When we are talking about Anorexia nervosa, we are approaching a serious and wide spaced medical area; the disease represents a serious psychiatric illness and it is characterized by weight loss, or extreme engagement in behaviors aimed to avoid gaining weight. The illness reflects also body image disturbance, extreme and intense fear of becoming fat. Most patients are females and the pathology occur mostly during adolescence. It's a serious psychiatric illness which roots are deeply grounded in the occidental culture. Trying to manage those patients affect by anorexia nervosa can be very difficult and there are some items that need to be observed during medical therapy, e.g. psychological, cognitive and emotive implications. On one hand, forced treatment and on the other hand, the denial and unawareness of the pathology can lead to serious difficulties in case management. Sometimes juridical intervention is needed to preserve a dignified way of life and it can also help patients reaching or preserving a decent standard of living. People's psychological weaknesses shouldn't lead to the concept of a weak part of the society, but should connect the social need and external help. The physical or mental illness should be the reason that causes the impossibility to care about their own life and psychology, medicine and courts should work together trying to save human dignity in case of serious of mental illness.
Parlando di Anoressia Nervosa ci riferiamo ad una patologia psichiatrica radicata all'interno del contesto culturale occidentale, che registra il più elevato tasso di mortalità fra i disturbi psichiatrici; è caratterizzata da un ferreo rifiuto dell'alimentazione, nonché da un comportamento che evita l'aumento ponderale. La patologia può portare la persona, nei casi più gravi, all'incapacità di provvedere ai propri interessi e ad un eventuale impossibilità di potere fornire un consenso informato in materia sanitaria. Le difficoltà che possono emergere nella gestione di questi difficili casi di malattia sono molteplici: di massima importanza risulta essere la tematica inerente alle implicazioni psicologiche, cognitive ed emotive con cui il paziente ma anche il medico psicologo devono confrontarsi. Da un lato, il trattamento sanitario obbligatorio e dall'altro la non 7 consapevolezza di malattia, come anche l'applicazione degli istituti giuridici per la tutela della persona ¿debole¿ quali l'interdizione, l'inabilitazione e l'amministrazione di sostegno devono essere applicati per garantire un giusto equilibrio fra la conservazione dell'autonomia nella gestione del quotidiano e la tutela della salute della persona malata. La ¿debolezza¿ infatti non deve essere intesa come aggettivo ascrivibile alla ¿fascia debole¿, ma bensì come accezione che colleghi l'elemento sociale dell'avere bisogno di qualcun altro per la gestione della vita quotidiana al dato medico, che attesti come l'infermità fisica o psichica risulti essere la causa dell'impossibilità di badare ai propri interessi. La gestione della patologia in ambito medico psicologico nonché in ambito giuridico deve ambire alla salvaguardia anche in casi estremi di patologia i diritti e la dignità umana.
Gli istituti di protezione della persona debole nei casi di anoressia nervosa: complessità giuridiche e cliniche di difficile perimetrazione.
PARIGI, ALICE
2017/2018
Abstract
Parlando di Anoressia Nervosa ci riferiamo ad una patologia psichiatrica radicata all'interno del contesto culturale occidentale, che registra il più elevato tasso di mortalità fra i disturbi psichiatrici; è caratterizzata da un ferreo rifiuto dell'alimentazione, nonché da un comportamento che evita l'aumento ponderale. La patologia può portare la persona, nei casi più gravi, all'incapacità di provvedere ai propri interessi e ad un eventuale impossibilità di potere fornire un consenso informato in materia sanitaria. Le difficoltà che possono emergere nella gestione di questi difficili casi di malattia sono molteplici: di massima importanza risulta essere la tematica inerente alle implicazioni psicologiche, cognitive ed emotive con cui il paziente ma anche il medico psicologo devono confrontarsi. Da un lato, il trattamento sanitario obbligatorio e dall'altro la non 7 consapevolezza di malattia, come anche l'applicazione degli istituti giuridici per la tutela della persona ¿debole¿ quali l'interdizione, l'inabilitazione e l'amministrazione di sostegno devono essere applicati per garantire un giusto equilibrio fra la conservazione dell'autonomia nella gestione del quotidiano e la tutela della salute della persona malata. La ¿debolezza¿ infatti non deve essere intesa come aggettivo ascrivibile alla ¿fascia debole¿, ma bensì come accezione che colleghi l'elemento sociale dell'avere bisogno di qualcun altro per la gestione della vita quotidiana al dato medico, che attesti come l'infermità fisica o psichica risulti essere la causa dell'impossibilità di badare ai propri interessi. La gestione della patologia in ambito medico psicologico nonché in ambito giuridico deve ambire alla salvaguardia anche in casi estremi di patologia i diritti e la dignità umana.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
807611_aliceparigitesilaureamagistrale.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.25 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.25 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/93987