This thesis aims to analyze the influence of the inflationary phenomenon that affected the European Union from mid-2021 on the financial statements of companies listed on the FTSE MIB index. In particular, the analysis focused on the impairment test of Cash Generating Units (CGUs) in accordance with the international accounting standard IAS 36 and how the discount rate varied in the 2022 and 2023 financial years following the adjustments to the yields of government bonds. The first part of the thesis provides an in-depth analysis of IAS 36, illustrating the concepts of Cash Generating Units and the criteria for the allocation of goodwill. The impairment test process is described in detail, including the definition of recoverable value, the comparison with the carrying value, and the subsequent recognition of any impairment losses. Valuation methods such as discounted cash flow (DCF) and fair value are considered, analyzing the differences between asset-side and equity-side approaches. The second part of the thesis focuses on the macroeconomic context of the Eurozone, characterized by high inflation due to several factors: the post-pandemic recovery in demand for goods and services, supply chain issues, and rising commodity prices, particularly as a result of the conflict between Russia and Ukraine. The analysis focuses on how these phenomena have influenced the monetary policies of the European Central Bank (ECB), whose primary objective is to maintain stable prices in the Eurosystem, set at a 2% rate in the medium term. In fulfilling its role, the ECB impacted the financial market, which in turn transmitted effects to the real economy. In particular, through restrictive monetary policy, the ECB sought to discourage consumption and investment to slow the overall rise in prices. To achieve this goal, it employed a series of tools that led to an increase in interest rates. Finally, the third part of the study applies the theoretical analysis to a sample of financial statements of groups listed on the Italian Stock Exchange, focusing on the increase in discount rates used in the calculation of the value in use, in order to assess the impact of inflation and monetary policies on the results of the impairment test.
Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare l'influenza del fenomeno inflattivo che ha colpito l'Unione Europea a partire dalla metà del 2021 sui bilanci delle società quotate nell'indice FTSE MIB. In particolare, l'analisi si è concentrata sull'impairment test delle Cash Generating Unit (CGU) ai sensi del principio contabile internazionale IAS 36 e su come è variato il tasso di attualizzazione nell'esercizio 2022 e 2023 a seguito degli adeguamenti dei tassi di rendimento delle obbligazioni governative. La prima parte della tesi fornisce un'analisi approfondita dello IAS 36, illustrando i concetti di Cash Generating Unit e i criteri per l'allocazione dell'avviamento. Viene descritto in dettaglio il processo di impairment test, che include la definizione del valore recuperabile, il confronto con il valore contabile e la conseguente rilevazione di eventuali perdite di valore. Sono stati presi in considerazione metodi di valutazione come il discounted cash flow (DCF) e il fair value, analizzando le differenze tra approcci asset-side ed equity-side. La seconda parte della tesi si concentra sul contesto macroeconomico dell’Eurozona, caratterizzato da una forte inflazione dovuta a diversi fattori: la ripresa della domanda di beni e servizi post-pandemica, le problematiche nelle catene di approvvigionamento e l’aumento dei costi delle materie prime, in particolare a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. L’analisi si focalizza su come questi fenomeni abbiano inciso sulle politiche monetarie della Banca Centrale Europea (BCE), il cui obiettivo primario è il mantenimento di un livello di prezzi stabili nell'Eurosistema, fissato ad un tasso del 2% nel medio periodo. Nello svolgimento del proprio ruolo, la BCE ha inciso sul mercato finanziario, che a sua volta ha trasmesso gli effetti sull'economia reale. In particolare, attraverso una politica monetaria restrittiva, la BCE ha cercato di scoraggiare consumi e investimenti, con l'obiettivo di rallentare l'aumento generale dei prezzi. Per raggiungere tale scopo, ha utilizzato una serie di strumenti che hanno provocato l'innalzamento dei tassi di interesse. Infine, la terza parte dello studio applica l’analisi teorica a un campione di bilanci di gruppi quotati presso la Borsa Italiana, focalizzandosi sull’aumento dei tassi di attualizzazione utilizzati nel calcolo del valore d’uso, in modo da verificare un da ricercare un impatto dell’inflazione e delle politiche monetarie sui risultati dell’impairment test.
L’impatto dell’inflazione dell’ultimo triennio sull’impairment test ai sensi dello IAS 36.
TURCO, EMILIANO
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare l'influenza del fenomeno inflattivo che ha colpito l'Unione Europea a partire dalla metà del 2021 sui bilanci delle società quotate nell'indice FTSE MIB. In particolare, l'analisi si è concentrata sull'impairment test delle Cash Generating Unit (CGU) ai sensi del principio contabile internazionale IAS 36 e su come è variato il tasso di attualizzazione nell'esercizio 2022 e 2023 a seguito degli adeguamenti dei tassi di rendimento delle obbligazioni governative. La prima parte della tesi fornisce un'analisi approfondita dello IAS 36, illustrando i concetti di Cash Generating Unit e i criteri per l'allocazione dell'avviamento. Viene descritto in dettaglio il processo di impairment test, che include la definizione del valore recuperabile, il confronto con il valore contabile e la conseguente rilevazione di eventuali perdite di valore. Sono stati presi in considerazione metodi di valutazione come il discounted cash flow (DCF) e il fair value, analizzando le differenze tra approcci asset-side ed equity-side. La seconda parte della tesi si concentra sul contesto macroeconomico dell’Eurozona, caratterizzato da una forte inflazione dovuta a diversi fattori: la ripresa della domanda di beni e servizi post-pandemica, le problematiche nelle catene di approvvigionamento e l’aumento dei costi delle materie prime, in particolare a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. L’analisi si focalizza su come questi fenomeni abbiano inciso sulle politiche monetarie della Banca Centrale Europea (BCE), il cui obiettivo primario è il mantenimento di un livello di prezzi stabili nell'Eurosistema, fissato ad un tasso del 2% nel medio periodo. Nello svolgimento del proprio ruolo, la BCE ha inciso sul mercato finanziario, che a sua volta ha trasmesso gli effetti sull'economia reale. In particolare, attraverso una politica monetaria restrittiva, la BCE ha cercato di scoraggiare consumi e investimenti, con l'obiettivo di rallentare l'aumento generale dei prezzi. Per raggiungere tale scopo, ha utilizzato una serie di strumenti che hanno provocato l'innalzamento dei tassi di interesse. Infine, la terza parte dello studio applica l’analisi teorica a un campione di bilanci di gruppi quotati presso la Borsa Italiana, focalizzandosi sull’aumento dei tassi di attualizzazione utilizzati nel calcolo del valore d’uso, in modo da verificare un da ricercare un impatto dell’inflazione e delle politiche monetarie sui risultati dell’impairment test.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/9396