The type of eye chart used in visual acuity test is very important: in clinical practice a lot of eye charts are used, with different shape and with different ability required for their recognising. More importantly a particular attention must be pay with children eye chart. Children in fact don't already have the same abilities of adults in speaking or reading. The most used optotypes in hospitals or medical studies, by paediatricians and ophthalmologists, are animal or objects figure optotypes (characterised by low precision) and directional optotypes (Tumbling E and Landolt Rings), strict and accurate but of difficult comprehension for that children that don't already completed the lateralization process, so they have problems to recognise the right-left orientation in space. A valid substitute, used mainly in optometric studies, is represented by LEA Symbols eye chart: an optotype without directionality that uses four simple figures, familiar for every child. In this study we compared LEA Symbols, Tumbilng E and Landolt Rings to evaluate if there are significant differences in visual acuity values measured with each eye chart, in monocular and binocular condition of vision. We also considered the visual acuity variations between the single line presentation and the single symbol presentation (QUEST mode), for every optotype. A test distance of 5 metres was used. We tested a group of 52 subjects from 18 to 30 years old. At first we presented every optotype on a digital screen and we verified visual acuity values in monocular and binocular vision conditions. In a second moment test was presented in a random mode (QUEST), an issue of the CSO-Vision Chart program we used. For every optotype we used binocular VA was always better than monocular VA; VA results with Tumbling E and Landolt Rings optotypes were statistically identical (pvalue > 0.05), than VA results with LEA Symbols were a bit lower but comparables with others. Classic presentation gave us AV results lower than QUEST mode; the presence of the crowding effect appears relevant.

La tipologia di mira utilizzata nella misura dell'acuità visiva è molto importante: gli ottotipi utilizzati attualmente nella pratica clinica sono numerosi, presentano forma diversa tra loro e non richiedono le stesse abilità per il loro riconoscimento. A maggior ragione si devono scegliere con attenzione gli ottotipi da utilizzare con i bambini, che non hanno ancora la sicurezza e l'efficacia nelle abilità verbali o di lettura che invece sono possedute dagli adulti. Gli ottotipi più utilizzati per i soggetti in età infantile, negli ospedali e negli studi medici, da pediatri e oftalmologi, sono quelli che rappresentano figure di animali o oggetti (non precisi nella misura) o quelli di tipo direzionale (E di Albini e Landolt Rings), rigorosi e precisi ma a volte di difficile comprensione per quei soggetti che non abbiano ancora completato il processo di lateralizzazione e quindi non ancora efficaci nel riconoscimento dell'orientamento destro e sinistro nello spazio. Una valida alternativa, utilizzata prevalentemente negli studi optometrici, è quella dei LEA Symbols, privi di direzionalità e realizzati con quattro figure semplici, familiari a ogni bambino. In questo studio sono stati messi a confronto gli ottotipi LEA Symbols, E di Albini e Landolt Rings per valutare se vi sono differenze rilevanti nel valore di acuità visiva rilevata con ogni ottotipo, in condizioni monoculari oppure binoculari. Inoltre è stata considerata la variazione di acuità visiva rilevata in presentazione su singola riga rispetto alla presentazione di un unico simbolo (modalità QUEST), per ognuno degli ottotipi esaminati. Il test è stato proposto, alla distanza di 5 metri, a un campione di 52 soggetti dai 18 ai 30 anni. In un primo momento il test è stato effettuato presentando gli ottotipi su un monitor e verificando l'acuità visiva raggiunta da ogni soggetto prima monocularmente e poi in visione binoculare. In un secondo momento il test è stato presentato nella modalità random (QUEST) in dotazione al programma CSO ¿ Vision Chart. Per ogni ottotipo e modalità di test il valore di AV binoculare è risultato sempre maggiore del monoculare; gli ottotipi E di Albini e Landolt Rings hanno portato a risultati di AV statisticamente (pvalue > 0.05) uguali mentre i LEA Symbols hanno portato a risultati di AV leggermente più bassi ma pur sempre comparabili con gli altri due ottotipi. La modalità di presentazione classica ha fornito risultati di AV minori rispetto al QUEST; appare rilevante l'effetto di affollamento presente sulla riga singola e assente nel QUEST.

Quanto influisce la tipologia di ottotipi utilizzati nella misura dell'acuità visiva?

CAMPO DALL'ORTO, GIADA
2017/2018

Abstract

La tipologia di mira utilizzata nella misura dell'acuità visiva è molto importante: gli ottotipi utilizzati attualmente nella pratica clinica sono numerosi, presentano forma diversa tra loro e non richiedono le stesse abilità per il loro riconoscimento. A maggior ragione si devono scegliere con attenzione gli ottotipi da utilizzare con i bambini, che non hanno ancora la sicurezza e l'efficacia nelle abilità verbali o di lettura che invece sono possedute dagli adulti. Gli ottotipi più utilizzati per i soggetti in età infantile, negli ospedali e negli studi medici, da pediatri e oftalmologi, sono quelli che rappresentano figure di animali o oggetti (non precisi nella misura) o quelli di tipo direzionale (E di Albini e Landolt Rings), rigorosi e precisi ma a volte di difficile comprensione per quei soggetti che non abbiano ancora completato il processo di lateralizzazione e quindi non ancora efficaci nel riconoscimento dell'orientamento destro e sinistro nello spazio. Una valida alternativa, utilizzata prevalentemente negli studi optometrici, è quella dei LEA Symbols, privi di direzionalità e realizzati con quattro figure semplici, familiari a ogni bambino. In questo studio sono stati messi a confronto gli ottotipi LEA Symbols, E di Albini e Landolt Rings per valutare se vi sono differenze rilevanti nel valore di acuità visiva rilevata con ogni ottotipo, in condizioni monoculari oppure binoculari. Inoltre è stata considerata la variazione di acuità visiva rilevata in presentazione su singola riga rispetto alla presentazione di un unico simbolo (modalità QUEST), per ognuno degli ottotipi esaminati. Il test è stato proposto, alla distanza di 5 metri, a un campione di 52 soggetti dai 18 ai 30 anni. In un primo momento il test è stato effettuato presentando gli ottotipi su un monitor e verificando l'acuità visiva raggiunta da ogni soggetto prima monocularmente e poi in visione binoculare. In un secondo momento il test è stato presentato nella modalità random (QUEST) in dotazione al programma CSO ¿ Vision Chart. Per ogni ottotipo e modalità di test il valore di AV binoculare è risultato sempre maggiore del monoculare; gli ottotipi E di Albini e Landolt Rings hanno portato a risultati di AV statisticamente (pvalue > 0.05) uguali mentre i LEA Symbols hanno portato a risultati di AV leggermente più bassi ma pur sempre comparabili con gli altri due ottotipi. La modalità di presentazione classica ha fornito risultati di AV minori rispetto al QUEST; appare rilevante l'effetto di affollamento presente sulla riga singola e assente nel QUEST.
ITA
The type of eye chart used in visual acuity test is very important: in clinical practice a lot of eye charts are used, with different shape and with different ability required for their recognising. More importantly a particular attention must be pay with children eye chart. Children in fact don't already have the same abilities of adults in speaking or reading. The most used optotypes in hospitals or medical studies, by paediatricians and ophthalmologists, are animal or objects figure optotypes (characterised by low precision) and directional optotypes (Tumbling E and Landolt Rings), strict and accurate but of difficult comprehension for that children that don't already completed the lateralization process, so they have problems to recognise the right-left orientation in space. A valid substitute, used mainly in optometric studies, is represented by LEA Symbols eye chart: an optotype without directionality that uses four simple figures, familiar for every child. In this study we compared LEA Symbols, Tumbilng E and Landolt Rings to evaluate if there are significant differences in visual acuity values measured with each eye chart, in monocular and binocular condition of vision. We also considered the visual acuity variations between the single line presentation and the single symbol presentation (QUEST mode), for every optotype. A test distance of 5 metres was used. We tested a group of 52 subjects from 18 to 30 years old. At first we presented every optotype on a digital screen and we verified visual acuity values in monocular and binocular vision conditions. In a second moment test was presented in a random mode (QUEST), an issue of the CSO-Vision Chart program we used. For every optotype we used binocular VA was always better than monocular VA; VA results with Tumbling E and Landolt Rings optotypes were statistically identical (pvalue > 0.05), than VA results with LEA Symbols were a bit lower but comparables with others. Classic presentation gave us AV results lower than QUEST mode; the presence of the crowding effect appears relevant.
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