The pain response has developed in man to help escape recovery and healing. The response to a harmful stimulus is mediated not only by the peripheral system but also by variables such as expectations, learning and context. To be able to analyze the quality of nociceptic repose then it is necessary to consider the body-mind unit and the symbolic significance that the placebo represents. The conceptualization of the placebo response was then shifted from administering an inert substance to the overall simulation of therapeutic intervention. Participants and Methods: 9 students recruited from the University of Turin were involved in the pilot study. Before the experimental day, they were asked to compile psychological tests related to the anticipation of pain and frustration. Electric stimuli were administered in the non-dominant hand index as a result of the vision of two types of visual stimuli: a red plus (+) than anticipating a more intense electrical stimulus and a green minus (-) than otherwise anticipating a stimulus electric less understood. Perceived pain was reported through a numerical scale from 1 to 10 (Nemerical Rating Scale, NRS). Analysis and Results: The results revealed that NRS values for low stimuli were significantly lower than the pain-perception values reported for high intensity stimuli, the analysis reported a significant increase in the pain reported by the true participant when he received a weak stimulus knowing that the fake participant received one of high intensity. Discussion: Contrary to our experimental hypothesis, the subjects of the study showed a significantly greater painful perception for the low intensity electrical stimulation than the baseline condition where both had a weak stimulus when the participants received a weak stimulus at the same time to a strong stimulus received by the fake participant. The hypotheses we have advanced to explain this phenomenon are the one that involves an empathic relationship between the participants and another that takes into consideration an attentive catch.
La risposta al dolore si è sviluppata nell'uomo per favorire la fuga il recupero e la guarigione. La risposta ad uno stimolo nocivo è mediata non solo dal sistema periferico ma anche da variabili quali aspettative, apprendimento e contesto. Per poter analizzare la qualità della riposta nocicettiva è dunque necessario prendere in considerazione l'unità corpo-mente e il significato simbolico che il placebo rappresenta. La concettualizzazione della risposta placebo si è quindi spostata dalla somministrazione di una sostanza inerte alla simulazione complessiva di un intervento terapeutico. Partecipati e Metodi: Per lo studio pilota sono stati coinvolti 9 studenti reclutati dall'Università di Torino. Prima della giornata sperimentale è stato chiesto loro di compilare test psicologici legati all'anticipazione del dolore e della frustrazione. Gli stimoli elettrici sono stati somministrati nell'indice della mano non dominante a seguito della visione di due tipi di stimoli visivi: un più (+) rosso che anticipava uno stimolo elettrico più intenso e un meno (-) verde che al contrario anticipava uno stimolo elettrico meno inteso. Il dolore percepito veniva riportato attraverso una scala numerica da 1 a 10 (Nemerical Rating Scale, NRS). Analisi e Risultati: I risultati hanno messo in luce come i valori NRS per gli stimoli bassi siano stati significativamente inferiori ai valori di percezione dolorifica riportati per gli stimoli di alta intensità, l'analisi ha riportato un aumento significativo nel dolore riportato dal vero partecipante quando ha ricevuto uno stimolo debole sapendo che il finto partecipante ne riceveva uno di alta intensità. Discussione: In contrasto con le nostre ipotesi sperimentali i soggetti dello studio hanno mostrato una percezione dolorifica significativamente maggiore per lo stimolo elettrico poco intenso, rispetto alla condizione di baseline dove ad entrambi era somministrato uno stimolo debole, quando i partecipanti ricevevano uno stimolo debole in concomitanza ad uno stimolo forte ricevuto dal finto partecipante. Le ipotesi che abbiamo avanzato per spiegare questo fenomeno sono quella che prevede un rapporto empatico tra i partecipanti ed un'altra che prende in analisi una cattura attenzionale.
Il dolore a confronto: studio pilota sulle aspettative implicite nel dolore nell'altro
MANONI, MATTIA
2016/2017
Abstract
La risposta al dolore si è sviluppata nell'uomo per favorire la fuga il recupero e la guarigione. La risposta ad uno stimolo nocivo è mediata non solo dal sistema periferico ma anche da variabili quali aspettative, apprendimento e contesto. Per poter analizzare la qualità della riposta nocicettiva è dunque necessario prendere in considerazione l'unità corpo-mente e il significato simbolico che il placebo rappresenta. La concettualizzazione della risposta placebo si è quindi spostata dalla somministrazione di una sostanza inerte alla simulazione complessiva di un intervento terapeutico. Partecipati e Metodi: Per lo studio pilota sono stati coinvolti 9 studenti reclutati dall'Università di Torino. Prima della giornata sperimentale è stato chiesto loro di compilare test psicologici legati all'anticipazione del dolore e della frustrazione. Gli stimoli elettrici sono stati somministrati nell'indice della mano non dominante a seguito della visione di due tipi di stimoli visivi: un più (+) rosso che anticipava uno stimolo elettrico più intenso e un meno (-) verde che al contrario anticipava uno stimolo elettrico meno inteso. Il dolore percepito veniva riportato attraverso una scala numerica da 1 a 10 (Nemerical Rating Scale, NRS). Analisi e Risultati: I risultati hanno messo in luce come i valori NRS per gli stimoli bassi siano stati significativamente inferiori ai valori di percezione dolorifica riportati per gli stimoli di alta intensità, l'analisi ha riportato un aumento significativo nel dolore riportato dal vero partecipante quando ha ricevuto uno stimolo debole sapendo che il finto partecipante ne riceveva uno di alta intensità. Discussione: In contrasto con le nostre ipotesi sperimentali i soggetti dello studio hanno mostrato una percezione dolorifica significativamente maggiore per lo stimolo elettrico poco intenso, rispetto alla condizione di baseline dove ad entrambi era somministrato uno stimolo debole, quando i partecipanti ricevevano uno stimolo debole in concomitanza ad uno stimolo forte ricevuto dal finto partecipante. Le ipotesi che abbiamo avanzato per spiegare questo fenomeno sono quella che prevede un rapporto empatico tra i partecipanti ed un'altra che prende in analisi una cattura attenzionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/91753