Il presente lavoro di ricerca intende approfondire il potere di controllo del datore di lavoro sull'attività lavorativa dei propri dipendenti. Nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato sono definiti i poteri datoriali ed in particolare il potere direttivo, ovvero l'amministrazione ed il coordinamento dell'attività lavorativa; il potere di controllare e vigilare il corretto adempimento della prestazione lavorativa, ed infine, il potere disciplinare, che consente al datore di sanzionare i comportamenti del lavoratore in violazione degli obblighi di legge e di contratto. Vengono poi esaminati nel dettaglio i limiti al potere di controllo, con particolare riferimento al tema della privacy del lavoratore, ai divieti previsti dallo Statuto dei lavoratori ed, in generale, con riguardo al rispetto dei principi di corretta e buona fede oltre che di non discriminazione. Nella valutazione tra i contrapposti interessi rileva il principio del bilanciamento. Il lavoro prosegue identificando i soggetti che collaborano con il datore di lavoro nell'attuazione del controllo. La disciplina relativa alle guardie giurate e al personale di vigilanza si rinviene nello Statuto dei lavoratori agli articoli, rispettivamente, 2 e 3. Le guardie giurate sono destinate specificamente all'attività di controllo; il personale di vigilanza, in qualità della relativa posizione all'interno dell'azienda, assolve anche alle funzioni di controllo. A questi si aggiungono, a parte, gli investigatori privati sulla cui attività si riscontra un variegato panorama giurisprudenziale. Vengono poi esaminate alcune forme in cui può tradursi il controllo da parte del datore di lavoro: controllo occulto, difensivo, a distanza, dei risultati sanitari, delle opinioni. Infine il lavoro si concentra sulle recenti modifiche apportate all'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori ad opera del d. lgs. n. 151 del 2015, nell'ambito della riforma denominata Jobs Act. A fronte, infatti, delle innovazioni tecnologiche il legislatore è intervenuto modificando la disciplina relativa ai cosiddetti ¿impianti audiovisivi¿ e agli altri strumenti di controllo, nel tentativo di portare ad equilibrio l'esigenza di garantire al datore di lavoro una maggiore libertà nell'esercizio del proprio potere di controllo e quella di tutelare i valori fondamentali della riservatezza e della dignità del lavoratore.
il potere di controllo del datore di lavoro
GENINATTI TOGLI, FEDERICA
2016/2017
Abstract
Il presente lavoro di ricerca intende approfondire il potere di controllo del datore di lavoro sull'attività lavorativa dei propri dipendenti. Nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato sono definiti i poteri datoriali ed in particolare il potere direttivo, ovvero l'amministrazione ed il coordinamento dell'attività lavorativa; il potere di controllare e vigilare il corretto adempimento della prestazione lavorativa, ed infine, il potere disciplinare, che consente al datore di sanzionare i comportamenti del lavoratore in violazione degli obblighi di legge e di contratto. Vengono poi esaminati nel dettaglio i limiti al potere di controllo, con particolare riferimento al tema della privacy del lavoratore, ai divieti previsti dallo Statuto dei lavoratori ed, in generale, con riguardo al rispetto dei principi di corretta e buona fede oltre che di non discriminazione. Nella valutazione tra i contrapposti interessi rileva il principio del bilanciamento. Il lavoro prosegue identificando i soggetti che collaborano con il datore di lavoro nell'attuazione del controllo. La disciplina relativa alle guardie giurate e al personale di vigilanza si rinviene nello Statuto dei lavoratori agli articoli, rispettivamente, 2 e 3. Le guardie giurate sono destinate specificamente all'attività di controllo; il personale di vigilanza, in qualità della relativa posizione all'interno dell'azienda, assolve anche alle funzioni di controllo. A questi si aggiungono, a parte, gli investigatori privati sulla cui attività si riscontra un variegato panorama giurisprudenziale. Vengono poi esaminate alcune forme in cui può tradursi il controllo da parte del datore di lavoro: controllo occulto, difensivo, a distanza, dei risultati sanitari, delle opinioni. Infine il lavoro si concentra sulle recenti modifiche apportate all'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori ad opera del d. lgs. n. 151 del 2015, nell'ambito della riforma denominata Jobs Act. A fronte, infatti, delle innovazioni tecnologiche il legislatore è intervenuto modificando la disciplina relativa ai cosiddetti ¿impianti audiovisivi¿ e agli altri strumenti di controllo, nel tentativo di portare ad equilibrio l'esigenza di garantire al datore di lavoro una maggiore libertà nell'esercizio del proprio potere di controllo e quella di tutelare i valori fondamentali della riservatezza e della dignità del lavoratore.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/91672