For carpal tunnel syndrome (STC) we mean the compression of the median nerve inside the carpal canal. This pathology is accompanied by painful symptomatology, functional impotence and numbness in the areas of innervation of the median. Treatment is usually surgical, open or endoscopic. Given its high frequency and impact on the quality of life of patients and their socio-occupational conditions, it was decided to subject to a multidisciplinary evaluation (orthopedic, neurophysiological and psychophysiological) patients diagnosed with STC at the CTO in Turin from the 2014, both treated and not, to verify the current conditions and to relate them with the initial state of the disease, and to identify any prognostic predictors of response to treatment. For this study, 88 patients were contacted who were initially asked to answer a telephone questionnaire to investigate the current clinical situation (possible presence and extent of pain and other characteristic symptoms), duration of illness and possible treatment. To the 54 patients who agreed to respond, a clinical evaluation was then proposed (including Phalen's test, Tinel's sign, standardized clinical assessment of symptoms via the Boston Carpal Tunnel Questionnaire (BCTQ) part 1 and 2, of the abductor muscle force shortness of thumb and interosseous mucles, semmes-weinstein filament sensitivity, innervation density with Weber's two-point discrimination test, manual dexterity with modified 9-hole peg test, neuropathic pain using the DN4 scale, and of the intensity of pain with Likert scale), neurophysiological (with study of the motor and sensory conduction of the median and ulnar nerves in the upper limbs with EMG) and psychophysiological with Quantitative Sensory Testing (QST) to analyze the somato-sensitive perception of the subject to thermal stimuli and vibrators. The outcomes of the group of patients not treated with those of the group of patients undergoing surgery were compared, finding a statistically significant difference (p <0.05) for BCTQ part 2 and score of DN4. The correlation analysis between the parameters in the study showed a strong correlation between the amount of pain measured with the Likert and the clinical outcome (total score of the BCTQ) and, in both groups, between the score of the BCTQ part 1 and the values ​​measured at the QST for the cold on the 2nd finger of the affected hand, so who has a higher threshold of perception has had a better clinical outcome. There was an improvement in symptoms in a comparable percentage of cases in the two groups, however, if we analyze the extent of clinical improvement, we see that this is higher in the treated group. With regard to the other parameters evaluated, no significant correlation was found with the clinical oucome. It has therefore been shown that in a certain percentage of patients a spontaneous improvement of symptoms can be expected, an element to be considered in assessing the effectiveness of surgical treatment: to establish that the decrease in symptoms is actually due to the intervention, the decrease of the total score of the Boston must result superior to that linked to the spontaneous component of the clinical improvement.
Per sindrome del tunnel carpale (STC) si intende la compressione del nervo mediano all'interno del canale carpale. Tale patologia si accompagna a sintomatologia dolorosa, impotenza funzionale ed intorpidimento nei territori di innervazione del mediano. Il trattamento solitamente è chirurgico, a cielo aperto o endoscopico. Data la sua alta frequenza e l'impatto sulla qualità di vita dei pazienti e sulle loro condizioni socio-lavorative, si è pensato di sottoporre a valutazione multidisciplinare (ortopedica, neurofisiologica e psicofisiologica) pazienti con diagnosi di STC posta presso il CTO di Torino dal 2014, sia trattati che non, per verificare le condizione attuali e rapportarle con lo stato iniziale della malattia, ed individuare eventuali fattori prognostici predittivi di risposta al trattamento. Per questo studio sono quindi stati ricontattati 88 pazienti a cui è stato chiesto inizialmente di rispondere ad un questionario telefonico per indagare la situazione clinica attuale (eventuale presenza ed entità di dolore e altri sintomi caratteristici), la durata di malattia e l'eventuale trattamento effettuato. Ai 54 pazienti che hanno accettato di rispondere, è stata poi proposta una valutazione clinica (comprendente test di Phalen, segno di Tinel, valutazione clinica standardizzata dei sintomi tramite il Boston Carpal Tunnel Questionnaire (BCTQ) parte 1 e 2, della forza del muscolo abduttore breve del pollice e degli interossei, della sensibilità con filamenti di Semmes-Weinstein, della densità di innervazione con il test della discriminazione dei due punti di Weber, della destrezza manuale con 9-hole peg test modificato, del dolore neuropatico mediante la scala DN4 e dell'intensità del dolore con scala Likert), neurofisiologica (con studio della conduzione motoria e sensitiva dei nei nervi mediano ed ulnare agli arti superiori con EMG) e psicofisiologica con Quantitative Sensory Testing (QST) per analizzare la percezione somato-sensitiva del soggetto a stimoli termici e vibratori. Sono stati poi confrontati gli outcomes del gruppo di pazienti non trattati con quelli del gruppo dei pazienti sottoposti a chirurgia, riscontrando una differenza statisticamente significativa (p<0.05) per BCTQ parte 2 e punteggio della DN4. Dall'analisi di correlazione tra i parametri in studio è emersa una forte correlazione tra l'entità del dolore misurata con la Likert e l'outcome clinico (punteggio totale del BCTQ) e, in entrambi i gruppi, tra il punteggio della BCTQ parte 1 ed i valori rilevati al QST per il freddo eseguito sul II dito della mano affetta, quindi chi ha una soglia di percezione più alta perché meno deafferentato ha avuto un outcome clinico migliore. Si è riscontrato un miglioramento dei sintomi in una percentuale di casi paragonabile nei due gruppi, tuttavia, se si analizza l'entità del miglioramento clinico, si vede come questa sia più elevata nei trattati. Per quel che concerne gli altri parametri valutati non è stata riscontrata una correlazione significativa con l'oucome clinico. Si è quindi evidenziato come in una certa percentuale di pazienti ci si possa aspettare un miglioramento spontaneo dei sintomi, elemento da considerare nel valutare l'efficacia del trattamento chirurgico: per poter affermare che la diminuzione dei sintomi sia effettivamente da attribuirsi all'intervento, la diminuzione del punteggio totale della Boston deve risultare superiore a quella correlabile con la componente spontanea del miglioramento clinico.
caratteristiche predittive di out come chirurgico in pazienti con sindrome del tunnel carpale
SALVEMINI, GABRIELLA
2016/2017
Abstract
Per sindrome del tunnel carpale (STC) si intende la compressione del nervo mediano all'interno del canale carpale. Tale patologia si accompagna a sintomatologia dolorosa, impotenza funzionale ed intorpidimento nei territori di innervazione del mediano. Il trattamento solitamente è chirurgico, a cielo aperto o endoscopico. Data la sua alta frequenza e l'impatto sulla qualità di vita dei pazienti e sulle loro condizioni socio-lavorative, si è pensato di sottoporre a valutazione multidisciplinare (ortopedica, neurofisiologica e psicofisiologica) pazienti con diagnosi di STC posta presso il CTO di Torino dal 2014, sia trattati che non, per verificare le condizione attuali e rapportarle con lo stato iniziale della malattia, ed individuare eventuali fattori prognostici predittivi di risposta al trattamento. Per questo studio sono quindi stati ricontattati 88 pazienti a cui è stato chiesto inizialmente di rispondere ad un questionario telefonico per indagare la situazione clinica attuale (eventuale presenza ed entità di dolore e altri sintomi caratteristici), la durata di malattia e l'eventuale trattamento effettuato. Ai 54 pazienti che hanno accettato di rispondere, è stata poi proposta una valutazione clinica (comprendente test di Phalen, segno di Tinel, valutazione clinica standardizzata dei sintomi tramite il Boston Carpal Tunnel Questionnaire (BCTQ) parte 1 e 2, della forza del muscolo abduttore breve del pollice e degli interossei, della sensibilità con filamenti di Semmes-Weinstein, della densità di innervazione con il test della discriminazione dei due punti di Weber, della destrezza manuale con 9-hole peg test modificato, del dolore neuropatico mediante la scala DN4 e dell'intensità del dolore con scala Likert), neurofisiologica (con studio della conduzione motoria e sensitiva dei nei nervi mediano ed ulnare agli arti superiori con EMG) e psicofisiologica con Quantitative Sensory Testing (QST) per analizzare la percezione somato-sensitiva del soggetto a stimoli termici e vibratori. Sono stati poi confrontati gli outcomes del gruppo di pazienti non trattati con quelli del gruppo dei pazienti sottoposti a chirurgia, riscontrando una differenza statisticamente significativa (p<0.05) per BCTQ parte 2 e punteggio della DN4. Dall'analisi di correlazione tra i parametri in studio è emersa una forte correlazione tra l'entità del dolore misurata con la Likert e l'outcome clinico (punteggio totale del BCTQ) e, in entrambi i gruppi, tra il punteggio della BCTQ parte 1 ed i valori rilevati al QST per il freddo eseguito sul II dito della mano affetta, quindi chi ha una soglia di percezione più alta perché meno deafferentato ha avuto un outcome clinico migliore. Si è riscontrato un miglioramento dei sintomi in una percentuale di casi paragonabile nei due gruppi, tuttavia, se si analizza l'entità del miglioramento clinico, si vede come questa sia più elevata nei trattati. Per quel che concerne gli altri parametri valutati non è stata riscontrata una correlazione significativa con l'oucome clinico. Si è quindi evidenziato come in una certa percentuale di pazienti ci si possa aspettare un miglioramento spontaneo dei sintomi, elemento da considerare nel valutare l'efficacia del trattamento chirurgico: per poter affermare che la diminuzione dei sintomi sia effettivamente da attribuirsi all'intervento, la diminuzione del punteggio totale della Boston deve risultare superiore a quella correlabile con la componente spontanea del miglioramento clinico.File | Dimensione | Formato | |
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