n.d.
Il lavoro di tesi ricostruisce la rete sociale relativa agli scambi patrimoniali a Torino tra il 1393 e il 1404. Gli studi più recenti su Torino a cavallo tra il XIV e XV secolo mostrano una struttura sociale peculiare: da una parte è stato evidenziato come un nucleo di famiglie molto ristretto deteneva un potere solido sulla città, almeno negli anni precedenti allo spostamento della capitale del ducato; da un altro punto di vista, confrontando i vari registri di estimo torinesi, è stato notato come gli strati più poveri della popolazione non riuscivano a radicarsi in città, portando a un ricambio frequente, dovuto anche alle frequenti carestie e pestilenze. Il registro dei mutamenti del 1393-1404 offre una testimonianza preziosa per connettere questi due filoni di studi: si tratta del cosiddetto liber summarum registri , un riassunto dell’estimo del 1391, in cui sono riportate solo le cifre d’estimo ed eventuali aggiunte o eliminazioni patrimoniali relative al singolo fuoco. Differentemente da altre fonti che offrono un’immagine statica della situazione patrimoniale, questa fonte “dinamica”, permette di ricostruire l’evoluzione dei patrimoni e del valore economico ad essi connesso, oltre che gli scambi tra persone. Le varie modificazioni del patrimonio sono infatti state registrate dai vari notai che hanno lavorato al registro segnalando dettagliatamente i beni che venivano venduti. Per portare avanti lo studio è stato scelto di registrare le singole variazioni di estimo all’interno di un database XML a imitazione del registro di partenza, procedendo successivamente a una fase di analisi. Il registro preso in esame mostra come il significato stesso del concetto di passaggio patrimoniale necessiti una riformulazione: esso non è legato all’ascesa/caduta di un gruppo familiare solo dal punto di vista economico, ma assume una fondamentale dimensione di costruzione di legami sociali, fondamentali per la sopravvivenza in un luogo, come Torino, dalla forte impronta oligarchica.
Stime in divenire. Il caso del registro di aggiornamento dell'estimo torinese tra il 1393 e il 1404
BOI, FABRIZIO
2023/2024
Abstract
Il lavoro di tesi ricostruisce la rete sociale relativa agli scambi patrimoniali a Torino tra il 1393 e il 1404. Gli studi più recenti su Torino a cavallo tra il XIV e XV secolo mostrano una struttura sociale peculiare: da una parte è stato evidenziato come un nucleo di famiglie molto ristretto deteneva un potere solido sulla città, almeno negli anni precedenti allo spostamento della capitale del ducato; da un altro punto di vista, confrontando i vari registri di estimo torinesi, è stato notato come gli strati più poveri della popolazione non riuscivano a radicarsi in città, portando a un ricambio frequente, dovuto anche alle frequenti carestie e pestilenze. Il registro dei mutamenti del 1393-1404 offre una testimonianza preziosa per connettere questi due filoni di studi: si tratta del cosiddetto liber summarum registri , un riassunto dell’estimo del 1391, in cui sono riportate solo le cifre d’estimo ed eventuali aggiunte o eliminazioni patrimoniali relative al singolo fuoco. Differentemente da altre fonti che offrono un’immagine statica della situazione patrimoniale, questa fonte “dinamica”, permette di ricostruire l’evoluzione dei patrimoni e del valore economico ad essi connesso, oltre che gli scambi tra persone. Le varie modificazioni del patrimonio sono infatti state registrate dai vari notai che hanno lavorato al registro segnalando dettagliatamente i beni che venivano venduti. Per portare avanti lo studio è stato scelto di registrare le singole variazioni di estimo all’interno di un database XML a imitazione del registro di partenza, procedendo successivamente a una fase di analisi. Il registro preso in esame mostra come il significato stesso del concetto di passaggio patrimoniale necessiti una riformulazione: esso non è legato all’ascesa/caduta di un gruppo familiare solo dal punto di vista economico, ma assume una fondamentale dimensione di costruzione di legami sociali, fondamentali per la sopravvivenza in un luogo, come Torino, dalla forte impronta oligarchica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/9359