In this thesis I decided to deal with Piedmontese food and wine tourism, and how it is influenced by food globalization. Initially I dealt with the theme of nutrition from an anthropological point of view, trying to link the thoughts and find the points of union between the ideologies of different anthropologists, authors of books on these issues. From prehistory to pre-modern societies, to the present day, the act of eating has taken on different meanings and the reason lies mainly in the environmental and geographical conditions of the place, but also in the life forms handed down: the culturally influenced modes of consumption overwhelmingly the biological food needs of the human being. In the second chapter I studied the topic of globalization, highlighting the problems linked to cultural annihilation, the result of food approval. The new food trend seems to be globalization, which by its very nature undermines the roots of culinary culture. By eliminating time and space it makes this popular tradition, a heritage of knowledge, a mere historical element, of little relevance to the present. The main answer to the need for globalization is the fast food that is placed in a reality where the mixture of speed and food industrialization has led to a standardization of products, breaking down both geographical and productive borders. The natural conclusion was to highlight the qualities and the excellences possessed by the Piedmont region, which represent not only the culture and tradition of our land but, are potential engines of tourism development. The wine and gastronomic products of Piedmont, in fact, can offer tourists the opportunity to fully enter into contact with the reality of the place and, through the experience of direct participation in the customs and traditions of the rural and urban areas visited, accumulate knowledge and skills that enrich and mature the human being. Finally I carried out a field research, submitting to people passing through the Turin area, a questionnaire purely directed to the investigation of individual culinary trends, to see and record how fast food actually affects Piedmontese gastronomy. The questionnaire, submitted anonymously and on paper, to individuals of any age, sex, citizenship and reason of permanence in the area, has found a strong desire and an almost constant curiosity to taste the typical specialties of the place, but clearly subordinated to the cost of and secondly, to the lack of time. The reality that sees the numerous fast food chains in full activity and economic expansion, would seem not to correspond with individual wishes and expectations. The market offer that satisfies them is therefore not adequate and the causes are linked to the cost that the population is willing or able to pay and at the time that affects and prevails over the need to feed.
In questa tesi ho deciso di trattare del turismo enogastronomico piemontese, e di come esso venga influenzato dalla globalizzazione alimentare. Inizialmente ho affrontato il tema dell'alimentazione dal punto di vista antropologico, cercando di collegare i pensieri e trovare i punti di unione tra le ideologie di diversi antropologi, autori di libri su queste tematiche. Dalla preistoria alle società pre-moderne, fino ai giorni nostri, l'atto di mangiare ha assunto diversi significati e la ragione risiede principalmente nelle condizioni ambientali e geografiche del luogo, ma anche nelle forme di vita tramandate: le modalità di consumo determinate culturalmente influiscono in modo preponderante rispetto alle esigenze alimentari biologiche dell'essere umano. Nel secondo capitolo ho approfondito l'argomento globalizzazione, ponendo l'accento sulle problematiche legate all'annientamento culturale, frutto della omologazione alimentare. La nuova tendenza alimentare pare essere la globalizzazione, che per sua stessa natura, mina le radici della cultura culinaria. Eliminando il tempo e lo spazio essa rende questa tradizione popolare, patrimonio di conoscenze, mero elemento storico, di poca rilevanza sul presente. La principale risposta all'esigenza di globalizzazione è il fast food che si colloca in una realtà in cui la mescolanza tra velocità ed industrializzazione alimentare ha portato ad una standardizzazione dei prodotti, abbattendo i confini sia geografici che produttivi. La conclusione naturale è stata quella di porre in evidenza le qualità e le eccellenze possedute dalla regione Piemonte, che rappresentano non solo la cultura e la tradizione della nostra terra ma, sono potenziali motori di sviluppo turistico. I prodotti vinicoli e gastronomici del Piemonte, infatti, possono offrire al turista l'opportunità di entrare pienamente in contatto con la realtà del luogo e, attraverso l'esperienza della partecipazione diretta agli usi e costumi dei territori rurali e urbani visitati, accumulare conoscenze e competenze che arricchiscono e maturano l'essere umano. Ho infine effettuato una ricerca sul campo, sottoponendo a persone di passaggio sul territorio torinese, un questionario prettamente indirizzato all'indagine degli orientamenti culinari individuali, per constatare e registrare quanto effettivamente i fast food influenzino la gastronomia piemontese. Il questionario, sottoposto in forma anonima e cartacea, a individui di qualsiasi età, sesso, cittadinanza e motivo di permanenza sul territorio, ha rilevato un forte desiderio e una pressoché costante curiosità di assaggiare le specialità tipiche del luogo, ma nettamente subordinata al costo delle stesse ed in secondo luogo, alla mancanza di tempo. La realtà che vede le numerose catene di fast food in piena attività ed espansione economica, sembrerebbe non corrispondere con i desideri e le aspettative individuali. L'offerta di mercato che li soddisfi risulta pertanto non adeguata e le cause sono legate al costo che la popolazione è disposta o può pagare e al tempo che influisce e prevale sull'esigenza del nutrirsi.
Alimentazione e globalizzazione: l'influenza dell'omologazione alimentare sul turismo enogastronomico piemontese
FURBATTO, IRENE
2017/2018
Abstract
In questa tesi ho deciso di trattare del turismo enogastronomico piemontese, e di come esso venga influenzato dalla globalizzazione alimentare. Inizialmente ho affrontato il tema dell'alimentazione dal punto di vista antropologico, cercando di collegare i pensieri e trovare i punti di unione tra le ideologie di diversi antropologi, autori di libri su queste tematiche. Dalla preistoria alle società pre-moderne, fino ai giorni nostri, l'atto di mangiare ha assunto diversi significati e la ragione risiede principalmente nelle condizioni ambientali e geografiche del luogo, ma anche nelle forme di vita tramandate: le modalità di consumo determinate culturalmente influiscono in modo preponderante rispetto alle esigenze alimentari biologiche dell'essere umano. Nel secondo capitolo ho approfondito l'argomento globalizzazione, ponendo l'accento sulle problematiche legate all'annientamento culturale, frutto della omologazione alimentare. La nuova tendenza alimentare pare essere la globalizzazione, che per sua stessa natura, mina le radici della cultura culinaria. Eliminando il tempo e lo spazio essa rende questa tradizione popolare, patrimonio di conoscenze, mero elemento storico, di poca rilevanza sul presente. La principale risposta all'esigenza di globalizzazione è il fast food che si colloca in una realtà in cui la mescolanza tra velocità ed industrializzazione alimentare ha portato ad una standardizzazione dei prodotti, abbattendo i confini sia geografici che produttivi. La conclusione naturale è stata quella di porre in evidenza le qualità e le eccellenze possedute dalla regione Piemonte, che rappresentano non solo la cultura e la tradizione della nostra terra ma, sono potenziali motori di sviluppo turistico. I prodotti vinicoli e gastronomici del Piemonte, infatti, possono offrire al turista l'opportunità di entrare pienamente in contatto con la realtà del luogo e, attraverso l'esperienza della partecipazione diretta agli usi e costumi dei territori rurali e urbani visitati, accumulare conoscenze e competenze che arricchiscono e maturano l'essere umano. Ho infine effettuato una ricerca sul campo, sottoponendo a persone di passaggio sul territorio torinese, un questionario prettamente indirizzato all'indagine degli orientamenti culinari individuali, per constatare e registrare quanto effettivamente i fast food influenzino la gastronomia piemontese. Il questionario, sottoposto in forma anonima e cartacea, a individui di qualsiasi età, sesso, cittadinanza e motivo di permanenza sul territorio, ha rilevato un forte desiderio e una pressoché costante curiosità di assaggiare le specialità tipiche del luogo, ma nettamente subordinata al costo delle stesse ed in secondo luogo, alla mancanza di tempo. La realtà che vede le numerose catene di fast food in piena attività ed espansione economica, sembrerebbe non corrispondere con i desideri e le aspettative individuali. L'offerta di mercato che li soddisfi risulta pertanto non adeguata e le cause sono legate al costo che la popolazione è disposta o può pagare e al tempo che influisce e prevale sull'esigenza del nutrirsi.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
770164_tesiintera.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
12.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
12.22 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/93414