La presente tesi ha come scopo la caratterizzazione geofisica e la valutazione della risposta sismica dei depositi presenti nella frazioni di Grisciano, Fonte del Campo ed Illica fortemente danneggiate a seguito del terremoto di Amatrice del 24 Agosto 2016 che coinvolse il centro Italia e che ha avuto come zona epicentrale le aree tra Norcia ed Amatrice. Inizialmente è stata valutata la distribuzione spaziale dei depositi superficiali nei pressi delle tre frazioni tramite l'analisi di sondaggi geognostici e la mappatura dei depositi stessi attraverso l'uso del software QGIS e la consultazione di carte geologiche. Da tali dati è stato possibile definire delle stratigrafie rappresentative per i vari siti e capire l'origine dei depositi superficiali e del substrato. Sono state poi prese in considerazione le prove geofisiche svolte (in collaborazione con il Politecnico di Torino) all'interno dei fori di sondaggio e nelle loro vicinanze. Si sono, in particolare, considerate e confrontate tra loro diverse tipologie di prove: le prove in foro Down Hole che hanno restituito le velocità delle onde S e P; le prove per onde superficiali che hanno fornito, in maniera indipendente, i valori delle onde S; le tomografie di sismica a rifrazione e le tomografie elettriche dalle quali sono state estrapolati rispettivamente i valori delle onde P e i valori di resistività elettrica. I risultati di tali prove sono, inoltre, stati messi a confronto con i sondaggi per osservare a quale profondità ed a quali strati corrispondessero le caratteristiche fisiche individuate. Prendendo come riferimento le prove geofisiche per onde superficiali e le prove in foro il lavoro si è concentrato poi nel ricavare la media armonica delle velocità di onde di taglio (Vs) per i diversi spessori di depositi. Tale velocità, fondamentale ai fini della caratterizzazione sismica, è stata utilizzata per ottenere la frequenza di risonanza dei depositi riscontrati nelle tre frazioni. I valori della frequenza di risonanza sono poi stati confrontati con simulazioni numeriche del fenomeno propagativo tramite l'utilizzo del programma DEEPSOIL e di appositi registrazioni accelerometriche del terremoto oggetto di studio. Si sono riscontrati significativi fenomeni di amplificazione sismica locale dei depositi superficiali, che in funzione dei loro spessori, hanno frequenze di risonanza simili alla frequenza centrale del terremoto oggetto di studio.

Caratterizzazione geofisica in tre siti colpiti dalla sequenza sismica di Amatrice

COLELLABELLA, LAURA
2016/2017

Abstract

La presente tesi ha come scopo la caratterizzazione geofisica e la valutazione della risposta sismica dei depositi presenti nella frazioni di Grisciano, Fonte del Campo ed Illica fortemente danneggiate a seguito del terremoto di Amatrice del 24 Agosto 2016 che coinvolse il centro Italia e che ha avuto come zona epicentrale le aree tra Norcia ed Amatrice. Inizialmente è stata valutata la distribuzione spaziale dei depositi superficiali nei pressi delle tre frazioni tramite l'analisi di sondaggi geognostici e la mappatura dei depositi stessi attraverso l'uso del software QGIS e la consultazione di carte geologiche. Da tali dati è stato possibile definire delle stratigrafie rappresentative per i vari siti e capire l'origine dei depositi superficiali e del substrato. Sono state poi prese in considerazione le prove geofisiche svolte (in collaborazione con il Politecnico di Torino) all'interno dei fori di sondaggio e nelle loro vicinanze. Si sono, in particolare, considerate e confrontate tra loro diverse tipologie di prove: le prove in foro Down Hole che hanno restituito le velocità delle onde S e P; le prove per onde superficiali che hanno fornito, in maniera indipendente, i valori delle onde S; le tomografie di sismica a rifrazione e le tomografie elettriche dalle quali sono state estrapolati rispettivamente i valori delle onde P e i valori di resistività elettrica. I risultati di tali prove sono, inoltre, stati messi a confronto con i sondaggi per osservare a quale profondità ed a quali strati corrispondessero le caratteristiche fisiche individuate. Prendendo come riferimento le prove geofisiche per onde superficiali e le prove in foro il lavoro si è concentrato poi nel ricavare la media armonica delle velocità di onde di taglio (Vs) per i diversi spessori di depositi. Tale velocità, fondamentale ai fini della caratterizzazione sismica, è stata utilizzata per ottenere la frequenza di risonanza dei depositi riscontrati nelle tre frazioni. I valori della frequenza di risonanza sono poi stati confrontati con simulazioni numeriche del fenomeno propagativo tramite l'utilizzo del programma DEEPSOIL e di appositi registrazioni accelerometriche del terremoto oggetto di studio. Si sono riscontrati significativi fenomeni di amplificazione sismica locale dei depositi superficiali, che in funzione dei loro spessori, hanno frequenze di risonanza simili alla frequenza centrale del terremoto oggetto di studio.
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