BLINATUMOMAB NEL TRATTAMENTO DELLA LEUCEMIA ACUTA LINFOBLASTICA

Leukemia is a tumor that develops in the blood cells. Leukemias are commonly distinguished in acute and chronic, based on the rate of disease progression: In the acute form the number of tumor cells increases rapidly and with it the symptoms. In the chronic form, however, the malignant cells tend to proliferate more slowly and the disease can remain longer without manifesting symptoms. In time, however, even the chronic forms become more aggressive and cause an increase in leukemic cells within the bloodstream. Chronic leukemia may not give symptoms in the early stages because leukemic cells do not interfere excessively with the functions of other cells. In acute leukemia, however, the symptoms occur early and can worsen very quickly. The therapy depends on the type of leukemia, its stage and the fact that the disease is in the acute or chronic phase. The age at the time of diagnosis is also important. Chemotherapy uses one or more drugs administered orally or intravenously, There are then therapies that stimulate the immune system to recognize and destroy leukemic cells, while in some cases we resort to hematopoietic stem cell transplantation. Therapy with monoclonal antibodies (Blinatumomab) and tyrosine kinase inhibitor therapy are types of targeted therapy used for the treatment of acute lymphoblastic leukemia (ALL). Blinatumomab is a bispecific monoclonal antibody that binds to both T cells of the immune system and malignant B cells at the same time thanks to the BiTE system. It is mainly used for the treatment of adult patients with ALL from B-cell precursors relapsing or refractory and Philadelphia chromosome negative. Blinatumomab recognizes and binds two proteins: the CD19 protein, which is found on the surface of all B cells the CD3 protein, which is found on the surface of T cells (the cells of the immune system responsible for the destruction of pathogens and tumor cells). Thanks to these bonds, Blinatumomab creates a bridge between CD3 and CD19, thus stimulating the immune system to recognize malignant cells and defeat them.

La leucemia è un tumore che si sviluppa nelle cellule del sangue. Le leucemie vengono comunemente distinte in acute e croniche, sulla base della velocità di progressione della malattia: Nella forma acuta il numero di cellule tumorali aumenta rapidamente e con essa i sintomi. Nella forma cronica invece le cellule maligne tendono a proliferare più lentamente e la malattia può rimanere più a lungo senza manifestare sintomi. Con il tempo, però, anche le forme croniche diventano più aggressive e provocano un aumento delle cellule leucemiche all'interno del flusso sanguigno. La leucemia cronica può non dare sintomi nelle fasi iniziali perché le cellule leucemiche non interferiscono in modo eccessivo con le funzioni delle altre cellule. Invece nella leucemia acuta i sintomi si presentano precocemente e possono peggiorare con estrema rapidità. La terapia dipende dal tipo di leucemia, dal suo stadio e dal fatto che la malattia sia in fase acuta o cronica. Importante è anche l'età al momento della diagnosi. La chemioterapia usa uno o più farmaci somministrati per bocca o per via endovenosa, Vi sono poi le terapie che stimolano il sistema immunitario a riconoscere e a distruggere le cellule leucemiche, mentre in alcuni casi si ricorre a trapianto di cellule staminali emopoietiche. La terapia con anticorpi monoclonali (Blinatumomab) e la terapia con inibitori della tirosina chinasi sono tipi di terapia mirata utilizzata per il trattamento della leucemia linfoblastica acuta (LLA). Blinatumomab è un anticorpo monoclonale bispecifico che si lega contemporaneamente alle cellule T del sistema immunitario e alle cellule B maligne grazie al sistema BiTE, Si utilizza soprattutto per il trattamento dei pazienti adulti affetti da LLA da precursori delle cellule B recidivante o refrattaria negativa per il cromosoma Philadelphia. Blinatumomab riconosce e lega due proteine: la proteina CD19, che si trova sulla superficie di tutte le cellule B e la proteina CD3, che si trova sulla superficie delle cellule T (le cellule del sistema immunitario responsabili della distruzione degli agenti patogeni e delle cellule tumorali). Grazie a questi legami, Blinatumomab crea un ponte tra il CD3 e CD19 stimolando cosi il sistema immunitario a riconoscere le cellule maligne e combatterle.