Con il presente lavoro si è cercato di analizzare il tema dell'ambiguità sessuale presente nelle opere di Virginia Woolf, mettendo in evidenza come la biografia della stessa scrittrice sia alla base di molti romanzi. Partendo dall'infanzia travagliata e considerando gli eventi più drammatici della Woolf in anni difficili e soffocanti soprattutto per le donne, si è giunti a constatare come sin dalla prima giovinezza ella abbia mostrato interessi verso persone del medesimo sesso. L'analisi si è focalizzata su due romanzi dell'autrice: Mrs. Dalloway e Orlando. Il sentimento latente nei confronti delle donne che ha caratterizzato la vita di Virginia è presente, in maniera non sempre esplicita, in Clarissa Dalloway che, per tutto il romanzo, nonostante cerchi di condurre una vita in famiglia come richiesto ad una donna della sua condizione sociale, non riesce a nascondere la forte attrazione che la legò all'amica Sally Seton. Inoltre l'altro protagonista, Septimus Warren Smith, può essere visto come l'alter ego di Clarissa, in quanto le rispettive vite si intrecciano in diverse occasioni, tuttavia senza mai incontrarsi. Clarissa appare insoddisfatta della propria vita, limitata al ruolo di moglie e madre che l'ha costretta a reprimere i sentimenti più profondi e autentici. Anche Septimus sembrerebbe aver rinunciato all'affetto di un suo commilitone per seguire gli schemi della società. Essi potrebbero anche rappresentare le due personalità di Virginia Woolf. Il tema dell'omosessualità è più esplicito in Orlando, in cui l'autrice compone una vera e propria biografia dell'amica e amante Vita Sackville-West. La scrittrice, attraverso il personaggio di Orlando, si è fatta paladino dei diritti delle donne, restituendo a Vita la proprietà che le era stata tolta, non essendo un erede maschio. Infatti dal romanzo emergono quelle che sono le differenze significative a cui Orlando va incontro una volta indossati gli abiti femminili. Il cambio repentino di sesso non comporta però una trasformazione di quella che è l'essenza più profonda della persona, che mantiene le caratteristiche proprie del genere maschile, unite a quelle della nuova identità femminile. Si è provato pertanto a rintracciare l'idea di Virginia Woolf sull'arbitrarietà tra l'apparire uomo o donna in superficie e l'essenza nascosta, che non dipende dagli abiti e dalle costruzioni sociali.
Ambiguità Sessuale in Virginia Woolf: Analisi di Mrs. Dalloway e Orlando
CRESTANI, GIORGIA
2017/2018
Abstract
Con il presente lavoro si è cercato di analizzare il tema dell'ambiguità sessuale presente nelle opere di Virginia Woolf, mettendo in evidenza come la biografia della stessa scrittrice sia alla base di molti romanzi. Partendo dall'infanzia travagliata e considerando gli eventi più drammatici della Woolf in anni difficili e soffocanti soprattutto per le donne, si è giunti a constatare come sin dalla prima giovinezza ella abbia mostrato interessi verso persone del medesimo sesso. L'analisi si è focalizzata su due romanzi dell'autrice: Mrs. Dalloway e Orlando. Il sentimento latente nei confronti delle donne che ha caratterizzato la vita di Virginia è presente, in maniera non sempre esplicita, in Clarissa Dalloway che, per tutto il romanzo, nonostante cerchi di condurre una vita in famiglia come richiesto ad una donna della sua condizione sociale, non riesce a nascondere la forte attrazione che la legò all'amica Sally Seton. Inoltre l'altro protagonista, Septimus Warren Smith, può essere visto come l'alter ego di Clarissa, in quanto le rispettive vite si intrecciano in diverse occasioni, tuttavia senza mai incontrarsi. Clarissa appare insoddisfatta della propria vita, limitata al ruolo di moglie e madre che l'ha costretta a reprimere i sentimenti più profondi e autentici. Anche Septimus sembrerebbe aver rinunciato all'affetto di un suo commilitone per seguire gli schemi della società. Essi potrebbero anche rappresentare le due personalità di Virginia Woolf. Il tema dell'omosessualità è più esplicito in Orlando, in cui l'autrice compone una vera e propria biografia dell'amica e amante Vita Sackville-West. La scrittrice, attraverso il personaggio di Orlando, si è fatta paladino dei diritti delle donne, restituendo a Vita la proprietà che le era stata tolta, non essendo un erede maschio. Infatti dal romanzo emergono quelle che sono le differenze significative a cui Orlando va incontro una volta indossati gli abiti femminili. Il cambio repentino di sesso non comporta però una trasformazione di quella che è l'essenza più profonda della persona, che mantiene le caratteristiche proprie del genere maschile, unite a quelle della nuova identità femminile. Si è provato pertanto a rintracciare l'idea di Virginia Woolf sull'arbitrarietà tra l'apparire uomo o donna in superficie e l'essenza nascosta, che non dipende dagli abiti e dalle costruzioni sociali.File | Dimensione | Formato | |
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