Nella prima parte della mia tesi ho studiato la provenienza culturale e sociale che sta a fondamento di diverse problematiche infantili degli ultimi trent'anni: questa necessità di riavvicinamento all'ambiente naturale, infatti, è spinta da una sempre maggiore tendenza della società a rinchiudersi, nel vero senso della parola, in luoghi di lavoro o di intrattenimento strutturati e adibiti per un unico scopo. Nel secondo capitolo ho affrontato nel dettaglio il tema dell'educazione in natura, intesa come potenziale ambiente di apprendimento 'al' e 'con' il rischio. Nel terzo capitolo si analizza, nel concreto, quali proposte di valutazione e gestione esistono per gli educatori convinti a promuovere l'incontro con il rischio nel contesto naturale. Assumendo che il rischio è un fattore ineliminabile dalla vita di ogni essere umano, ho esaminato l'efficacia delle sperimentazioni del rischio in ambiente naturale o all'aperto svolte da diversi autori o enti educativi. La terza parte della mia tesi è una ricerca sperimentale che mi ha portato a produrre e somministrare un questionario agli studenti di Scienze della Formazione Primaria dell'Università di Torino al terzo anno di corso. L'intento che mi ha spinto a condurre questa ricerca è il voler indagare le eventuali preoccupazioni dei futuri insegnanti sull'incontro e la gestione del rischio, la percezione che essi hanno nei confronti dei concetti di sicurezza e pericolo e, infine, la predisposizione a considerare l'ambiente e i materiali naturali come potenziali strumenti didattici per l'educazione dei bambini. La realizzazione del questionario finale ha superato diverse fasi di lavoro e tentativi, descritti nel capitolo quinto; infine, l'analisi e l'interpretazione dei dati raccolti è oggetto del sesto capitolo.

Educare "al" e "con" il rischio: il potenziale del contesto naturale e la percezione dei futuri insegnanti delle scuole dell'infanzia e primaria

CASETTA, CHIARA
2017/2018

Abstract

Nella prima parte della mia tesi ho studiato la provenienza culturale e sociale che sta a fondamento di diverse problematiche infantili degli ultimi trent'anni: questa necessità di riavvicinamento all'ambiente naturale, infatti, è spinta da una sempre maggiore tendenza della società a rinchiudersi, nel vero senso della parola, in luoghi di lavoro o di intrattenimento strutturati e adibiti per un unico scopo. Nel secondo capitolo ho affrontato nel dettaglio il tema dell'educazione in natura, intesa come potenziale ambiente di apprendimento 'al' e 'con' il rischio. Nel terzo capitolo si analizza, nel concreto, quali proposte di valutazione e gestione esistono per gli educatori convinti a promuovere l'incontro con il rischio nel contesto naturale. Assumendo che il rischio è un fattore ineliminabile dalla vita di ogni essere umano, ho esaminato l'efficacia delle sperimentazioni del rischio in ambiente naturale o all'aperto svolte da diversi autori o enti educativi. La terza parte della mia tesi è una ricerca sperimentale che mi ha portato a produrre e somministrare un questionario agli studenti di Scienze della Formazione Primaria dell'Università di Torino al terzo anno di corso. L'intento che mi ha spinto a condurre questa ricerca è il voler indagare le eventuali preoccupazioni dei futuri insegnanti sull'incontro e la gestione del rischio, la percezione che essi hanno nei confronti dei concetti di sicurezza e pericolo e, infine, la predisposizione a considerare l'ambiente e i materiali naturali come potenziali strumenti didattici per l'educazione dei bambini. La realizzazione del questionario finale ha superato diverse fasi di lavoro e tentativi, descritti nel capitolo quinto; infine, l'analisi e l'interpretazione dei dati raccolti è oggetto del sesto capitolo.
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