La vicenda storica, politica e artistica del musicista e compositore nigeriano Fela Anikulapo-Kuti costituisce in sé l'espressione di una radicale lotta politica e simbolica contro l'egemonia che l'occidente continuò a mantenere durante il processo di decolonizzazione e durante la costituzione degli stati sovrani dell'Africa occidentale. Fela seppe scagliarsi con veemenza contro le forme di neocolonialismo che subdolamente pilotavano l'economia e forgiavano le menti dei nuovi cittadini nigeriani, denunciò con i suoi incisivi testi l'imperante corruzione e l'assenza di libertà, non indugiando nel nominare personalmente politici e militari. La sua attenta sensibilità verso gli aspetti simbolici e culturali della vita sociale e la sua radicale critica alle contaminazioni di questi da parte dell'occidente lo portarono su posizioni vicine a quelle che negli Stati Uniti animavano le più infuocate lotte delle Black Panther, divenendo lui stesso alfiere delle ideologie per la liberazione del popolo nero pan-africano. Modellò la sua musica fondendo ritmi tradizionali africani ed estetiche occidentali in una miscela esplosiva che battezzò con il nome di Afrobeat, attirando su di sé l'attenzione del mercato internazionale, con il quale però ebbe sempre un rapporto conflittuale e complicato.
 La sua condotta radicalmente anticonformista, il suo totale rifiuto del potere autoritario e le sue abitudini comportamentali scandalose gli costarono nel corso degli anni esperienze terribili, tra le quali numerose incarcerazioni e un vero e proprio assalto da parte dell'esercito nigeriano alla casa nella quale aveva costituito l'autoproclamatasi Repubblica di Kalakuta, nel ghetto di Lagos, evento che causò la morte di sua madre, la pionieristica attivista per i diritti delle donne Funmilayo Anikulapo-Kuti.
 In questa tesi di antropologia politica si intende ripercorrere la vicenda biografica e musicale del Black President prestando particolare attenzione ai significati simbolici delle sue pratiche, analizzando i suoi irriverenti testi e ricercando nella sua mai casuale contraddittorietà uno sguardo attento e radicalmente critico sulla situazione post-coloniale dell'Africa occidentale.
FELA KUTI, Music is the weapon
PELLEGRINELLI, IVAN
2017/2018
Abstract
La vicenda storica, politica e artistica del musicista e compositore nigeriano Fela Anikulapo-Kuti costituisce in sé l'espressione di una radicale lotta politica e simbolica contro l'egemonia che l'occidente continuò a mantenere durante il processo di decolonizzazione e durante la costituzione degli stati sovrani dell'Africa occidentale. Fela seppe scagliarsi con veemenza contro le forme di neocolonialismo che subdolamente pilotavano l'economia e forgiavano le menti dei nuovi cittadini nigeriani, denunciò con i suoi incisivi testi l'imperante corruzione e l'assenza di libertà, non indugiando nel nominare personalmente politici e militari. La sua attenta sensibilità verso gli aspetti simbolici e culturali della vita sociale e la sua radicale critica alle contaminazioni di questi da parte dell'occidente lo portarono su posizioni vicine a quelle che negli Stati Uniti animavano le più infuocate lotte delle Black Panther, divenendo lui stesso alfiere delle ideologie per la liberazione del popolo nero pan-africano. Modellò la sua musica fondendo ritmi tradizionali africani ed estetiche occidentali in una miscela esplosiva che battezzò con il nome di Afrobeat, attirando su di sé l'attenzione del mercato internazionale, con il quale però ebbe sempre un rapporto conflittuale e complicato. La sua condotta radicalmente anticonformista, il suo totale rifiuto del potere autoritario e le sue abitudini comportamentali scandalose gli costarono nel corso degli anni esperienze terribili, tra le quali numerose incarcerazioni e un vero e proprio assalto da parte dell'esercito nigeriano alla casa nella quale aveva costituito l'autoproclamatasi Repubblica di Kalakuta, nel ghetto di Lagos, evento che causò la morte di sua madre, la pionieristica attivista per i diritti delle donne Funmilayo Anikulapo-Kuti. In questa tesi di antropologia politica si intende ripercorrere la vicenda biografica e musicale del Black President prestando particolare attenzione ai significati simbolici delle sue pratiche, analizzando i suoi irriverenti testi e ricercando nella sua mai casuale contraddittorietà uno sguardo attento e radicalmente critico sulla situazione post-coloniale dell'Africa occidentale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92686