Adelaide Ristori incontra Lady Macbeth. La regina della tragedia e la tragedia della regina.

This work is aimed at analyzing the relationship between the actress Adelaide Ristori and one of her most successful characters, Lady Macbeth. Adelaide Ristori does not only interpret this character, bringing it on the scene as it does Shakespeare's work, but realizes instead a stage recreation, thanks to which Lady Macbeth's character develops greater awareness and she is investigated in all the most significant aspects of her psyche , many of which in the original text were only suggested and never openly explored, so the Lady did not have the dignity of being a true protagonist next to her husband. This kind of practice, in which the actor (or better the actress in this case) intervenes heavily on a literary work to bring it into his artistic canons needs a cultural artistic period that would allow it and also a character who had so much importance to express, intervenes on the drama but without rewrite it. For this reason, the work is articulated in two parallel field: the first chapter explores the panorama of nineteenth century Italian Theatre, which comprises the practice of the Great Actor. This particular actors technique submits the text to the actor's ability to catalyze the whole scene, with the only artistic power of his voice and interpretation. Follows an analysis of the relationship between literature and theater, which is fully recognized on the category of art, abandoning the terrible and superficial conviction that it was only a literary genre. The last section of this chapter focuses on the figure of Adelaide Ristori, on her life and on her artistic training, already anticipated in the preceding paragraphs within the context contemporary to her. The second chapter focuses on the figure of Lady Macbeth. The first paragraphs analyze the Lady in the Shakespearean text, trying to emphasize the steps in which the potentialities of this diabolical woman, and its dichotomy, are best expressed. Studying the text carefully it is possible to understand that Lady Macbeth is a 'androgynous lady', out of her sex, that she refuses to do terrible acts. The rejection of sexuality leads to broadening the horizons on this complex figure, finding a relationship with the witchcraft that derived from the lack and rejection of maternity, leit-motives that develop in all the drama's plot, though not always explicit. The last paragraph represents the meeting between these two strong personalities of woman, one historical and the other fictitious. The scenic recreation created by lady Ristori comes from an intense and accurate study of the character, and focuses particularly on its complex and modern interiority and consciousness that the actress shows to the public in the hypnotic scene of sleepwalking. This scene alone returns the dignity of protagonist to Lady Macbeth and also it returns the acclamation to the greatest tragic of his century at lady Ristori.

Questo lavoro si pone l'obbiettivo di analizzare il rapporto creatosi tra la figura della Grande Attrice Adelaide Ristori e uno dei suoi personaggi più riusciti, Lady Macbeth. La Ristori non interpreta solamente questo personaggio, portandolo sulla scena così come lo riporta il testo di Shakespeare, ma attua invece una vera e propria ricreazione scenica, grazie alla quale il personaggio acquista maggior consapevolezza e viene indagato in tutti gli aspetto più significativi della sua psiche, molti dei quali nel testo originario venivano solo lasciati intendere e mai esplorati apertamente, in quanto la Lady non ebbe la dignità di venir catalogata vera e propria protagonista insieme al marito. Una pratica del genere, per la quale l'attore (o in questo caso l'attrice) interviene così pesantemente su un'opera letteraria di tale spessore per farla rientrare nei propri canoni artistici necessita di un periodo artistico culturale che lo permettesse e allo stesso modo un personaggio che avesse tanti caratteri in potenza da poter esprimere, intervenendo sul dramma ma senza attuare una vera e propria riscrittura. Per questo motivo il lavoro si articola in due filoni paralleli: il primo capitolo indaga il panorama teatrale dell'Ottocento italiano contemporaneo ad Adelaide Ristori, che vede comune la pratica del Grande Attore. Questa particolare tecnica attorica vede sottomessa la fedeltà al testo in funzione della capacità dell'attore di catalizzare l'intera scena, con la sola potenza artistica della sua voce e della sua interpretazione. Segue un'analisi del rapporto che intercorre tra letteratura e teatro, che si vede riconoscere a pieno titolo la categoria di arte, sottraendosi dall'erronea e superficiale convinzione che fosse solamente un genere letterario. L'ultimo tratto di questo capitolo si sofferma esclusivamente sulla figura di Adelaide Ristori, sulla sua vita e sulla sua formazione artistica, già anticipata nei precedenti paragrafi all'interno di tutto il contesto a lei contemporaneo. Il secondo capitolo si concentra invece sulla figura di Lady Macbeth. I primi paragrafi analizzano la Lady all'interno del testo shakespeariano, cercando di sottolineare i passi in cui sono espresse maggiormente le potenzialità di questa diabolica donna, e la sua dicotomia. Soffermandosi con attenzione sul testo è infatti possibile notare come Lady Macbeth sia una 'lady androgina', fuori dal suo sesso o che comunque lo rifiuta per poter compiere grandi e terribili atti. Il rifiuto della sessualità porta ad ampliare gli orizzonti su questa complessa figura, arrivando a cogliere un rapporto con la stregoneria che in realtà si scopre derivato dalla mancanza e da rifiuto della maternità, leit-motive che, pur non sempre esplicito, si sviluppa in tutta la trama del dramma, anche in quella non strettamente legata alla Lady. L'ultimo paragrafo rappresenta invece l'incontro tra queste due forti personalità di donna, l'una storica e l'altra fittizia. La ricreazione scenica che attua la Ristori deriva da un intenso e accurato studio del personaggio, e si concentra particolarmente sulla sua complessa e moderna interiorità e sulla sua coscienza, che l'attrice riesce magistralmente a rendere al pubblico nell'ipnotica scena del sonnambulismo, che sola restituisce la dignità di protagonista a Lady Macbeth e l'acclamazione a più grande tragica del suo secolo alla Ristori.