Providing relief to victims of potentially traumatic events, in the specific case of natural or man-made disasters, is the most important and at the same time more complex aspect of the rescuer's profession. In the first place these events are scarcely predictable and not knowing if something will happen, when it happens and the development that the event will have involves a high level of vigilance and stress, stress wich will be further increased by the strong and intense emotions experienced it the moment you have to act. Surely the agitation plays a fundamental role: despite this professional category is adequately covered through a special training and educational path, the real situation on which you will have to intervene will never be the same as what can have been described or simulated during preparation due to the unpredictable and unique nature of such events. The rescuer, in fact, is faced with a completely new situation, above all real, and characterized by the presence of people who are suffering and in need of help, with which they establish a particular bond whose foundations lie in having made common experience of a highly dangerous situation not only from the physical but also psychological point of view. It is therefore crucial to consider the possible psychopathology related to this occupation, particularly stress related work, burnout, vicarious trauma and post traumatic stress disorder and analyse the appropriate interventions to perform not only at the time of the onset of the disorder but also before any such onset, acting in a preventive perspective.
Prestare soccorso alle vittime di eventi potenzialmente traumatici, nel caso specifico disastri naturali o perpetuati dall'uomo, è l'aspetto più rilevante e allo stesso tempo più complesso della professione del soccorritore. In primo luogo questi eventi sono scarsamente prevedibili e il non sapere se accadrà qualcosa, quando accadrà e lo sviluppo che l'evento avrà comporta un elevato livello di vigilanza e stress, stress che sarà ulteriormente incrementato dalle forti ed intense emozioni provate nel momento in cui si deve agire. Sicuramente l'agitazione occupa un ruolo fondamentale: nonostante questa categoria professionale venga adeguatamente formata attraverso un apposito percorso formativo ed educativo, la situazione reale sui cui si dovrà intervenire non sarà mai uguale a ciò che può essere stato descritto o simulato durante il periodo di preparazione a causa dell'imprevedibilità e unicità di eventi di questo tipo. Il soccorritore, infatti, si trova di fronte ad una situazione nuova ma soprattutto reale e caratterizzata dalla presenza di persone che soffrono e che necessitano di aiuto, con le quali si instaurerà un particolare legame le cui fondamenta risiedono nell'aver fatto esperienza comune di una situazione altamente pericolosa non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico. È fondamentale, quindi, prendere in considerazione i possibili esiti psicopatologici legati a questa occupazione, in particolare stress da lavoro correlato, burnout, trauma vicario e disturbo post traumatico da stress e analizzare gli interventi adeguati da effettuare non solo al momento della comparsa del disturbo ma anche prima della sua insorgenza, agendo in un'ottica preventiva.
Vittime di "terzo grado": rischi psicosociali del soccorritore e interventi a sostegno del benessere lavorativo
MARANGONI, LUCIA
2017/2018
Abstract
Prestare soccorso alle vittime di eventi potenzialmente traumatici, nel caso specifico disastri naturali o perpetuati dall'uomo, è l'aspetto più rilevante e allo stesso tempo più complesso della professione del soccorritore. In primo luogo questi eventi sono scarsamente prevedibili e il non sapere se accadrà qualcosa, quando accadrà e lo sviluppo che l'evento avrà comporta un elevato livello di vigilanza e stress, stress che sarà ulteriormente incrementato dalle forti ed intense emozioni provate nel momento in cui si deve agire. Sicuramente l'agitazione occupa un ruolo fondamentale: nonostante questa categoria professionale venga adeguatamente formata attraverso un apposito percorso formativo ed educativo, la situazione reale sui cui si dovrà intervenire non sarà mai uguale a ciò che può essere stato descritto o simulato durante il periodo di preparazione a causa dell'imprevedibilità e unicità di eventi di questo tipo. Il soccorritore, infatti, si trova di fronte ad una situazione nuova ma soprattutto reale e caratterizzata dalla presenza di persone che soffrono e che necessitano di aiuto, con le quali si instaurerà un particolare legame le cui fondamenta risiedono nell'aver fatto esperienza comune di una situazione altamente pericolosa non solo dal punto di vista fisico ma anche psicologico. È fondamentale, quindi, prendere in considerazione i possibili esiti psicopatologici legati a questa occupazione, in particolare stress da lavoro correlato, burnout, trauma vicario e disturbo post traumatico da stress e analizzare gli interventi adeguati da effettuare non solo al momento della comparsa del disturbo ma anche prima della sua insorgenza, agendo in un'ottica preventiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/93471