Mental Imagery: può essere uno strumento riabilitativo per pazienti cerebrolesi?

Mental imagery is the subjective experience of perception in the absence of genuine sensory stimuli. This mental process could be a potential rehabilitation tool since if the areas in the cortex which are responsible for the processing and the storing of perceptions are stimulated in the absence of genuine stimuli, then they can experience brain plasticity in the absence of genuine stimuli. This paper analyses the application of mental imagery in the stroke rehabilitation therapy and in the therapy of the neglect syndrome: the objective is to assess its effectiveness in the rehabilitation programs. The researches for the stroke rehabilitation therapy show that mental imagery could be a new hope for stroke patients as it renders unlimited practical opportunities, but its application has been too limited so far, as much as its research protocols, to be able to confirm its therapeutic advantages. Further researches could confirm or reject the benefits connected to its use in the rehabilitative practice. The research on mental imagery as a rehabilitative tool for the neglect syndrome is still in an early phase. Few researches have studied its application in this field and their results should be interpreted cautiously. In this case the potential benefits of its use as a rehabilitative tool for the neglect syndrome are also shown, but actual researches are not able to confirm these results yet.

Il Mental Imagery è definito come l'esperienza soggettiva di percezione in assenza dello stimolo. Questo processo mentale potrebbe rivelarsi come un potenziale strumento riabilitativo dal momento che, se le aree della corteccia cerebrale deputate alla codifica e immagazzinamento delle informazioni percettive vengono stimolate anche in assenza di stimolo concreto, allora possono essere soggette a plasticità cerebrale in assenza di stimolo. Questo elaborato analizza in particolare la sua applicazione nella terapia a post-ictus e nella sindrome del neglect per verificarne l'efficacia riabilitativa. Per quanto riguarda la terapia riabilitativa motoria post-ictus le ricerche dimostrano che il mental imagery può rappresentare una nuova speranza per i pazienti affetti da ictus poiché presenta opportunità pratiche multiple e illimitate, ma il suo utilizzo è stato tutt'ora troppo limitato e con pratiche di ricerca troppo eterogenee per poter confermare un suo effettivo beneficio terapeutico. Successive ricerche potrebbero confermare o confutare i benefici legati al suo utilizzo nella pratica riabilitativa. Nel campo della terapia del neglect la ricerca sul mental imagery è ancora in una fase preliminare. Esigue ricerche hanno analizzato le sue ricadute in questo campo applicativo e hanno prodotto risultati ambigui, che vanno interpretati con cautela. Anche in questo caso si prospetta un potenziale beneficio nell'utilizzo di questo strumento per contrastare i sintomi del neglect, ma la ricerca attuale non permette ancora la conferma di questi risultati.