Negli ultimi decenni la correlazione tra attività agricola e danni ambientali si è dimostrata sempre più evidente: il riscaldamento climatico, l'inquinamento delle falde acquifere e la riduzione della biodiversità sono solo alcuni esempi delle esternalità negative della produzione agricola basata sull'aumento della produttività e l'utilizzo intensivo delle risorse per soddisfare la crescente domanda di beni alimentari data dall'aumento della popolazione. Grazie ad una presa di coscienza dei problemi che affliggono il pianeta e il futuro dell'uomo si è iniziato a parlare di ¿sostenibilità¿ come punto di equilibrio tra soddisfacimento dei bisogni dell'essere umano e preservazione dei beni naturali anche per le generazioni future. In questo ambito e come soluzione ai problemi sempre più manifesti, è emerso un innovativo sistema agricolo produttivo che ha come principio il rispetto dell'ambiente e l'utilizzo di risorse rinnovabili e che prende il nome di ¿biologico¿. L'elaborato definisce innanzitutto il concetto di sostenibilità, letto secondo differenti punti di vista, concentrandosi in particolare su quello economico; viene definito poi il concetto di ¿agricoltura biologica¿ come risposta ad una crescente domanda di ¿produzione sostenibile¿. In questo contesto si è reso necessario il confronto con la così detta ¿agricoltura convenzionale¿ definito dalla standardizzazione e dall'aumento della produttività. Il confronto, rafforzato da un caso di studio empirico, evidenzia la convenienza, sia economica sia ambientale e sociale dell'agricoltura biologica, alla luce delle esternalità negative prese in considerazione e generate da un sistema produttivo sempre più intensivo e poco attento alle conseguenze sull'ambiente e sulla vita umana. Tuttavia, per rendere possibile una produzione più sostenibile non è sufficiente l'innovazione o l'abbandono di alcuni strumenti produttivi, ciò che ha un ruolo cruciale è l'ambiente legislativo e la tutela dei produttori e dei consumatori tramite norme e regimi di qualità consolidati per renderne possibile la diffusione e lo sviluppo. L'Unione Europea ha un ruolo fondamentale in questo con i suoi Regolamenti, il cui contenuto principale viene definito all'interno dell'elaborato. In conclusione, nonostante l'agricoltura biologica rappresenti solo una minima percentuale dei terreni coltivati a livello mondiale, è un sistema in continua espansione grazie ai suoi vantaggi economici e ambientali e si rivela un punto di partenza importante per una produzione più sostenibile e attenta all'essere umano e al suo futuro, mantenendo la redditività e la convenienza anche dal punto di vista economico.
Agricoltura biologica: sostenibilità e politiche europee
GONDOS, CLAUDIA STEFANIA
2017/2018
Abstract
Negli ultimi decenni la correlazione tra attività agricola e danni ambientali si è dimostrata sempre più evidente: il riscaldamento climatico, l'inquinamento delle falde acquifere e la riduzione della biodiversità sono solo alcuni esempi delle esternalità negative della produzione agricola basata sull'aumento della produttività e l'utilizzo intensivo delle risorse per soddisfare la crescente domanda di beni alimentari data dall'aumento della popolazione. Grazie ad una presa di coscienza dei problemi che affliggono il pianeta e il futuro dell'uomo si è iniziato a parlare di ¿sostenibilità¿ come punto di equilibrio tra soddisfacimento dei bisogni dell'essere umano e preservazione dei beni naturali anche per le generazioni future. In questo ambito e come soluzione ai problemi sempre più manifesti, è emerso un innovativo sistema agricolo produttivo che ha come principio il rispetto dell'ambiente e l'utilizzo di risorse rinnovabili e che prende il nome di ¿biologico¿. L'elaborato definisce innanzitutto il concetto di sostenibilità, letto secondo differenti punti di vista, concentrandosi in particolare su quello economico; viene definito poi il concetto di ¿agricoltura biologica¿ come risposta ad una crescente domanda di ¿produzione sostenibile¿. In questo contesto si è reso necessario il confronto con la così detta ¿agricoltura convenzionale¿ definito dalla standardizzazione e dall'aumento della produttività. Il confronto, rafforzato da un caso di studio empirico, evidenzia la convenienza, sia economica sia ambientale e sociale dell'agricoltura biologica, alla luce delle esternalità negative prese in considerazione e generate da un sistema produttivo sempre più intensivo e poco attento alle conseguenze sull'ambiente e sulla vita umana. Tuttavia, per rendere possibile una produzione più sostenibile non è sufficiente l'innovazione o l'abbandono di alcuni strumenti produttivi, ciò che ha un ruolo cruciale è l'ambiente legislativo e la tutela dei produttori e dei consumatori tramite norme e regimi di qualità consolidati per renderne possibile la diffusione e lo sviluppo. L'Unione Europea ha un ruolo fondamentale in questo con i suoi Regolamenti, il cui contenuto principale viene definito all'interno dell'elaborato. In conclusione, nonostante l'agricoltura biologica rappresenti solo una minima percentuale dei terreni coltivati a livello mondiale, è un sistema in continua espansione grazie ai suoi vantaggi economici e ambientali e si rivela un punto di partenza importante per una produzione più sostenibile e attenta all'essere umano e al suo futuro, mantenendo la redditività e la convenienza anche dal punto di vista economico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92655