Imposta diretta e proporzionale, censimento e valutazione dei beni nel comune di Moncalieri (1279-1452)

The present study is focused on the direct taxation on real basis, in the commune of Moncalieri from 1279 to 1452. The case of Moncalieri fits in the panorama of studies about the urban taxation during the late Middle Ages: since the commune is included in the domination of the counts of Savoy and of the princes of Savoy-Achaia, this inquiry contribute specifically to enrich the context of the taxation of the communes subordinated to a upper power. After a short analysis of the trasformations of the urban taxation during the late Middle Ages and of the practices employed by the communal institutions in order to make the direct tax proportional, we focus on these. Central heart of the research are the processes of census and evaluation of the fortunes of the inhabitants. These processes led to the production of cadastral registers and estimations and the direct taxation was apportioned on the their base. In order to retrace these processes in the particular case of the Piedmontese commune, we have undertaken the examination of the fifty unedited volumes of the late Middle Ages conserved in the series of the cadastres in the Historic Archive of the Commune of Moncalieri. The inquiry allowed to identify different categories of registration of the fortunes, each one of those matches to a different phase of the processus of census and evalutation. We have so retraced a complex procedure, that produced a relevant amount of documents, these last amount allowed the communal amministration to systematically control the movable fortunes and the land's possession. Notably the recognition of these last section of the fortunes was led by a territorial criterion and only later was produced the fiscal evaluation, when the fortunes were linked to the owners. A similar effort appears disproportionate to the incomes granted by the direct taxes, which were usually pretty low. This is the reason why we can assume that the aim of the communal amministration wasn't only closely fiscal. During a first phase (second half of the 13th century) the fiscal system contributed through highly analytic measurements of the land's possession to define the area subdued to the commune. Following this way the commune succeded in establish the his borders during a phase of stabilisation and of conflict between upper and bordering powers (Savoy, Asti, Chieri). Later the fiscal policy kept as objective to have a secure control of the jurisdiction and of the taxpayers' fortunes and, actually, also the taxpayers themselves.

Il presente studio è dedicato alla fiscalità diretta su base reale e proporzionale nel comune di Moncalieri fra il 1279 al 1452. Il caso di Moncalieri si inserisce nel panorama di studi sulla fiscalità cittadina nel basso medioevo: essendo il comune inserito nella dominazione dei conti di Savoia e dei principi di Savoia-Acaia, quest'indagine contribuisce in particolare ad arricchire il quadro della fiscalità dei comuni soggetti ad un potere superiore. Dopo una breve analisi delle trasformazioni della fiscalità cittadina nel basso medioevo e delle pratiche impiegate dalle istituzioni comunali per rendere proporzionale l'imposta diretta, ci si concentra su queste ultime. Nucleo centrale della ricerca sono i processi di censimento e valutazione dei patrimoni degli abitanti, che portavano alla redazione di registri catastali ed estimi, sulla base dei quali era ripartita l'imposta diretta. Per ricostruire tali processi nel caso specifico del comune piemontese si è intrapreso lo spoglio dei cinquanta volumi inediti di epoca bassomedievale conservati nella serie dei catasti presso l'Archivio Storico del Comune di Moncalieri. L'indagine ha consentito di individuare differenti tipologie di registrazione dei beni, ciascuna corrispondente a una diversa fase del processo di censimento e valutazione. Si è così ricostruito un processo complesso, che ha prodotto un'importante mole documentaria, che permetteva all'amministrazione comunale di controllare in modo sistematico i beni mobili e il possesso fondiario. In particolare la rilevazione di quest'ultima sezione dei patrimoni era condotta su base territoriale e solo in seguito si produceva la valutazione fiscale, nel momento in cui si collegavano i beni ai contribuenti. Uno simile sforzo appare sproporzionato rispetto agli introiti garantiti dalle imposte dirette, solitamente piuttosto contenuti. Per questo motivo si può ipotizzare che lo scopo dell'amministrazione comunale non fosse solo strettamente fiscale. In una prima fase (seconda metà del secolo XIII) il sistema fiscale contribuì mediante rilevamenti estremamente analitici della proprietà fondiaria a delimitare un territorio soggetto al comune, definendone dunque i confini in una fase di stabilizzazione e di conflitto fra poteri superiori e confinanti (Savoia, Asti, Chieri). In seguito la politica fiscale mantenne come obiettivo quello di avere un saldo controllo del territorio dei patrimoni dei contribuenti e dunque, indirettamente, anche degli abitanti.