Il protagonista di questo lavoro è l'uomo nell'interezza del suo essere e nell'essere in relazione con l'altro bisognoso di cure. Un uomo con i suoi valori, le sue idee, aspettative e motivazioni, prese in considerazione nel momento in cui diventano il motore di azioni socialmente utili. Il campo d'indagine preso in considerazione è, quindi, quello del volontariato, il quale costituisce un modo di essere della persona nell'ambito dei rapporti sociali. In particolar modo verrà dedicata maggiore attenzione al volontariato in campo oncologico per giungere alla descrizione di un modello utile per far fronte, in maniera professionale, alle esigenze più intime e profonde dei pazienti che richiedono aiuto. L'idea di questo lavoro di tesi nasce, infatti, dalla mia esperienza personale nell'ambito del volontariato oncologico e dal desiderio di approfondire tale argomento al fine di crescere ed operare al meglio all'interno, prendendo consapevolezza di tutto ciò che concerne questo mondo. L'obiettivo di questo lavoro è riuscire a delineare un profilo autentico del volontario in grado di entrare in relazione con l'altro bisognoso di cure, studiarne la spinta all'¿altruismo¿ e alla ¿solidarietà¿, l'importanza del ¿dono¿, soprattutto l'intima delicatezza delle ¿relazioni d'aiuto¿ in ambito oncologico. Per giungere a tale obiettivo mi servirò dell'analisi dell'esperienza e della filosofia di intervento di un'associazione ormai consolidata nel panorama del Volontariato torinese, rivolta all'assistenza amicale e gratuita ai malati di cancro: l'A.N.A.P.A.CA. In breve, ciò che verrà delineato in questo lavoro di tesi potrei definirlo uno ¿stile¿ di interazione, una modalità fondata sull'ascolto e sulla condivisione emotiva, all'interno del quale c'è spazio per la soggettività e l'umanità di ciascuno. Così come ognuno ha un suo modo di affrontare la propria malattia e le problematiche che essa mette in gioco, così ogni volontario e ogni intervento di assistenza sarà diverso e egualmente significativo, purché scaturisca dalla capacità di guardare se stessi, nelle proprie emozioni, per trovare in ogni momento la risposta alle richieste emotive e d'aiuto del paziente. L'obiettivo di questo lavoro è riuscire a delineare un profilo autentico del volontario in grado di entrare in relazione con l'altro bisognoso di cure, studiarne la spinta all'¿altruismo¿ e alla ¿solidarietà¿, l'importanza del ¿dono¿, soprattutto l'intima delicatezza delle ¿relazioni d'aiuto¿ in ambito oncologico. Per giungere a tale obiettivo mi servirò dell'analisi dell'esperienza e della filosofia di intervento di un'associazione ormai consolidata nel panorama del Volontariato torinese, rivolta all'assistenza amicale e gratuita ai malati di cancro: l'A.N.A.P.A.CA. In breve, ciò che verrà delineato in questo lavoro di tesi potrei definirlo uno ¿stile¿ di interazione, una modalità fondata sull'ascolto e sulla condivisione emotiva, all'interno del quale c'è spazio per la soggettività e l'umanità di ciascuno. Così come ognuno ha un suo modo di affrontare la propria malattia e le problematiche che essa mette in gioco, così ogni volontario e ogni intervento di assistenza sarà diverso e egualmente significativo, purché scaturisca dalla capacità di guardare se stessi, nelle proprie emozioni, per trovare in ogni momento la risposta alle richieste emotive e d'aiuto del paziente.

ESSERE PER GLI ALTRI PARTENDO DA SE STESSI. La necessità di un modello nel Volontariato Oncologico

MONTANO, ELENA
2017/2018

Abstract

Il protagonista di questo lavoro è l'uomo nell'interezza del suo essere e nell'essere in relazione con l'altro bisognoso di cure. Un uomo con i suoi valori, le sue idee, aspettative e motivazioni, prese in considerazione nel momento in cui diventano il motore di azioni socialmente utili. Il campo d'indagine preso in considerazione è, quindi, quello del volontariato, il quale costituisce un modo di essere della persona nell'ambito dei rapporti sociali. In particolar modo verrà dedicata maggiore attenzione al volontariato in campo oncologico per giungere alla descrizione di un modello utile per far fronte, in maniera professionale, alle esigenze più intime e profonde dei pazienti che richiedono aiuto. L'idea di questo lavoro di tesi nasce, infatti, dalla mia esperienza personale nell'ambito del volontariato oncologico e dal desiderio di approfondire tale argomento al fine di crescere ed operare al meglio all'interno, prendendo consapevolezza di tutto ciò che concerne questo mondo. L'obiettivo di questo lavoro è riuscire a delineare un profilo autentico del volontario in grado di entrare in relazione con l'altro bisognoso di cure, studiarne la spinta all'¿altruismo¿ e alla ¿solidarietà¿, l'importanza del ¿dono¿, soprattutto l'intima delicatezza delle ¿relazioni d'aiuto¿ in ambito oncologico. Per giungere a tale obiettivo mi servirò dell'analisi dell'esperienza e della filosofia di intervento di un'associazione ormai consolidata nel panorama del Volontariato torinese, rivolta all'assistenza amicale e gratuita ai malati di cancro: l'A.N.A.P.A.CA. In breve, ciò che verrà delineato in questo lavoro di tesi potrei definirlo uno ¿stile¿ di interazione, una modalità fondata sull'ascolto e sulla condivisione emotiva, all'interno del quale c'è spazio per la soggettività e l'umanità di ciascuno. Così come ognuno ha un suo modo di affrontare la propria malattia e le problematiche che essa mette in gioco, così ogni volontario e ogni intervento di assistenza sarà diverso e egualmente significativo, purché scaturisca dalla capacità di guardare se stessi, nelle proprie emozioni, per trovare in ogni momento la risposta alle richieste emotive e d'aiuto del paziente. L'obiettivo di questo lavoro è riuscire a delineare un profilo autentico del volontario in grado di entrare in relazione con l'altro bisognoso di cure, studiarne la spinta all'¿altruismo¿ e alla ¿solidarietà¿, l'importanza del ¿dono¿, soprattutto l'intima delicatezza delle ¿relazioni d'aiuto¿ in ambito oncologico. Per giungere a tale obiettivo mi servirò dell'analisi dell'esperienza e della filosofia di intervento di un'associazione ormai consolidata nel panorama del Volontariato torinese, rivolta all'assistenza amicale e gratuita ai malati di cancro: l'A.N.A.P.A.CA. In breve, ciò che verrà delineato in questo lavoro di tesi potrei definirlo uno ¿stile¿ di interazione, una modalità fondata sull'ascolto e sulla condivisione emotiva, all'interno del quale c'è spazio per la soggettività e l'umanità di ciascuno. Così come ognuno ha un suo modo di affrontare la propria malattia e le problematiche che essa mette in gioco, così ogni volontario e ogni intervento di assistenza sarà diverso e egualmente significativo, purché scaturisca dalla capacità di guardare se stessi, nelle proprie emozioni, per trovare in ogni momento la risposta alle richieste emotive e d'aiuto del paziente.
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