Le specie esotiche invasive sono specie di animali e piante non indigene, la cui introduzione e diffusione al di fuori del loro range naturale rappresentano una seria minaccia per la biodiversità a livello mondiale. Queste specie oltre ad entrare in competizione con alcune specie autoctone, possono alterare gli ecosistemi provocando ingenti perdite al settore agro-forestale. In questi ultimi anni le nuove segnalazioni di specie esotiche in ambito frutticolo si sono intensificate e due specie stanno destando maggiore preoccupazione: il moscerino dei piccoli frutti Drosophila suzukii Matsumura (Diptera: Drosophilidae) e la cimice asiatica Halyomorpha halys (Stål) (Heteroptera: Pentatomidae). D. suzukii è un insetto originario del Sud-est asiatico. La sua presenza è stata rilevata per la prima volta nel 2008 in Nord America e in Europa (Spagna), e successivamente in Italia nel 2009. La sua attività trofica si svolge a carico dei frutti di un'ampia gamma di piante coltivate (prevalentemente sui piccoli frutti), spontanee ed ornamentali. D. suzukii può alimentarsi sui frutti sani in maturazione. Il danno è causato dalle ferite di ovodeposizione e dalle larve che si nutrono delle parti carnose del frutto. Per il monitoraggio possono essere utilizzate trappole innescate con attrattivi alimentari, come aceto di mele o preparati commerciali più efficaci e selettivi (es. Droskidrink). H. halys è originaria dell'Asia orientale ed attacca più di cento specie vegetali. La specie è stata segnalata per la prima volta negli Usa nel 2001 e in Europa nel 2004, mentre il primo ritrovamento in Italia risale al 2012. Il danno è causato dalle punture di nutrizione a carico dei frutti che possono provocarne la cascola o la malformazione. Il monitoraggio può essere effettuato attraverso osservazione visiva, frappage o trappole innescate con feromoni di aggregazione (es. modello ResCue®). I risultati ottenuti dal monitoraggio hanno lo scopo di valutare la presenza dell'insetto sul territorio, individuare tempestivamente gli attacchi, raccogliere dati relativi alla bio-etologia, oltre che a predisporre le strategie di controllo più opportune. Per il controllo chimico di D. suzukii è possibile ricorrere all'uso di spinosine, piretroidi e organofostati, mentre per H. halys gli insetticidi che hanno dato i risultati migliori includono piretroidi, neonicotinoidi e carbammati. Per il controllo biologico Asobara japonica Belokobylskij (Hymenoptera: Braconidae) e Ganaspis xanthopoda (Ashmead) (Hymenoptera: Figitidae), rappresentano le specie di limitatori esotici più efficienti a carico di D. suzukii, mentre Trissolcus japonicus (Ashmead) (Hymenoptera: Scelionidae) risulta essere uno dei principali antagonisti naturali di H. halys. Tra le specie native Trichopria cf. drosophilae (Perkins) (Hymenoptera: Diapriidae) e Anastatus bifasciatus (Geoffroy) (Hymenoptera: Eupelmidae) sono i principali parassitoidi riportati in letteratura a carico del moscerino e della cimice, rispettivamente. Esistono inoltre sia metodi ancora in fase di sperimentazione come le applicazioni biotecnologiche (controllo simbiotico) e i metodi di lotta microbiologica, sia mezzi meccanici tramite le reti escludi insetto. Tuttavia risulta necessario continuare a monitorare la diffusione di queste specie esotiche e condurre indagini di campo e laboratorio, per definire e mettere in atto le azioni di controllo più efficaci volte a limitarne l'insediamento e a ridurre ulteriormente i danni.

Difesa delle colture frutticole dagli insetti esotici di recente introduzione

MATTIO, ALBERTO
2016/2017

Abstract

Le specie esotiche invasive sono specie di animali e piante non indigene, la cui introduzione e diffusione al di fuori del loro range naturale rappresentano una seria minaccia per la biodiversità a livello mondiale. Queste specie oltre ad entrare in competizione con alcune specie autoctone, possono alterare gli ecosistemi provocando ingenti perdite al settore agro-forestale. In questi ultimi anni le nuove segnalazioni di specie esotiche in ambito frutticolo si sono intensificate e due specie stanno destando maggiore preoccupazione: il moscerino dei piccoli frutti Drosophila suzukii Matsumura (Diptera: Drosophilidae) e la cimice asiatica Halyomorpha halys (Stål) (Heteroptera: Pentatomidae). D. suzukii è un insetto originario del Sud-est asiatico. La sua presenza è stata rilevata per la prima volta nel 2008 in Nord America e in Europa (Spagna), e successivamente in Italia nel 2009. La sua attività trofica si svolge a carico dei frutti di un'ampia gamma di piante coltivate (prevalentemente sui piccoli frutti), spontanee ed ornamentali. D. suzukii può alimentarsi sui frutti sani in maturazione. Il danno è causato dalle ferite di ovodeposizione e dalle larve che si nutrono delle parti carnose del frutto. Per il monitoraggio possono essere utilizzate trappole innescate con attrattivi alimentari, come aceto di mele o preparati commerciali più efficaci e selettivi (es. Droskidrink). H. halys è originaria dell'Asia orientale ed attacca più di cento specie vegetali. La specie è stata segnalata per la prima volta negli Usa nel 2001 e in Europa nel 2004, mentre il primo ritrovamento in Italia risale al 2012. Il danno è causato dalle punture di nutrizione a carico dei frutti che possono provocarne la cascola o la malformazione. Il monitoraggio può essere effettuato attraverso osservazione visiva, frappage o trappole innescate con feromoni di aggregazione (es. modello ResCue®). I risultati ottenuti dal monitoraggio hanno lo scopo di valutare la presenza dell'insetto sul territorio, individuare tempestivamente gli attacchi, raccogliere dati relativi alla bio-etologia, oltre che a predisporre le strategie di controllo più opportune. Per il controllo chimico di D. suzukii è possibile ricorrere all'uso di spinosine, piretroidi e organofostati, mentre per H. halys gli insetticidi che hanno dato i risultati migliori includono piretroidi, neonicotinoidi e carbammati. Per il controllo biologico Asobara japonica Belokobylskij (Hymenoptera: Braconidae) e Ganaspis xanthopoda (Ashmead) (Hymenoptera: Figitidae), rappresentano le specie di limitatori esotici più efficienti a carico di D. suzukii, mentre Trissolcus japonicus (Ashmead) (Hymenoptera: Scelionidae) risulta essere uno dei principali antagonisti naturali di H. halys. Tra le specie native Trichopria cf. drosophilae (Perkins) (Hymenoptera: Diapriidae) e Anastatus bifasciatus (Geoffroy) (Hymenoptera: Eupelmidae) sono i principali parassitoidi riportati in letteratura a carico del moscerino e della cimice, rispettivamente. Esistono inoltre sia metodi ancora in fase di sperimentazione come le applicazioni biotecnologiche (controllo simbiotico) e i metodi di lotta microbiologica, sia mezzi meccanici tramite le reti escludi insetto. Tuttavia risulta necessario continuare a monitorare la diffusione di queste specie esotiche e condurre indagini di campo e laboratorio, per definire e mettere in atto le azioni di controllo più efficaci volte a limitarne l'insediamento e a ridurre ulteriormente i danni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/91688