Soggetto di questa dissertazione è la modalità con cui la sorveglianza panottica è stata elaborata e reinterpretata in alcuni recenti anime e manga giapponesi. Partendo dal Panopticon. Ovvero la casa d'ispezione di Jeremy Bentham e da alcune delle principali opere sulla sorveglianza si è poi provveduto ad utilizzarne i principi di maggior rilievo per analizzare le opere nipponiche. Nello specifico, dopo un primo capitolo interamente dedicato al testo benthamiano e al suo principio d'ispezione, si è preso in esame con particolare attenzione l'anime Psycho-Pass di Gen Urobuchi. Poiché quest'ultimo costituisce l'applicazione del principio panottico di sorveglianza a una società intera, si sono evidenziate le somiglianze e le differenze col Panopticon, per poi passare ad analizzarne le specifiche modalità di attuazione nonché l'impatto sulla cittadinanza. Avendo notato che la sorveglianza è un argomento ricorrente negli anime giapponesi, al fine di rendere più ricca ed esaustiva la trattazione, sono stati presi in considerazione anche alcune altre opere che presentano tratti particolarmente significativi rispetto a questa tematica. Per questo scopo sono stati scelti No.6 di Seishi Minakami, Ergo Proxy di Dai Sato, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex di Kenji Kamiyama, Genocidal Organ di Project Itoh. Ognuno di questi autori non si è limitato ad applicare pedissequamente il principio di ispezione del filosofo inglese, ma ha immaginato una intera società distopica sviluppandone gli aspetti da lui ritenuti più interessanti. In questo senso, l'elaborato in oggetto dimostra come il principio panottico, pur non avendo avuto particolare successo nella sua realizzazione pratica, abbia, invece, influenzato grandemente il dibattito relativo alla sorveglianza al punto da essere ripreso, talvolta anche in maniera esplicita, da delle moderne opere di animazione giapponese. È stato, inoltre, notato che gli aspetti maggiormente indagati dagli autori nipponici sono quelli relativi ai possibili sviluppi tecnologici e alle possibili conseguenze che questi potrebbero avere sulla vita degli individui. Nella trattazione si è provato a comprendere l'origine di quest'interesse presentando brevemente l'attuale situazione del Giappone, ovvero quella di uno Stato in cui la sorveglianza è sempre più capillare e sempre più presente.

Anime e società della sorveglianza: nuove declinazioni del Panopticon

LANIVI, ALESSANDRA
2017/2018

Abstract

Soggetto di questa dissertazione è la modalità con cui la sorveglianza panottica è stata elaborata e reinterpretata in alcuni recenti anime e manga giapponesi. Partendo dal Panopticon. Ovvero la casa d'ispezione di Jeremy Bentham e da alcune delle principali opere sulla sorveglianza si è poi provveduto ad utilizzarne i principi di maggior rilievo per analizzare le opere nipponiche. Nello specifico, dopo un primo capitolo interamente dedicato al testo benthamiano e al suo principio d'ispezione, si è preso in esame con particolare attenzione l'anime Psycho-Pass di Gen Urobuchi. Poiché quest'ultimo costituisce l'applicazione del principio panottico di sorveglianza a una società intera, si sono evidenziate le somiglianze e le differenze col Panopticon, per poi passare ad analizzarne le specifiche modalità di attuazione nonché l'impatto sulla cittadinanza. Avendo notato che la sorveglianza è un argomento ricorrente negli anime giapponesi, al fine di rendere più ricca ed esaustiva la trattazione, sono stati presi in considerazione anche alcune altre opere che presentano tratti particolarmente significativi rispetto a questa tematica. Per questo scopo sono stati scelti No.6 di Seishi Minakami, Ergo Proxy di Dai Sato, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex di Kenji Kamiyama, Genocidal Organ di Project Itoh. Ognuno di questi autori non si è limitato ad applicare pedissequamente il principio di ispezione del filosofo inglese, ma ha immaginato una intera società distopica sviluppandone gli aspetti da lui ritenuti più interessanti. In questo senso, l'elaborato in oggetto dimostra come il principio panottico, pur non avendo avuto particolare successo nella sua realizzazione pratica, abbia, invece, influenzato grandemente il dibattito relativo alla sorveglianza al punto da essere ripreso, talvolta anche in maniera esplicita, da delle moderne opere di animazione giapponese. È stato, inoltre, notato che gli aspetti maggiormente indagati dagli autori nipponici sono quelli relativi ai possibili sviluppi tecnologici e alle possibili conseguenze che questi potrebbero avere sulla vita degli individui. Nella trattazione si è provato a comprendere l'origine di quest'interesse presentando brevemente l'attuale situazione del Giappone, ovvero quella di uno Stato in cui la sorveglianza è sempre più capillare e sempre più presente.
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