The mirror neuron system, discovered by Rizzolatti and colleagues in the monkey's premotor region, represent one of the most important topic in neuroscinetific research. These neurons are able to discharge both when a person performs an action and observes another individual acting the same action. A large number of studies revealed these neurons exist also in humans and they occupy a lot of brain regions as, for example, the inferior parietal lobe and the inferior frontal gyrus. Over the years, the research focused on possible functions of humans' mirror neurons, identifying: the comprehension of others' mental states, the communication ability, the capacity to learning new behaviours by imitating other people and the empathic abilities. Successively, the scientific community wanted to investigate if mirror neurons' deficits could be associated with autism spectrum disorders, considering the huge difficulties these person have to face everyday, to survive in their social world. Some researches are in favour of the so-called Broken Mirror Theory, arguing that a mirror neuron system's disfunction could be one of the main reason of autism, developmental disorder in which communication, empathic and social abilities are damaged. However, this idea is not shared by all of the researchers. To clarify the real role of mirror neurons in autism spectrum disorders, it's necessary to enhance all the current theories, methods and techniques which are dominant in literature.
Il sistema dei neuroni specchio, scoperto da Rizzolatti e colleghi nell'area premotoria delle scimmie, rappresenta oggi uno dei principali oggetti di studio nell'ambito delle neuroscienze. Si tratta di neuroni in grado di attivarsi non soltanto quando il soggetto esegue un movimento, ma anche quando osserva un altro individuo compiere il medesimo movimento. Un elevato numero di studi ha dimostrato che tali neuroni siano presenti anche nell'uomo ed occupino diverse regioni cerebrali che comprendono, ad esempio, il lobo parietale inferiore e il giro frontale inferiore. Nel corso degli anni, la ricerca si è focalizzata sulle potenziali funzioni dei neuroni specchio dell'uomo, identificando, tra queste, la capacità di comprendere gli stati mentali degli altri e, conseguentemente, capire le loro intenzioni; l'abilità di comunicare efficacemente con i propri simili, di apprendere nuovi comportamenti via imitazione, di comprendere ed immedesimarsi nelle emozioni degli altri. Successivamente, la comunità scientifica si è chiesta se un deficit a livello dei neuroni specchio potesse essere correlato alle problematiche riscontrabili nei disturbi dello spettro autistico, viste le enormi difficoltà che questi soggetti devono affrontare per sopravvivere nel loro mondo sociale. Alcuni studiosi si dichiarano a favore della cosiddetta Broken Mirror Theory, sostenendo che un malfunzionamento a livello dei neuroni specchio possa essere una delle principali cause dell'autismo, disturbo pervasivo dello sviluppo in cui si assiste ad una compromissione delle capacità comunicative, empatiche e sociali. Questa idea, però, non è condivisa da tutti i ricercatori. Al fine di chiarire il reale ruolo dei neuroni specchio nei disturbi dello spettro autistico, è perciò opportuno approfondire ulteriormente le teorie, i metodi e le tecniche tuttora presenti in letteratura.
Dai neuroni specchio all'autismo: una rassegna della letteratura
MORETTA, FRANCESCA
2016/2017
Abstract
Il sistema dei neuroni specchio, scoperto da Rizzolatti e colleghi nell'area premotoria delle scimmie, rappresenta oggi uno dei principali oggetti di studio nell'ambito delle neuroscienze. Si tratta di neuroni in grado di attivarsi non soltanto quando il soggetto esegue un movimento, ma anche quando osserva un altro individuo compiere il medesimo movimento. Un elevato numero di studi ha dimostrato che tali neuroni siano presenti anche nell'uomo ed occupino diverse regioni cerebrali che comprendono, ad esempio, il lobo parietale inferiore e il giro frontale inferiore. Nel corso degli anni, la ricerca si è focalizzata sulle potenziali funzioni dei neuroni specchio dell'uomo, identificando, tra queste, la capacità di comprendere gli stati mentali degli altri e, conseguentemente, capire le loro intenzioni; l'abilità di comunicare efficacemente con i propri simili, di apprendere nuovi comportamenti via imitazione, di comprendere ed immedesimarsi nelle emozioni degli altri. Successivamente, la comunità scientifica si è chiesta se un deficit a livello dei neuroni specchio potesse essere correlato alle problematiche riscontrabili nei disturbi dello spettro autistico, viste le enormi difficoltà che questi soggetti devono affrontare per sopravvivere nel loro mondo sociale. Alcuni studiosi si dichiarano a favore della cosiddetta Broken Mirror Theory, sostenendo che un malfunzionamento a livello dei neuroni specchio possa essere una delle principali cause dell'autismo, disturbo pervasivo dello sviluppo in cui si assiste ad una compromissione delle capacità comunicative, empatiche e sociali. Questa idea, però, non è condivisa da tutti i ricercatori. Al fine di chiarire il reale ruolo dei neuroni specchio nei disturbi dello spettro autistico, è perciò opportuno approfondire ulteriormente le teorie, i metodi e le tecniche tuttora presenti in letteratura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/91885