Focus: L'obiettivo di questa tesi di laurea: ¿Sviluppo agricolo italiano dal dopoguerra ad oggi¿ è quello di delineare i passaggi storici e l'evoluzione intrinseca dell'agricoltura nell'età moderna. Con questo elaborato vorrei mettere in luce l'importanza dell'agricoltura nel contesto attuale, sottolineando il rispetto per la natura ed i legami connessi al territorio. Metodo di ricerca: Per redigere questa tesi mi sono basata sulla ricerca bibliografica, su dati Istat e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, fondamentali per la creazione dei grafici. Oltre agli innumerevoli siti internet che ho consultato, ho svolto diverse interviste, per comprendere meglio la condizione alimentare durante la guerra e carpire il sentimento dei proprietari di una azienda agricola virtuosa. Elaborato: L'Italia non è stata tra le prime Nazioni a intraprendere la rivoluzione industriale, bensì si è sempre distinta come Paese a vocazione agricola, tant'è che nel 1914 contava il 55% della popolazione attiva in agricoltura. L'allontanamento dall'agricoltura avvenne durante il primo conflitto, a discapito della popolazione che iniziò a subire la fame. Fino alla Seconda guerra mondiale l'agricoltura si sviluppò grazie alle politiche fasciste, ma al termine della stessa risultava arretrata nei macchinari e nell'organizzazione; il latifondo era ancora molto presente in tutto lo stivale, specialmente al Sud e nel Centro. Con gli aiuti esteri dopo il conflitto l'Italia si risollevò e l'agricoltura assieme alla Nazione. Con l'ingresso nel MEC (Mercato Comune Europeo) nel 1957 e la PAC (Politica Agricola Comune) nel 1962, l'Italia iniziò a progettare piani per lo sviluppo agricolo, i cosiddetti piani Verdi. A partire dagli anni Sessanta le dimensioni aziendali delle aziende agricole iniziarono ad ingrandirsi e ad utilizzare metodi agricoli industriali, passando da un'agricoltura circoscritta a vere e proprie aziende agricole meccanizzate. A causa dell'industrializzazione agricola e del forte utilizzo di prodotti chimici per implementare la resa produttiva, si svilupparono, parallelamente, teorie per la salvaguardia dell'ambiente, in primis il paradigma dello sviluppo sostenibile emerso dal rapporto ¿Our common future¿ della WCDE. Oggigiorno ci sono sempre più programmi e teorie per un'agricoltura produttiva e rispettosa dell'ambiente, in quanto l'agricoltura può intensificare molte problematiche di degrado ambientale che affliggono il nostro Pianeta. Le teorie principali sono: l'agricoltura sostenibile, l'agroecologia, l'economia circolare nelle imprese, produzione a chilometri zero e la produzione biologica. La situazione agricola italiana contemporanea è caratterizzata da un trend negativo per quanto riguarda il numero di imprese, ma a differenza degli anni Settanta la dimensione organizzativa è tornata alla conduzione familiare. L'aspetto sorprendete della produzione agricola italiana è l'andamento dell'import-export; l'Italia è la prima produttrice di prodotti D.O.P.; I.G.P., ed S.G.T. (anche nel reparto orticolo) nell'Unione europea, ma importa molti più prodotti di quelli che esporta. In ultima analisi in questa tesi, abbiamo valutato l'Azienda agricola Au potager de grand-mère che racchiude in sé il senso stesso del mio elaborato, in quanto si tratta di un'azienda agricola giovane formata da soggetti istruiti nel campo dell'agrologia che promuove un'agricoltura a basso impatto ambientale con conoscenza del territorio prediligendo la filiera corta e rispettando i legami sia territoriali che sociali. Conclusioni: Credo fortemente nella sostenibilità e nella tutela dell'ambiente come chiave di svolta per i problemi che affliggono il nostro pianeta. Sebbene l'agricoltura sia ancora in evoluzione, abbiamo oggi tutte le possibilità di far fiorire questo settore, promuovendo pratiche agricole rispettose dell'ambiente che aiutino le zone rurali a sbocciare, dando delle concrete possibilità ai giovani.

Sviluppo agricolo italiano dal dopoguerra ad oggi

EPINEY, NICOLE
2016/2017

Abstract

Focus: L'obiettivo di questa tesi di laurea: ¿Sviluppo agricolo italiano dal dopoguerra ad oggi¿ è quello di delineare i passaggi storici e l'evoluzione intrinseca dell'agricoltura nell'età moderna. Con questo elaborato vorrei mettere in luce l'importanza dell'agricoltura nel contesto attuale, sottolineando il rispetto per la natura ed i legami connessi al territorio. Metodo di ricerca: Per redigere questa tesi mi sono basata sulla ricerca bibliografica, su dati Istat e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, fondamentali per la creazione dei grafici. Oltre agli innumerevoli siti internet che ho consultato, ho svolto diverse interviste, per comprendere meglio la condizione alimentare durante la guerra e carpire il sentimento dei proprietari di una azienda agricola virtuosa. Elaborato: L'Italia non è stata tra le prime Nazioni a intraprendere la rivoluzione industriale, bensì si è sempre distinta come Paese a vocazione agricola, tant'è che nel 1914 contava il 55% della popolazione attiva in agricoltura. L'allontanamento dall'agricoltura avvenne durante il primo conflitto, a discapito della popolazione che iniziò a subire la fame. Fino alla Seconda guerra mondiale l'agricoltura si sviluppò grazie alle politiche fasciste, ma al termine della stessa risultava arretrata nei macchinari e nell'organizzazione; il latifondo era ancora molto presente in tutto lo stivale, specialmente al Sud e nel Centro. Con gli aiuti esteri dopo il conflitto l'Italia si risollevò e l'agricoltura assieme alla Nazione. Con l'ingresso nel MEC (Mercato Comune Europeo) nel 1957 e la PAC (Politica Agricola Comune) nel 1962, l'Italia iniziò a progettare piani per lo sviluppo agricolo, i cosiddetti piani Verdi. A partire dagli anni Sessanta le dimensioni aziendali delle aziende agricole iniziarono ad ingrandirsi e ad utilizzare metodi agricoli industriali, passando da un'agricoltura circoscritta a vere e proprie aziende agricole meccanizzate. A causa dell'industrializzazione agricola e del forte utilizzo di prodotti chimici per implementare la resa produttiva, si svilupparono, parallelamente, teorie per la salvaguardia dell'ambiente, in primis il paradigma dello sviluppo sostenibile emerso dal rapporto ¿Our common future¿ della WCDE. Oggigiorno ci sono sempre più programmi e teorie per un'agricoltura produttiva e rispettosa dell'ambiente, in quanto l'agricoltura può intensificare molte problematiche di degrado ambientale che affliggono il nostro Pianeta. Le teorie principali sono: l'agricoltura sostenibile, l'agroecologia, l'economia circolare nelle imprese, produzione a chilometri zero e la produzione biologica. La situazione agricola italiana contemporanea è caratterizzata da un trend negativo per quanto riguarda il numero di imprese, ma a differenza degli anni Settanta la dimensione organizzativa è tornata alla conduzione familiare. L'aspetto sorprendete della produzione agricola italiana è l'andamento dell'import-export; l'Italia è la prima produttrice di prodotti D.O.P.; I.G.P., ed S.G.T. (anche nel reparto orticolo) nell'Unione europea, ma importa molti più prodotti di quelli che esporta. In ultima analisi in questa tesi, abbiamo valutato l'Azienda agricola Au potager de grand-mère che racchiude in sé il senso stesso del mio elaborato, in quanto si tratta di un'azienda agricola giovane formata da soggetti istruiti nel campo dell'agrologia che promuove un'agricoltura a basso impatto ambientale con conoscenza del territorio prediligendo la filiera corta e rispettando i legami sia territoriali che sociali. Conclusioni: Credo fortemente nella sostenibilità e nella tutela dell'ambiente come chiave di svolta per i problemi che affliggono il nostro pianeta. Sebbene l'agricoltura sia ancora in evoluzione, abbiamo oggi tutte le possibilità di far fiorire questo settore, promuovendo pratiche agricole rispettose dell'ambiente che aiutino le zone rurali a sbocciare, dando delle concrete possibilità ai giovani.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/93369