The objective of the experiment was to evaluate the effectiveness of different chemical and biological treatments for the containment of hazelnut pain caused by Anthostoma decipiens. The tests were carried out on twigs obtained from one-year-old suckers. Initially, some tests were necessary to define the incubation method (humid chamber or immersion in water) and inoculation (through mycelial plug or conidial suspension) that would guarantee the survival of the twigs and the development of the pathogen. Afterwards, we proceeded with preliminary tests of the effectiveness of the treatments. The active ingredients Pyraclostrobin, Boscalid, a mixture of the two and copper hydroxide were used. With a view to developing sustainable hazelnut cultivation, resilient to climate change and in line with the new Farm to Fork strategy of the European Union (EC Reg. 1007/2009), biological control agents were also tested; in particular: Trichoderma asperellum in mixture with T. gamsii, T. atroviridae, Bacillus subtilis, B. amyloliquefaciens and Pythium oligandrum. The second test involved the use of T. asperellum and T. gamsii to evaluate the effectiveness of treatments with different timing. Therefore, inoculation was performed 5, 7 and 10 days after treatment with the biological product. In the case of the final test with all products, treatment with biocontrol agents was conducted twice: immediately after wounding the twigs and 5 days later (together with treatment with chemicals). The inoculation of the pathogen was carried out after another 5 days. Inoculation with mycelium and incubation in a humid chamber gave the best results and were therefore used in all tests. In all tests, the biological treatment showed efficacy results comparable to the chemical one. As regards the test with different timing, it was obtained that at 5 days the biological agent showed a clear containment of the pathogen, similar to the treatments applied at 7 and 10 days. The latest test with all the products highlighted that Boscalid, Pyraclostrobin and the mixture of the two are the most effective treatments, guaranteeing an 87.7% containment of the disease. Copper was found to be the least effective, with coverage of 76.5%. All biological control agents had intermediate efficacy, except Pythium oligandrum and Bacillus subtilis, which demonstrated control of the pathogen on par with chemical treatments and copper, respectively. Given the results of this experiment, it can be stated that biological control agents have an efficacy comparable to or slightly lower than treatment with commercially available active ingredients. It will be necessary to carry out further studies to also consider the environmental and agronomic management factors and to confirm these results in tests to be carried out on plants and in hazelnut orchards. The results obtained lay the foundations for optimizing an effective defense strategy for the pathogen, both from an environmental and economic point of view.
L’obiettivo della sperimentazione è stato valutare l’efficacia di diversi trattamenti chimici e biologici per il contenimento del mal dello stacco del nocciolo, causato da Anthostoma decipiens. Le prove sono state svolte su rametti ottenuti da polloni di un anno. Inizialmente, sono stati necessari alcuni test per definire il metodo di incubazione (camera umida o immersione in acqua) e di inoculazione (attraverso tassello micelico o sospensione conidica) che garantissero la sopravvivenza dei rametti e lo sviluppo del patogeno. Dopodiché, si è proceduto con prove preliminari di efficacia dei trattamenti. Sono stati usati i principi attivi Pyraclostrobin, Boscalid, una miscela dei due e rame idrossido. Nell’ottica di sviluppare una corilicoltura sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici e in linea con la nuova strategia Farm to Fork dell’Unione Europea (Reg. CE 1007/2009), sono stati saggiati anche agenti di lotta biologica; in particolare: Trichoderma asperellum in miscela con T. gamsii, T. atroviridae, Bacillus subtilis, B. amyloliquefaciens e Pythium oligandrum. La seconda prova ha previsto l’utilizzo di T. asperellum e T. gamsii per valutare l’efficacia di trattamenti con diverse tempistiche. Perciò, l’inoculazione è stata eseguita dopo 5, 7 e 10 giorni dal trattamento con il prodotto biologico. Nel caso della prova finale con tutti i prodotti, il trattamento con gli agenti di lotta biologica è stato condotto due volte: subito dopo aver ferito i rametti e 5 giorni dopo (insieme al trattamento con prodotti chimici). L’inoculazione del patogeno è stata effettuata dopo altri 5 giorni. Inoculazione con micelio e incubazione in camera umida hanno dato i risultati migliori e sono quindi stati usati in tutte le prove. In tutti i test, il trattamento biologico ha evidenziato risultati di efficacia comparabili al chimico. Per quanto riguarda la prova con tempistiche diverse, si è ottenuto che a 5 giorni l’agente biologico manifesta un evidente contenimento del patogeno, similmente ai trattamenti applicati a 7 e 10 giorni. L’ultima prova con tutti i prodotti ha evidenziato che Boscalid, Pyraclostrobin e la miscela dei due sono i trattamenti più efficaci, garantendo un contenimento della malattia dell’87.7%. Il rame è risultato essere il meno efficace, con una copertura del 76.5%. Tutti gli agenti di lotta biologica hanno avuto un’efficacia intermedia, tranne Pythium oligandrum e Bacillus subtilis, che hanno dimostrato un controllo del patogeno al pari dei trattamenti chimici e del rame, rispettivamente. Visti i risultati di questa sperimentazione, si può affermare che gli agenti di lotta biologica hanno un’efficacia comparabile o di poco inferiore al trattamento con i principi attivi disponibili in commercio. Bisognerà approfondire gli studi per considerare anche i fattori ambientali e di gestione agronomica e per confermare questi risultati in prove da eseguire su pianta e in corileto. I risultati ottenuti pongono le basi per ottimizzare una strategia di difesa efficace del patogeno, sia dal punto di vista ambientale che economico.
Saggi preliminari di efficacia di agenti chimici e biologici per il contenimento del Mal dello Stacco del nocciolo
GIORDANO, CRISTINA
2023/2024
Abstract
L’obiettivo della sperimentazione è stato valutare l’efficacia di diversi trattamenti chimici e biologici per il contenimento del mal dello stacco del nocciolo, causato da Anthostoma decipiens. Le prove sono state svolte su rametti ottenuti da polloni di un anno. Inizialmente, sono stati necessari alcuni test per definire il metodo di incubazione (camera umida o immersione in acqua) e di inoculazione (attraverso tassello micelico o sospensione conidica) che garantissero la sopravvivenza dei rametti e lo sviluppo del patogeno. Dopodiché, si è proceduto con prove preliminari di efficacia dei trattamenti. Sono stati usati i principi attivi Pyraclostrobin, Boscalid, una miscela dei due e rame idrossido. Nell’ottica di sviluppare una corilicoltura sostenibile, resiliente ai cambiamenti climatici e in linea con la nuova strategia Farm to Fork dell’Unione Europea (Reg. CE 1007/2009), sono stati saggiati anche agenti di lotta biologica; in particolare: Trichoderma asperellum in miscela con T. gamsii, T. atroviridae, Bacillus subtilis, B. amyloliquefaciens e Pythium oligandrum. La seconda prova ha previsto l’utilizzo di T. asperellum e T. gamsii per valutare l’efficacia di trattamenti con diverse tempistiche. Perciò, l’inoculazione è stata eseguita dopo 5, 7 e 10 giorni dal trattamento con il prodotto biologico. Nel caso della prova finale con tutti i prodotti, il trattamento con gli agenti di lotta biologica è stato condotto due volte: subito dopo aver ferito i rametti e 5 giorni dopo (insieme al trattamento con prodotti chimici). L’inoculazione del patogeno è stata effettuata dopo altri 5 giorni. Inoculazione con micelio e incubazione in camera umida hanno dato i risultati migliori e sono quindi stati usati in tutte le prove. In tutti i test, il trattamento biologico ha evidenziato risultati di efficacia comparabili al chimico. Per quanto riguarda la prova con tempistiche diverse, si è ottenuto che a 5 giorni l’agente biologico manifesta un evidente contenimento del patogeno, similmente ai trattamenti applicati a 7 e 10 giorni. L’ultima prova con tutti i prodotti ha evidenziato che Boscalid, Pyraclostrobin e la miscela dei due sono i trattamenti più efficaci, garantendo un contenimento della malattia dell’87.7%. Il rame è risultato essere il meno efficace, con una copertura del 76.5%. Tutti gli agenti di lotta biologica hanno avuto un’efficacia intermedia, tranne Pythium oligandrum e Bacillus subtilis, che hanno dimostrato un controllo del patogeno al pari dei trattamenti chimici e del rame, rispettivamente. Visti i risultati di questa sperimentazione, si può affermare che gli agenti di lotta biologica hanno un’efficacia comparabile o di poco inferiore al trattamento con i principi attivi disponibili in commercio. Bisognerà approfondire gli studi per considerare anche i fattori ambientali e di gestione agronomica e per confermare questi risultati in prove da eseguire su pianta e in corileto. I risultati ottenuti pongono le basi per ottimizzare una strategia di difesa efficace del patogeno, sia dal punto di vista ambientale che economico.| File | Dimensione | Formato | |
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