La storia di attaccamento e la rappresentazione dell'attaccamento nell'adulto sembrano avere un profondo impatto sulla memoria autobiografica; in particolare, sulla capacità di un soggetto di rievocare (volontariamente) gli episodi della sua autobiografia con maggiore o minore specificità. Per specificità si intende non solo l'accuratezza del ricordo, ma anche la sua circoscritta collocazione temporale e il grado in cui l'episodio riportato corrisponde effettivamente ad una esperienza personale del soggetto, ovvero quanto il ricordo è ¿in prima persona¿ e quanto si accompagna a una coscienza di sè temporalmente estesa - quella sensazione che Tulving ha definito di "viaggio mentale nel tempo" (coscienza autonoetica, o autobiografica). Guardare alla specificità della memoria autobiografica significa tenere conto degli aspetti formali della rievocazione, più che del contenuto dei ricordi. Nell'infanzia, il rapporto tra attaccamento e autobiographical memory sembra essere mediato dal reminiscing materno. Le madri più coerenti alla Adult Attachment Interview si soffermerebbero più spesso a raccontare e ricostruire insieme ai loro bambini gli eventi appena accaduti (mother-child reminiscing), con uno stile maggiormente strutturato e attento al dato emotivo, più narrativo che informativo, maggiormente interattivo, ricco di dettagli, con domande aperte più che domande chiuse: questi elementi (che designano il reminiscing "elaborativo") farebbero sì che gli episodi vengano impressi e si organizzino nella memoria autobiografica del bambino, le cui rievocazioni, nel corso dell'infanzia e fino almeno all'adolescenza, saranno - rispetto a quelle dei bambini insicuri - più ricche, coerenti e specifiche. In età adulta, l'influenza dei modelli operativi di attaccamento sui processi di memoria sembra discendere dalle diverse strategie di regolazione dell'attenzione e delle emozioni in risposta a stimoli che sollecitino il sistema di attaccamento. Tanto i trascritti AAI quanto gli studi che hanno indagato più direttamente la relazione tra attaccamento adulto e memoria mostrano come i soggetti free abbiano ampio e libero accesso alla memoria episodica; i soggetti con stato della mente dismissing o entangled, al contrario, incoerenze e limitazioni nell'accesso o al piano episodico (ipergeneralizzazione della memoria) o a quello semantico. Le differenze nella qualità del ricordo sembrano corrispondere anche a differenze nella qualità della coscienza di sé che si associa al ricordo stesso. Si può dunque concludere che, attraverso il reminiscing e attraverso i modelli operativi di attaccamento, la qualità delle relazioni correnti e passate può influenzare la qualità della rievocazione autobiografica.

Attaccamento e memoria autobiografica: Il ruolo dell'ambiente interpersonale nello sviluppo della memoria autobiografica e nella rievocazione episodica.

PELLEGRINO, SIMONE
2017/2018

Abstract

La storia di attaccamento e la rappresentazione dell'attaccamento nell'adulto sembrano avere un profondo impatto sulla memoria autobiografica; in particolare, sulla capacità di un soggetto di rievocare (volontariamente) gli episodi della sua autobiografia con maggiore o minore specificità. Per specificità si intende non solo l'accuratezza del ricordo, ma anche la sua circoscritta collocazione temporale e il grado in cui l'episodio riportato corrisponde effettivamente ad una esperienza personale del soggetto, ovvero quanto il ricordo è ¿in prima persona¿ e quanto si accompagna a una coscienza di sè temporalmente estesa - quella sensazione che Tulving ha definito di "viaggio mentale nel tempo" (coscienza autonoetica, o autobiografica). Guardare alla specificità della memoria autobiografica significa tenere conto degli aspetti formali della rievocazione, più che del contenuto dei ricordi. Nell'infanzia, il rapporto tra attaccamento e autobiographical memory sembra essere mediato dal reminiscing materno. Le madri più coerenti alla Adult Attachment Interview si soffermerebbero più spesso a raccontare e ricostruire insieme ai loro bambini gli eventi appena accaduti (mother-child reminiscing), con uno stile maggiormente strutturato e attento al dato emotivo, più narrativo che informativo, maggiormente interattivo, ricco di dettagli, con domande aperte più che domande chiuse: questi elementi (che designano il reminiscing "elaborativo") farebbero sì che gli episodi vengano impressi e si organizzino nella memoria autobiografica del bambino, le cui rievocazioni, nel corso dell'infanzia e fino almeno all'adolescenza, saranno - rispetto a quelle dei bambini insicuri - più ricche, coerenti e specifiche. In età adulta, l'influenza dei modelli operativi di attaccamento sui processi di memoria sembra discendere dalle diverse strategie di regolazione dell'attenzione e delle emozioni in risposta a stimoli che sollecitino il sistema di attaccamento. Tanto i trascritti AAI quanto gli studi che hanno indagato più direttamente la relazione tra attaccamento adulto e memoria mostrano come i soggetti free abbiano ampio e libero accesso alla memoria episodica; i soggetti con stato della mente dismissing o entangled, al contrario, incoerenze e limitazioni nell'accesso o al piano episodico (ipergeneralizzazione della memoria) o a quello semantico. Le differenze nella qualità del ricordo sembrano corrispondere anche a differenze nella qualità della coscienza di sé che si associa al ricordo stesso. Si può dunque concludere che, attraverso il reminiscing e attraverso i modelli operativi di attaccamento, la qualità delle relazioni correnti e passate può influenzare la qualità della rievocazione autobiografica.
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