In these last years, the average age of the population is increasing slowly but consistently due to the influence of many different factors. Intergenerational relationships are also changing leading to an increase of the elderly people dependency ratio (ratio between the population of 65 years old and the population in working age). Also, the population in working age (ranged from 15 years old to 64 years old) is going through dwindling and aging. This data has positioned Italy among the oldest countries in the world: for this reason is necessary to point out the significant age-associated issues. Cognitive decline and dementia are the main risks. The latter has been defined a public priority by the World Health Organization Report ¿Diseas Inter national¿. This study wants to experiment if the cognitive stimulation procedures are functional in regard to the cognitive reinforcement and the maintaining of the residual skills in the elderly patients with moderate stage of dementia, in a work that aims to improve their well-being and their quality of life.
L'età media della popolazione negli ultimi anni segue un lento ma costante aumento dovuto dall'influenza di molteplici fattori. Viene anche a modificarsi il rapporto intergenerazionale portando ad un aumento dell'indice di dipendenza degli anziani (rapporto tra la popolazione di 65 anni o più e la popolazione in età attiva. La popolazione in età attiva (compresa tra i 15 e i 64 anni), inoltre, ha mostrato sia un declino numerico, sia un invecchiamento al suo interno. Questi dati hanno collocato l'Italia tra i paesi più vecchi al mondo. per questo motivo è necessario mettere in evidenza importanti problematiche correlate all'età anziana. Uno dei principali rischi è rappresentato dal declino cognitivo e dalla demenza. Quest'ultima è stata definita, secondo il Rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e di Alzheimer ¿Disease International¿, una priorità mondiale di salute pubblica. La ricerca vuole sperimentare come le tecniche di stimolazione cognitiva possano essere funzionali nei confronti del potenziamento e del mantenimento delle capacità residue nell'anziano affetto da demenza moderata in un lavoro che mira a migliorarne il benessere e la qualità della vita
Stimolazione cognitiva. Mantenere le capacità residue nonostante la demenza. Sperimentazione in una Residenza Sanitaria Assistenziale.
DEANDREIS, CHIARA
2017/2018
Abstract
L'età media della popolazione negli ultimi anni segue un lento ma costante aumento dovuto dall'influenza di molteplici fattori. Viene anche a modificarsi il rapporto intergenerazionale portando ad un aumento dell'indice di dipendenza degli anziani (rapporto tra la popolazione di 65 anni o più e la popolazione in età attiva. La popolazione in età attiva (compresa tra i 15 e i 64 anni), inoltre, ha mostrato sia un declino numerico, sia un invecchiamento al suo interno. Questi dati hanno collocato l'Italia tra i paesi più vecchi al mondo. per questo motivo è necessario mettere in evidenza importanti problematiche correlate all'età anziana. Uno dei principali rischi è rappresentato dal declino cognitivo e dalla demenza. Quest'ultima è stata definita, secondo il Rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e di Alzheimer ¿Disease International¿, una priorità mondiale di salute pubblica. La ricerca vuole sperimentare come le tecniche di stimolazione cognitiva possano essere funzionali nei confronti del potenziamento e del mantenimento delle capacità residue nell'anziano affetto da demenza moderata in un lavoro che mira a migliorarne il benessere e la qualità della vitaFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92321