My thesis consists of a deep research and study of marketing and communication strategies used by pharmaceutical industries all over the world. From 2012 to 2018, the pharmaceutical market has had a turnover growth equal to 416% per year, a huge phenomenon known as Big Pharma. In the first section, my work analyses supply and demand dynamics in the pharmaceutical market, which seem to be related to an ever-increasing need for new treatments. For this reason, pharmaceu-tical companies invest a huge amount of money in R&D and in marketing activities which aim to satisfy customers' needs. The second section illustrates such "rules" that govern the pharmaceutical market and any kind of communication flow, marketing and sales strategy: pharmaceutical licences i.e. play an important role to establish a monopoly over drugs production and sales strategy. The point is: do pharmaceutical industries care more about profit or people health? With the purpose of giving an answer to this question, the research was supported by qualitative and quantitative analysis, data collection via survey and telephone interviews. Some of the case study in this paper are: Roche, Pfizer, Merck and others. For all of them, the results give the possibility to identify three key figures responsible for market trends: doctors, scientific informers and pharmaceutical companies. In this scenario, doctors represent the main target for many industries, since they are responsible for prescriptions. The scientific informers, which work for their own company, seems to employ many different marketing strategies which usually aim to manipulate and persuade doctors to prescribe a product. Consequently, due to economic issues, the pharmaceutical market is full of contradictions and con-troversial dynamics: many doctors are easily corruptible, and companies may care more about their profit than people health and life, but, as long as there is a considerable demand for drugs and med-ical treatments, the power of pharmaceutical industries will never see its decline.
Questa tesi di laurea consiste in un lavoro di ricerca e approfondimento di quelle che sono le stra-tegie di comunicazione e di marketing che hanno contribuito allo sviluppo e al cambiamento del mondo della medicina e della farmacoterapia negli ultimi decenni, in Italia e nel mondo. Nello specifico, si parla dello sviluppo di un mercato mondiale in continua crescita che si stima abbia raggiunto, dal 2012 ad oggi, una crescita del fatturato pari al 416% annuo, tale fenomeno è oggi conosciuto come Big Pharma. Nella prima parte del lavoro si parla del rapporto domanda-offerta nel mercato farmaceutico, le cui dinamiche sembrerebbero essere fortemente condizionate da un crescente bisogno di nuove cure (farmaci) sempre più mirate e specifiche, con una garanzia di efficacia sempre maggiore. Le case farmaceutiche investono non solo nello studio scientifico, ma anche e soprattutto in strategie di vendita, promozione, informazione e distribuzione del prodotto, meglio note appunto come at-tività di marketing, che hanno la finalità di attirare nuovi e potenziali clienti, soddisfarne i bisogni o addirittura provocarne la nascita. Il lavoro di ricerca ha approfondito le dinamiche che sono alla base del mercato farmaceutico e ne regolano i flussi comunicativi, di marketing e le strategie di vendita (canali di comunicazione, ca-nali distributivi e strategie di prezzo). Sono un esempio i brevetti farmaceutici, che conferiscono una sorta di potere monopolistico e di controllo, sulla produzione e sulla vendita di un determina-to prodotto, alle aziende innovatrici a cui sono stati assegnati per (circa) i successivi vent'anni. Ci si è interrogati dunque sul ruolo delle industrie farmaceutiche e su quelli che sono i loro reali inte-ressi: il profitto o la salute delle persone? Per rispondere a questo quesito, l'indagine è stata supportata da una ricerca di tipo qualitativo e quantitativo, con successiva raccolta di dati e informazioni tramite questionario e intervista tele-fonica. I case study presi in considerazione nel corso dell'indagine sono diversi: Roche, Pfizer, Merck e altre. Ciò che è emerso dall'analisi dei dati raccolti ha permesso di individuare tre principali figure che giocano un ruolo importante nel determinare il profitto di Big Pharma e che partecipano di tutti quei flussi comunicativi e informativi nell'ambito del mercato della salute: medici, informatori scientifici e case farmaceutiche. Per concludere, da questo lavoro di ricerca e successiva elaborazione e analisi dei dati e delle in-formazioni raccolti è emersa l'esistenza di innumerevoli contraddizioni che riguardano il compor-tamento non solo delle aziende, ma anche degli stessi medici (alcuni dei quali facilmente corrutti-bili) e informatori medici: quando si parla di profitti di milioni di euro, tutto il resto sembrerebbe passare spesso in secondo piano, anche se si tratta, come in questo caso, della salute e della vita delle persone. E quindi, il prodotto delle industrie farmaceutiche, il farmaco, continuerà sicuramente ad essere una grande fonte di guadagno, almeno fino a quando ci sarà una considerevole domanda di farmaci o prodotti ¿salva vita¿ e il bisogno quindi di una cura per le nostre malattie o i nostri sintomi.
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE NEL SETTORE FARMACEUTICO: ESPERIENZE E PROSPETTIVE
SARCINELLA, ROBERTA
2017/2018
Abstract
Questa tesi di laurea consiste in un lavoro di ricerca e approfondimento di quelle che sono le stra-tegie di comunicazione e di marketing che hanno contribuito allo sviluppo e al cambiamento del mondo della medicina e della farmacoterapia negli ultimi decenni, in Italia e nel mondo. Nello specifico, si parla dello sviluppo di un mercato mondiale in continua crescita che si stima abbia raggiunto, dal 2012 ad oggi, una crescita del fatturato pari al 416% annuo, tale fenomeno è oggi conosciuto come Big Pharma. Nella prima parte del lavoro si parla del rapporto domanda-offerta nel mercato farmaceutico, le cui dinamiche sembrerebbero essere fortemente condizionate da un crescente bisogno di nuove cure (farmaci) sempre più mirate e specifiche, con una garanzia di efficacia sempre maggiore. Le case farmaceutiche investono non solo nello studio scientifico, ma anche e soprattutto in strategie di vendita, promozione, informazione e distribuzione del prodotto, meglio note appunto come at-tività di marketing, che hanno la finalità di attirare nuovi e potenziali clienti, soddisfarne i bisogni o addirittura provocarne la nascita. Il lavoro di ricerca ha approfondito le dinamiche che sono alla base del mercato farmaceutico e ne regolano i flussi comunicativi, di marketing e le strategie di vendita (canali di comunicazione, ca-nali distributivi e strategie di prezzo). Sono un esempio i brevetti farmaceutici, che conferiscono una sorta di potere monopolistico e di controllo, sulla produzione e sulla vendita di un determina-to prodotto, alle aziende innovatrici a cui sono stati assegnati per (circa) i successivi vent'anni. Ci si è interrogati dunque sul ruolo delle industrie farmaceutiche e su quelli che sono i loro reali inte-ressi: il profitto o la salute delle persone? Per rispondere a questo quesito, l'indagine è stata supportata da una ricerca di tipo qualitativo e quantitativo, con successiva raccolta di dati e informazioni tramite questionario e intervista tele-fonica. I case study presi in considerazione nel corso dell'indagine sono diversi: Roche, Pfizer, Merck e altre. Ciò che è emerso dall'analisi dei dati raccolti ha permesso di individuare tre principali figure che giocano un ruolo importante nel determinare il profitto di Big Pharma e che partecipano di tutti quei flussi comunicativi e informativi nell'ambito del mercato della salute: medici, informatori scientifici e case farmaceutiche. Per concludere, da questo lavoro di ricerca e successiva elaborazione e analisi dei dati e delle in-formazioni raccolti è emersa l'esistenza di innumerevoli contraddizioni che riguardano il compor-tamento non solo delle aziende, ma anche degli stessi medici (alcuni dei quali facilmente corrutti-bili) e informatori medici: quando si parla di profitti di milioni di euro, tutto il resto sembrerebbe passare spesso in secondo piano, anche se si tratta, come in questo caso, della salute e della vita delle persone. E quindi, il prodotto delle industrie farmaceutiche, il farmaco, continuerà sicuramente ad essere una grande fonte di guadagno, almeno fino a quando ci sarà una considerevole domanda di farmaci o prodotti ¿salva vita¿ e il bisogno quindi di una cura per le nostre malattie o i nostri sintomi.File | Dimensione | Formato | |
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