Lo scopo di questa tesi è concentrarsi su due aspetti; il primo è quello storico della Romania medievale e la situazione della popolazione romena dell'epoca mentre, il secondo, riguarda l'ambito linguistico mirato a evidenziare i mutamenti lessicali e culturali subiti dalla lingua romena per via dei suoi contatti con le popolazioni slave. Analizzando le informazioni che i linguisti contemporanei e non solo ci hanno lasciato ho deciso di intraprendere un viaggio indietro nel tempo, usando le loro ricerche e le loro teorie per scoprire quando gli slavismi sono arrivati e come si sono radicati fino ad oggi nel lessico del romeno. Nel farlo ho ritenuto necessario soffermarmi anche sul momento in cui delle semplici tribù hanno iniziato ad organizzarsi e sono diventate dei veri e propri stati, dando nascita ai primi principati romeni. In base alle ricerche svolte è venuto fuori che dal VII secolo in avanti, le due popolazioni hanno convissuto una affianco all'altra senza mai smettere di interrompere i contatti. Sebbene il periodo più intenso si sia verificato a cavallo tra il VII e l'XI secolo anche le epoche seguenti sono segnate da eventi sia storici che sociali, i quali attestano una continuità nell'accostamento tra romeni e slavi. Gli approfondimenti biografici hanno evidenziato che il modo di organizzarsi della società romena nel medioevo e poi parte della stessa nobiltà, sono in parte frutto dell'influenza slava. C'è stato un momento nell'epoca moderna in cui il patriottismo ha preso un'inclinazione esagerata fino a tal punto da poter essere considerato radicale. Questa corrente di pensiero portava a credere che tutto quello che era considerato romeno doveva essre per forza anche eredità latina. Pur non rinnegando le origini della popolazione romena non c'è nulla nella lingua e nella cultura di questa lingua che non abbia delle sfumature slave.
Percorso storico della Romania medievale e analisi dell'influenza slava sulla lingua romena
BOZIANU, ALEXANDRU LAURENTIU
2017/2018
Abstract
Lo scopo di questa tesi è concentrarsi su due aspetti; il primo è quello storico della Romania medievale e la situazione della popolazione romena dell'epoca mentre, il secondo, riguarda l'ambito linguistico mirato a evidenziare i mutamenti lessicali e culturali subiti dalla lingua romena per via dei suoi contatti con le popolazioni slave. Analizzando le informazioni che i linguisti contemporanei e non solo ci hanno lasciato ho deciso di intraprendere un viaggio indietro nel tempo, usando le loro ricerche e le loro teorie per scoprire quando gli slavismi sono arrivati e come si sono radicati fino ad oggi nel lessico del romeno. Nel farlo ho ritenuto necessario soffermarmi anche sul momento in cui delle semplici tribù hanno iniziato ad organizzarsi e sono diventate dei veri e propri stati, dando nascita ai primi principati romeni. In base alle ricerche svolte è venuto fuori che dal VII secolo in avanti, le due popolazioni hanno convissuto una affianco all'altra senza mai smettere di interrompere i contatti. Sebbene il periodo più intenso si sia verificato a cavallo tra il VII e l'XI secolo anche le epoche seguenti sono segnate da eventi sia storici che sociali, i quali attestano una continuità nell'accostamento tra romeni e slavi. Gli approfondimenti biografici hanno evidenziato che il modo di organizzarsi della società romena nel medioevo e poi parte della stessa nobiltà, sono in parte frutto dell'influenza slava. C'è stato un momento nell'epoca moderna in cui il patriottismo ha preso un'inclinazione esagerata fino a tal punto da poter essere considerato radicale. Questa corrente di pensiero portava a credere che tutto quello che era considerato romeno doveva essre per forza anche eredità latina. Pur non rinnegando le origini della popolazione romena non c'è nulla nella lingua e nella cultura di questa lingua che non abbia delle sfumature slave.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
780492_tesidilaureastorica.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
410.94 kB
Formato
Adobe PDF
|
410.94 kB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/93453