Il sostegno delle forze in un teatro operativo ha sempre rappresentato un aspetto cruciale nella condotta della guerra; molti sono stati i casi in cui un esercito nettamente superiore a livello tecnologico, dottrinale, procedurale è stato sconfitto a causa della mancanza di una corretta pianificazione logistica che ha portato all'impossibilità delle truppe di continuare a combattere. Soprattutto nelle cosiddette Small Wars l'aspetto logistico assume un ruolo determinante poiché ci si può trovare in un teatro operativo a migliaia di chilometri di distanza dalla madrepatria in cui sono disponibili pochissime risorse. Di conseguenza tutto il resto dei rifornimenti deve essere garantito con trasporti dalla propria nazione o con accordi con i paesi confinanti al teatro di operazioni, da cui deriva uno sforzo enorme. Non bisogna dimenticare che le scorte e i materiali devono arrivare nella giusta quantità per evitare appesantimenti o carenze, nel giusto momento in modo tale da avere ciò che serve e quando serve. Per ottenere questi risultati, soprattutto nelle Small Wars in cui le campagne sono più brevi, e quindi c'è bisogno di un maggior calcolo costi-benefici, la pianificazione logistica deve essere particolarmente accurata e in ogni caso si tende a diminuire lo schieramento di forze per non aggravare eccessivamente il loro sostegno. I due case studies considerati in questa relazione di laurea dimostrano proprio la difficoltà dell'approccio logistico in due Small Wars, una del passato e una odierna: nonostante il progresso tecnologico le forze si trovano sempre in difficoltà a causa della mancanza o carenza di scorte e materiali. Inoltre, anche quando le operazioni vengono ben pianificate, gli organi logistici devono trovare sempre qualche nuova modalità per sopperire ai problemi che si presentano inaspettatamente e improvvisamente adottando il principio della flessibilità. Per affrontare l'argomento sono state prese in considerazione fonti storiche con le relative lessons learned confrontate con le pubblicazioni dottrinali attuali; un fatto molto interessante per capire l'importanza del sostegno alle forze è che nella recentissima guerra russo-ucraina l'artiglieria ha prodotto l'85% delle vittime totali . Ciò significa approntare una logistica di un determinato tipo e livello in ogni operazione: non è più la fanteria e di conseguenza il singolo soldato sul terreno a provocare i danni maggiori, ma i più evoluti sistemi d'arma dotati di una tecnologia avanzatissima che richiedono una manutenzione particolare e specifica. Senza una logistica ben organizzata e con le più svariate capacità, quindi, si andrebbe in contro ad una sconfitta certa. L'importanza del sostegno alle forze è stata anche trasposta sulle ultime pubblicazioni dottrinali che pongono un'attenzione particolare prima di tutto sul singolo combattente, che rimane l'elemento fondamentale delle forze terrestri, ma subito dopo sul rifornimento, approvvigionamento e mantenimento di tutti i sistemi d'arma e materiali delle FFAA. Proprio la dottrina rappresenta al giorno d'oggi un valido strumento per la pianificazione di tutte le operazioni senza la quale l'organizzazione della logistica risulterebbe onerosa ed inefficace a causa dell'attuale complessità tecnologica e dell'ambiente in cui si opera. L'obiettivo è quello di capire se con i mezzi, le procedure e le pubblicazioni moderne è possibile sostenere una campagna basandosi sulle lessons learned del passato. A tal fine verranno confrontati due conflitti per capire quanto è stato appreso dal passato e quanto la tecnologia abbia influenzato il sostegno delle forze.
IL SOSTEGNO DELLE FORZE IN AFGHANISTAN: ANALISI COMPARATA TRA SECONDA GUERRA ANGLO-AFGANA E OPERAZIONE ENDURING FREEDOM
ZIPPARI, MARCO
2017/2018
Abstract
Il sostegno delle forze in un teatro operativo ha sempre rappresentato un aspetto cruciale nella condotta della guerra; molti sono stati i casi in cui un esercito nettamente superiore a livello tecnologico, dottrinale, procedurale è stato sconfitto a causa della mancanza di una corretta pianificazione logistica che ha portato all'impossibilità delle truppe di continuare a combattere. Soprattutto nelle cosiddette Small Wars l'aspetto logistico assume un ruolo determinante poiché ci si può trovare in un teatro operativo a migliaia di chilometri di distanza dalla madrepatria in cui sono disponibili pochissime risorse. Di conseguenza tutto il resto dei rifornimenti deve essere garantito con trasporti dalla propria nazione o con accordi con i paesi confinanti al teatro di operazioni, da cui deriva uno sforzo enorme. Non bisogna dimenticare che le scorte e i materiali devono arrivare nella giusta quantità per evitare appesantimenti o carenze, nel giusto momento in modo tale da avere ciò che serve e quando serve. Per ottenere questi risultati, soprattutto nelle Small Wars in cui le campagne sono più brevi, e quindi c'è bisogno di un maggior calcolo costi-benefici, la pianificazione logistica deve essere particolarmente accurata e in ogni caso si tende a diminuire lo schieramento di forze per non aggravare eccessivamente il loro sostegno. I due case studies considerati in questa relazione di laurea dimostrano proprio la difficoltà dell'approccio logistico in due Small Wars, una del passato e una odierna: nonostante il progresso tecnologico le forze si trovano sempre in difficoltà a causa della mancanza o carenza di scorte e materiali. Inoltre, anche quando le operazioni vengono ben pianificate, gli organi logistici devono trovare sempre qualche nuova modalità per sopperire ai problemi che si presentano inaspettatamente e improvvisamente adottando il principio della flessibilità. Per affrontare l'argomento sono state prese in considerazione fonti storiche con le relative lessons learned confrontate con le pubblicazioni dottrinali attuali; un fatto molto interessante per capire l'importanza del sostegno alle forze è che nella recentissima guerra russo-ucraina l'artiglieria ha prodotto l'85% delle vittime totali . Ciò significa approntare una logistica di un determinato tipo e livello in ogni operazione: non è più la fanteria e di conseguenza il singolo soldato sul terreno a provocare i danni maggiori, ma i più evoluti sistemi d'arma dotati di una tecnologia avanzatissima che richiedono una manutenzione particolare e specifica. Senza una logistica ben organizzata e con le più svariate capacità, quindi, si andrebbe in contro ad una sconfitta certa. L'importanza del sostegno alle forze è stata anche trasposta sulle ultime pubblicazioni dottrinali che pongono un'attenzione particolare prima di tutto sul singolo combattente, che rimane l'elemento fondamentale delle forze terrestri, ma subito dopo sul rifornimento, approvvigionamento e mantenimento di tutti i sistemi d'arma e materiali delle FFAA. Proprio la dottrina rappresenta al giorno d'oggi un valido strumento per la pianificazione di tutte le operazioni senza la quale l'organizzazione della logistica risulterebbe onerosa ed inefficace a causa dell'attuale complessità tecnologica e dell'ambiente in cui si opera. L'obiettivo è quello di capire se con i mezzi, le procedure e le pubblicazioni moderne è possibile sostenere una campagna basandosi sulle lessons learned del passato. A tal fine verranno confrontati due conflitti per capire quanto è stato appreso dal passato e quanto la tecnologia abbia influenzato il sostegno delle forze.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/92042