Internet è la più vasta rete di comunicazione mondiale, e dalla sua nascita è cresciuto in maniera così esponenziale che potremmo paragonare la sua evoluzione a quella del Big Bang e della conseguente espansione dell'universo. Questo universo, configurandosi come il luogo sociale per eccellenza del terzo millennio, ha spostato la dimensione relazionale dal piano fisico a quello nuovo e virtuale della rete. In questo luogo gli strumenti che ci permettono di comunicare con gli altri sono gli smartphone. Questi dispositivi intelligenti, che rappresentano il punto di contatto fra il mondo fisico e quello virtuale, sono diventati uno strumento di cui non riusciamo più a fare a meno. A causa delle caratteristiche intrinseche della comunicazione mediata da uno schermo, che permette di relazionarsi in un ambiente più sicuro e di essere meno essere meno esposti a situazioni di ansia o preoccupazione, gli smartphone stanno diventando infatti l'oggetto di una nuova e preoccupante forma di dipendenza. L'obiettivo di questa tesi di laurea è quello di analizzare se alcune caratteristiche psicologiche siano in grado di aumentare il rischio di sviluppare una dipendenza da smartphone. Questa tesi è suddivisa in due capitoli: nel primo capitolo viene fornita una breve introduzione del concetto di cyberspazio, di Web 2.0 e di come vengono costruite le identità online. Nel secondo capitolo, dopo una breve definizione del costrutto della dipendenza, vengono analizzati i lavori di alcuni studiosi sull'uso eccessivo dello smartphone da parte di individui con alcune problematiche relazionali. In particolare vengono trattati i lavori di Biang e Leung (2015) sul rapporto fra timidezza, solitudine e uso problematico dello smartphone, di Darcin e collaboratori (2016) sull'ansia sociale e il suo rapporto con i social media, e infine il lavoro di Han e collaboratori (2017) sui fattori in grado di mediare fra timidezza e dipendenza.
Una rete che dà dipendenza
GROLLERO, RICCARDO
2017/2018
Abstract
Internet è la più vasta rete di comunicazione mondiale, e dalla sua nascita è cresciuto in maniera così esponenziale che potremmo paragonare la sua evoluzione a quella del Big Bang e della conseguente espansione dell'universo. Questo universo, configurandosi come il luogo sociale per eccellenza del terzo millennio, ha spostato la dimensione relazionale dal piano fisico a quello nuovo e virtuale della rete. In questo luogo gli strumenti che ci permettono di comunicare con gli altri sono gli smartphone. Questi dispositivi intelligenti, che rappresentano il punto di contatto fra il mondo fisico e quello virtuale, sono diventati uno strumento di cui non riusciamo più a fare a meno. A causa delle caratteristiche intrinseche della comunicazione mediata da uno schermo, che permette di relazionarsi in un ambiente più sicuro e di essere meno essere meno esposti a situazioni di ansia o preoccupazione, gli smartphone stanno diventando infatti l'oggetto di una nuova e preoccupante forma di dipendenza. L'obiettivo di questa tesi di laurea è quello di analizzare se alcune caratteristiche psicologiche siano in grado di aumentare il rischio di sviluppare una dipendenza da smartphone. Questa tesi è suddivisa in due capitoli: nel primo capitolo viene fornita una breve introduzione del concetto di cyberspazio, di Web 2.0 e di come vengono costruite le identità online. Nel secondo capitolo, dopo una breve definizione del costrutto della dipendenza, vengono analizzati i lavori di alcuni studiosi sull'uso eccessivo dello smartphone da parte di individui con alcune problematiche relazionali. In particolare vengono trattati i lavori di Biang e Leung (2015) sul rapporto fra timidezza, solitudine e uso problematico dello smartphone, di Darcin e collaboratori (2016) sull'ansia sociale e il suo rapporto con i social media, e infine il lavoro di Han e collaboratori (2017) sui fattori in grado di mediare fra timidezza e dipendenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92142