 aziende italiane operanti nel settore manifatturiero e quotate su Euronext Milan, selezionate sulla base della loro capitalizzazione di mercato e rilevanza economica. L’analisi si è concentrata sull’esame dei bilanci consolidati dell’esercizio 2023 e delle relazioni semestrali 2024. I risultati preliminari evidenziano tre principali categorie di aziende: la prima comprende le aziende che non adottano gli accordi di reverse factoring, come si può desumere dalla mancanza di informazioni specifiche nei bilanci; la seconda è composta da aziende che stanno valutando gli impatti che l’adozione degli emendamenti potrebbe comportare; infine, la terza categoria include le aziende che adottano tali accordi, ma con un’informativa limitata rispetto ai requisiti stabiliti dagli emendamenti del 2023 emanati dallo IASB. La ricerca si conclude con una valutazione critica dell’adeguatezza dell’informativa attuale e invita i futuri ricercatori ad analizzare come le aziende, sia appartenenti al campione esaminato sia in un campione più ampio, implementeranno gli emendamenti negli esercizi futuri.
Reverse Factoring: Implicazioni e Modifiche IAS 7 e IFRS 7. Analisi di casi reali.
DELFIERO, MARIALAURA
2023/2024
Abstract
La presente ricerca esamina gli emendamenti agli IAS 7 e IFRS 7, emanati dallo IASB il 25 maggio 2023, che mirano a migliorare la trasparenza sugli accordi di finanziamento con i fornitori (Supplier Finance Arrangements), con particolare attenzione al Reverse Factoring. Tali emendamenti richiedono alle imprese di fornire informazioni dettagliate sugli impatti che questi accordi hanno sui flussi di cassa, sulla situazione patrimoniale e finanziaria, nonché sull’esposizione al rischio di liquidità dell’azienda acquirente. Il reverse factoring, quale strumento di ottimizzazione della gestione del capitale circolante e di miglioramento delle relazioni con i fornitori, è diventato una pratica sempre più diffusa tra le imprese di medie e grandi dimensioni, specie nel settore manifatturiero. L’obiettivo principale della ricerca è rispondere a due domande chiave: Quante delle società italiane quotate su Euronext Milan dichiarano di utilizzare accordi di reverse factoring o altri accordi di finanziamento con i fornitori? e in che misura l’informativa presente nei bilanci delle società che adottano gli accordi di finanziamento con i fornitori si discosta da quella richiesta dagli emendamenti agli IAS 7 e IFRS 7 emanati nel 2023? Per rispondere a queste domande, è stata condotta un’analisi empirica su un campione di 50 aziende italiane operanti nel settore manifatturiero e quotate su Euronext Milan, selezionate sulla base della loro capitalizzazione di mercato e rilevanza economica. L’analisi si è concentrata sull’esame dei bilanci consolidati dell’esercizio 2023 e delle relazioni semestrali 2024. I risultati preliminari evidenziano tre principali categorie di aziende: la prima comprende le aziende che non adottano gli accordi di reverse factoring, come si può desumere dalla mancanza di informazioni specifiche nei bilanci; la seconda è composta da aziende che stanno valutando gli impatti che l’adozione degli emendamenti potrebbe comportare; infine, la terza categoria include le aziende che adottano tali accordi, ma con un’informativa limitata rispetto ai requisiti stabiliti dagli emendamenti del 2023 emanati dallo IASB. La ricerca si conclude con una valutazione critica dell’adeguatezza dell’informativa attuale e invita i futuri ricercatori ad analizzare come le aziende, sia appartenenti al campione esaminato sia in un campione più ampio, implementeranno gli emendamenti negli esercizi futuri.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: Esame dei requisiti di informativa sugli accordi di finanziamento dei fornitori, con particolare attenzione all’adozione del reverse factoring e al grado di conformità delle informazioni riportate nei bilanci dell'esercizio 2023.
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