La crescente importanza nei sistemi di welfare ed il suo progressivo adattamento ai cambiamenti socioeconomici verificatisi degli ultimi decenni dimostrano come l'impresa sociale possa ambire a diventare il modello ideale per l'impresa e l'economia del futuro. Rappresentando il punto d'incontro tra profit e no-profit l'impresa sociale, che si è già dimostrata indispensabile nei paesi in via di sviluppo dove è nata, oggi rappresenta uno dei pochi strumenti nelle mani dei paesi industrializzati capace di permettere loro di resistere alla concorrenza sfrenata e agli altri effetti portati dall'ultima ventata di globalizzazione. Si è quindi affermata la necessità di inglobare nella mission aziendale i principi cardine della Corporate Social Responsibility, strategia dimostratasi capace di coniugare obiettivi di carattere sociale con ottimi risultati economici. Infatti, grazie anche alla crescente attenzione manifestata dai consumatori riguardo le tematiche sociali, la CSR ha permesso, alle aziende che ne hanno fatto una variabile strategica chiave, di fidelizzare la rete di clienti e fornitori guadagnando contemporaneamente in immagine ed efficienza, così da ottenere risultati migliori rispetto ai concorrenti ancora legati ai principi tradizionali. Ho quindi cercato di esporre, fedelmente rispetto la realtà storica, il processo evolutivo che ha portato l'impresa sociale ad essere ciò che oggi conosciamo, partendo dalle sue origini, ovvero la società di mutuo soccorso, fino ad arrivare alla cooperativa sociale dei primi anni '80. Proseguendo la trattazione mi sono soffermato sulla nozione e sulle caratteristiche che determinano quali imprese siano definibili come sociali e quali no, argomenti tutt'ora oggetto di dibattito. Infine ho dedicato le ultime pagine della prima parte ad una breve presentazione delle principali teorie sviluppate per spiegare la nascita e la diffusione del ¿fenomeno sociale¿, dando rilievo ai contributi di Hansmann, Weisbrod, Ben-Ner, Van Hoomissen, Rose-Ackerman e Bonzaga. Ho poi scelto di presentare il gruppo controllato dalla LifeGate S.p.A., impresa nata nel 2000 che, oltre ad essere la prima organizzazione del suo genere in Italia, a parer mio può essere considerata come esempio lampante per l'impresa sociale. Questa infatti incorpora perfettamente i principi della CSR all'interno della propria mission, che è stata totalmente improntata verso lo sviluppo di iniziative riguardanti lo sviluppo sostenibile. La rosa delle iniziative intraprese copre un'ampia area del mondo legato alla sostenibilità, spaziando dai progetti editoriali di consumer awareness fino alla sensibilizzazione verso gli sprechi alimentari. Nella seconda parte della trattazione ho quindi presentato in modo conciso tutti gli eventi che hanno caratterizzato la storia di questo gruppo, compresi i vari progetti nati e sviluppati nel corso dell'attività. Tra questi è sufficiente ricordare Impatto Zero®, il primo progetto di carbon offsetting nato in Italia, LifeGate Energy, il primo operatore nel settore dell'elettricità ad essere riconosciuto dall'Authority come fornitore di energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e Investimenti Sostenibili LifeGate, il fondo di investimenti a ¿impatto¿ nato in collaborazione con Banca Sella, che oltre ai risultati economici sceglie investimenti in aree che garantiscano un ritorno sociale. Ho poi proseguito riassumendo i dati disponibili riguardo le sette società che compongono il gruppo, che si sono dimostrate essere altamente capitalizzate e redditive. Per concludere ho deciso di dedicare l'ultimo paragrafo alle principali collaborazioni che hanno impegnato il gruppo LifeGate nella realizzazione di progetti ed iniziative ideate da alcuni tra i brand più importanti come: BMW, Whirpool, Toyota, Monini, Pirelli ed Intesa Sanpaolo.
Impresa sociale: l'economia del futuro
POLI, WILLIAM
2017/2018
Abstract
La crescente importanza nei sistemi di welfare ed il suo progressivo adattamento ai cambiamenti socioeconomici verificatisi degli ultimi decenni dimostrano come l'impresa sociale possa ambire a diventare il modello ideale per l'impresa e l'economia del futuro. Rappresentando il punto d'incontro tra profit e no-profit l'impresa sociale, che si è già dimostrata indispensabile nei paesi in via di sviluppo dove è nata, oggi rappresenta uno dei pochi strumenti nelle mani dei paesi industrializzati capace di permettere loro di resistere alla concorrenza sfrenata e agli altri effetti portati dall'ultima ventata di globalizzazione. Si è quindi affermata la necessità di inglobare nella mission aziendale i principi cardine della Corporate Social Responsibility, strategia dimostratasi capace di coniugare obiettivi di carattere sociale con ottimi risultati economici. Infatti, grazie anche alla crescente attenzione manifestata dai consumatori riguardo le tematiche sociali, la CSR ha permesso, alle aziende che ne hanno fatto una variabile strategica chiave, di fidelizzare la rete di clienti e fornitori guadagnando contemporaneamente in immagine ed efficienza, così da ottenere risultati migliori rispetto ai concorrenti ancora legati ai principi tradizionali. Ho quindi cercato di esporre, fedelmente rispetto la realtà storica, il processo evolutivo che ha portato l'impresa sociale ad essere ciò che oggi conosciamo, partendo dalle sue origini, ovvero la società di mutuo soccorso, fino ad arrivare alla cooperativa sociale dei primi anni '80. Proseguendo la trattazione mi sono soffermato sulla nozione e sulle caratteristiche che determinano quali imprese siano definibili come sociali e quali no, argomenti tutt'ora oggetto di dibattito. Infine ho dedicato le ultime pagine della prima parte ad una breve presentazione delle principali teorie sviluppate per spiegare la nascita e la diffusione del ¿fenomeno sociale¿, dando rilievo ai contributi di Hansmann, Weisbrod, Ben-Ner, Van Hoomissen, Rose-Ackerman e Bonzaga. Ho poi scelto di presentare il gruppo controllato dalla LifeGate S.p.A., impresa nata nel 2000 che, oltre ad essere la prima organizzazione del suo genere in Italia, a parer mio può essere considerata come esempio lampante per l'impresa sociale. Questa infatti incorpora perfettamente i principi della CSR all'interno della propria mission, che è stata totalmente improntata verso lo sviluppo di iniziative riguardanti lo sviluppo sostenibile. La rosa delle iniziative intraprese copre un'ampia area del mondo legato alla sostenibilità, spaziando dai progetti editoriali di consumer awareness fino alla sensibilizzazione verso gli sprechi alimentari. Nella seconda parte della trattazione ho quindi presentato in modo conciso tutti gli eventi che hanno caratterizzato la storia di questo gruppo, compresi i vari progetti nati e sviluppati nel corso dell'attività. Tra questi è sufficiente ricordare Impatto Zero®, il primo progetto di carbon offsetting nato in Italia, LifeGate Energy, il primo operatore nel settore dell'elettricità ad essere riconosciuto dall'Authority come fornitore di energia prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e Investimenti Sostenibili LifeGate, il fondo di investimenti a ¿impatto¿ nato in collaborazione con Banca Sella, che oltre ai risultati economici sceglie investimenti in aree che garantiscano un ritorno sociale. Ho poi proseguito riassumendo i dati disponibili riguardo le sette società che compongono il gruppo, che si sono dimostrate essere altamente capitalizzate e redditive. Per concludere ho deciso di dedicare l'ultimo paragrafo alle principali collaborazioni che hanno impegnato il gruppo LifeGate nella realizzazione di progetti ed iniziative ideate da alcuni tra i brand più importanti come: BMW, Whirpool, Toyota, Monini, Pirelli ed Intesa Sanpaolo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92391