L'Eredità dell'Accordo di Cotonou in Africa Occidentale

A partire dallo studio dell'Accordo di Cotonou stipulato nel 2000 tra l'Unione Europea (UE) e i Paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dalla presentazione delle sue principali caratteristiche e novità a livello economico e politico, si analizza l'Accordo di Partenariato Economico (APE) negoziato nel 2014 tra l'UE e gli Stati dell'Africa Occidentale, che costituiscono nel loro insieme il maggiore partner economico dell'UE tra i Paesi ACP. Inizialmente, si prendono in esame gli obiettivi e le modalità di esecuzione previsti da questo partenariato e, successivamente, si presentano le diverse opinioni riguardo ai possibili effetti positivi o negativi a seguito dell'applicazione di tale trattato. La domanda principale da cui parte questo studio è se le critiche poste alla struttura dell'APE e ai suoi effetti, considerati dannosi per le economie dei Paesi dell'Africa Occidentale, trovino riscontro in ricerche e dati empirici al riguardo. Pertanto, avendo precedentemente illustrato la struttura economica peculiare di tali Stati, vengono presentati dati specifici derivati da studi sull'impatto economico dell'APE in Africa Occidentale. I dati identificano, in particolare, le categorie di prodotti liberalizzabili e la soglia limite (65%) di apertura dei mercati alle importazioni al di sopra della quale non vi sono effetti positivi per lo sviluppo economico della regione e dei suoi Stati.