Questo lavoro analizza il sistema pensionistico italiano, dai suoi esordi fino ad arrivare ai provvedimenti legislativi più recenti attualmente in essere e lanciando uno sguardo alle proposte di merito, avanzate in queste settimane dal nuovo Governo, volte a consentire ai lavoratori una maggiore flessibilità in uscita. La tesi è articolata in tre capitoli. Nel primo capitolo vi è un'esposizione delle principali tappe che hanno segnato la nascita e lo sviluppo del sistema pensionistico in Italia. Vi è una presentazione delle prime leggi in materia previdenziale, istituite alla fine del XIX secolo, seguite dalle modifiche apportate al sistema dal regime fascista e dagli ulteriori cambiamenti susseguitisi nei decenni successivi al secondo conflitto mondiale. Vi è in ultimo un'analisi degli aspetti economici e sociali, che hanno portato al processo di crisi del sistema pensionistico e che hanno rappresentato il punto di partenza delle successive riforme. Nel secondo capitolo vengono illustrate le diverse soluzioni che sono state poste in essere dai diversi governi, nel corso degli anni '90 e 2000, con l'intento di porre rimedio alle mancanze e agli errori passati. L'attenzione si focalizza sui punti salienti e sulle principali novità introdotte da tre tra le numerose riforme, ovvero la riforma Amato, la riforma Dini e la riforma Fornero. Nel terzo capitolo, infine, vengono presentati dei meccanismi finanziari in materia previdenziale, atti a permettere l'ottenimento della pensione, cercando di superare gli stretti vincoli anagrafici e contributivi della riforma Fornero. Si è analizzata la cosiddetta 'APE' nelle sue due varianti, volontaria e sociale, introdotta dalla Legge di Bilancio 2017, per poi proseguire con le proposte, attualmente in discussione, del nuovo Governo Conte, riconducibili alle cosiddette 'quota 41' e 'quota 100'.
Il sistema pensionistico italiano: problemi e prospettive
PIZZOLANTE, ISABELLA
2017/2018
Abstract
Questo lavoro analizza il sistema pensionistico italiano, dai suoi esordi fino ad arrivare ai provvedimenti legislativi più recenti attualmente in essere e lanciando uno sguardo alle proposte di merito, avanzate in queste settimane dal nuovo Governo, volte a consentire ai lavoratori una maggiore flessibilità in uscita. La tesi è articolata in tre capitoli. Nel primo capitolo vi è un'esposizione delle principali tappe che hanno segnato la nascita e lo sviluppo del sistema pensionistico in Italia. Vi è una presentazione delle prime leggi in materia previdenziale, istituite alla fine del XIX secolo, seguite dalle modifiche apportate al sistema dal regime fascista e dagli ulteriori cambiamenti susseguitisi nei decenni successivi al secondo conflitto mondiale. Vi è in ultimo un'analisi degli aspetti economici e sociali, che hanno portato al processo di crisi del sistema pensionistico e che hanno rappresentato il punto di partenza delle successive riforme. Nel secondo capitolo vengono illustrate le diverse soluzioni che sono state poste in essere dai diversi governi, nel corso degli anni '90 e 2000, con l'intento di porre rimedio alle mancanze e agli errori passati. L'attenzione si focalizza sui punti salienti e sulle principali novità introdotte da tre tra le numerose riforme, ovvero la riforma Amato, la riforma Dini e la riforma Fornero. Nel terzo capitolo, infine, vengono presentati dei meccanismi finanziari in materia previdenziale, atti a permettere l'ottenimento della pensione, cercando di superare gli stretti vincoli anagrafici e contributivi della riforma Fornero. Si è analizzata la cosiddetta 'APE' nelle sue due varianti, volontaria e sociale, introdotta dalla Legge di Bilancio 2017, per poi proseguire con le proposte, attualmente in discussione, del nuovo Governo Conte, riconducibili alle cosiddette 'quota 41' e 'quota 100'.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92703