Objective Wheelchair tennis is an increasingly popular Paralympic discipline among people with physical disabilities. The aims of this study are to analyze any correlations between discipline-specific tests, upper limb strength tests, quality of life and motivation for physical exercise. Materials and methods For the study, 17 wheelchair tennis players aged between 22 and 68 years (46 ± 13 years) were recruited. Each athlete performed a battery of tests consisting of evaluation of isometric shoulder strength, hand strength, and specific tests, including the Illinois, the Butterfly and the 10 and 20 meter linear sprint. Subsequently, the questionnaires were completed: WHOQoL-Bref, the SMS-28 and the self-efficacy questionnaire. Results The statistical analysis highlighted statistically significant correlations between the strength of the right hand with the Illinois test performed without a racket (-0.492; p=0.045), with the Butterfly test performed with a racket (-0.537; p=0.026) and with the 20 meter linear speed test with the racket (-0.591; p=0.012). The first item of the self-efficacy test is correlated with the 20 meter racket speed test (-0.507; p=0.038). The third item is correlated with the speed test calculated after 10 meters without using the racket (-0.553; p=0.021), and with the racket (-0.568; p=0.017). The fourth item is correlated to the Butterfly test with the racket (0.566; p=0.018); with the 10 meter speed test without a racket (-0.494; p=0.044) and with a racket (-0.526; p=0.030); and with the 20 meter speed test without a racket (-0.539; p=0.026). Furthermore, in the WHOQoL-Bref questionnaire a higher mean is highlighted in the social relations domain (73.53 ± 12.04), while the highest mean in the SMS-28 questionnaire is observed in the subscale relating to intrinsic motivation towards stimulation of experience (16.76 ± 3.03). Conclusions The results highlight how improved levels of hand strength, especially of the dominant limb, have positive effects on sprint and agility performance, with and without a racket. The scores reported in the self-efficacy questionnaire are correlated with the specific tests for WT. The means of the domains and subscales of the WHOQoL-Bref and SMS-28 questionnaires are in line with what is reported in the literature.
Obiettivo Il tennis in carrozzina è una disciplina paralimpica sempre più diffusa tra le persone con disabilità fisica. Le finalità di questo studio sono di analizzare le eventuali correlazioni tra test specifici per la disciplina, test di forza degli arti superiori, qualità della vita e motivazione all’esercizio fisico. Materiali e metodi Per la realizzazione dello studio, sono stati reclutati 17 giocatori di tennis in carrozzina di età compresa tra 22 e 68 anni (46 ± 13 anni). Ciascun atleta ha eseguito una batteria di test composta da valutazione della forza isometrica della spalla, forza della mano, e i test specifici, tra cui l’Illinois, il Butterfly e lo sprint lineare sui 10 e 20 metri. Successivamente sono stati compilati i questionari: WHOQoL-Bref, l’SMS-28 e questionario sull’autoefficacia. Risultati L’analisi statistica ha evidenziato correlazioni statisticamente significative tra la forza della mano destra con l’Illinois test eseguito senza racchetta (-0,492; p=0,045), con il Butterfly test eseguito con la racchetta (-0,537; p=0,026) e con il test di velocità lineare sui 20 metri con la racchetta (-0,591; p=0,012). Il primo item del test sull’autoefficacia risulta correlato con il test di velocità sui 20 metri con la racchetta (-0,507; p=0,038). Il terzo item è correlato con il test di velocità calcolato dopo 10 metri senza l’utilizzo della racchetta (-0,553; p=0,021), e con la racchetta (-0,568; p=0,017). Il quarto item risulta correlato al Butterfly test con la racchetta (0,566; p=0,018); con il test di velocità a 10 metri senza racchetta (-0,494; p=0,044) e con racchetta (-0,526; p=0,030); e con il test di velocità di 20 metri senza racchetta (-0,539; p=0,026). Inoltre, nel questionario WHOQoL-Bref si evidenzia una media più alta nel dominio delle relazioni sociali (73,53 ± 12,04), mentre la media più alta nel questionario SMS-28 si osserva nella sottoscala relativa alla motivazione intrinseca verso stimolazione dell’esperienza (16,76 ± 3,03). Conclusioni I risultati evidenziano come migliori livelli di forza della mano, soprattutto dell'arto dominante, abbiano effetti positivi sulle performance di sprint e di agilità, con e senza racchetta. I punteggi riportati nel questionario dell’autoefficacia sono correlati con i test specifici per il WT. Le medie dei domini e delle sottoscale dei questionari WHOQoL-Bref e SMS-28 sono in linea con quanto riportato in letteratura.
Valutazione funzionale, qualità della vita e motivazione all'esercizio fisico in atleti praticanti tennis in carrozzina
ESPOSITO, CAMILLA
2023/2024
Abstract
Obiettivo Il tennis in carrozzina è una disciplina paralimpica sempre più diffusa tra le persone con disabilità fisica. Le finalità di questo studio sono di analizzare le eventuali correlazioni tra test specifici per la disciplina, test di forza degli arti superiori, qualità della vita e motivazione all’esercizio fisico. Materiali e metodi Per la realizzazione dello studio, sono stati reclutati 17 giocatori di tennis in carrozzina di età compresa tra 22 e 68 anni (46 ± 13 anni). Ciascun atleta ha eseguito una batteria di test composta da valutazione della forza isometrica della spalla, forza della mano, e i test specifici, tra cui l’Illinois, il Butterfly e lo sprint lineare sui 10 e 20 metri. Successivamente sono stati compilati i questionari: WHOQoL-Bref, l’SMS-28 e questionario sull’autoefficacia. Risultati L’analisi statistica ha evidenziato correlazioni statisticamente significative tra la forza della mano destra con l’Illinois test eseguito senza racchetta (-0,492; p=0,045), con il Butterfly test eseguito con la racchetta (-0,537; p=0,026) e con il test di velocità lineare sui 20 metri con la racchetta (-0,591; p=0,012). Il primo item del test sull’autoefficacia risulta correlato con il test di velocità sui 20 metri con la racchetta (-0,507; p=0,038). Il terzo item è correlato con il test di velocità calcolato dopo 10 metri senza l’utilizzo della racchetta (-0,553; p=0,021), e con la racchetta (-0,568; p=0,017). Il quarto item risulta correlato al Butterfly test con la racchetta (0,566; p=0,018); con il test di velocità a 10 metri senza racchetta (-0,494; p=0,044) e con racchetta (-0,526; p=0,030); e con il test di velocità di 20 metri senza racchetta (-0,539; p=0,026). Inoltre, nel questionario WHOQoL-Bref si evidenzia una media più alta nel dominio delle relazioni sociali (73,53 ± 12,04), mentre la media più alta nel questionario SMS-28 si osserva nella sottoscala relativa alla motivazione intrinseca verso stimolazione dell’esperienza (16,76 ± 3,03). Conclusioni I risultati evidenziano come migliori livelli di forza della mano, soprattutto dell'arto dominante, abbiano effetti positivi sulle performance di sprint e di agilità, con e senza racchetta. I punteggi riportati nel questionario dell’autoefficacia sono correlati con i test specifici per il WT. Le medie dei domini e delle sottoscale dei questionari WHOQoL-Bref e SMS-28 sono in linea con quanto riportato in letteratura.| File | Dimensione | Formato | |
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