Depressione e Mild Cognitive Impairment: studio delle possibili correlazioni con un declino nell'apprendimento

The present research aims to investigate the relationship between depression and mild cognitive impairment (MCI) in the elderly, with a focus on the impact on learning ability. The hypothesis is that greater severity of depression is associated with a decrease in the amplitude of Mismatch Negativity (MMN), a neurophysiological marker of implicit learning. The paper, divided into three chapters, initially delves into the concepts of cognitive aging, MCI and depression, emphasizing the complex interaction between these factors. The concept of learning and memory is then introduced, with a focus on the underlying neural mechanisms and the distinction between declarative and nondeclarative memory. The MMN is presented as a powerful tool for assessing the integrity of neural circuits involved in learning. In the experimental part, two groups of participants were recruited: healthy elderly and patients with MCI. Via EEG, MMN in response to auditory stimuli was recorded, while depression severity was assessed with the Beck Depression Inventory (BDI). Preliminary results suggest a negative correlation between depression severity and MMN amplitude in the control group, indicating a possible impairment of implicit learning in depressed subjects. However, in patients with MCI, this relationship was not significant, suggesting that cognitive decline in this group may be mainly attributed to the underlying neurodegenerative pathology. In conclusion, the results of this research offer a contribution to the understanding of the complex interaction between depression, aging and cognitive decline. MMN is confirmed as a promising biomarker to assess the impact of depression on learning. However, further research is needed to confirm these findings and further investigate the underlying neurobiological mechanisms.

La presente ricerca si propone di indagare la relazione tra depressione e deterioramento cognitivo lieve (MCI) negli anziani, con particolare attenzione all'impatto sulla capacità di apprendimento. L'ipotesi è che una maggiore gravità della depressione sia associata ad un decremento dell'ampiezza della Mismatch Negativity (MMN), un marker neurofisiologico dell'apprendimento implicito. Il lavoro, suddiviso in tre capitoli, approfondisce inizialmente i concetti di invecchiamento cognitivo, MCI e depressione, sottolineando la complessa interazione tra questi fattori. Viene poi introdotto il concetto di apprendimento e memoria, con particolare attenzione ai meccanismi neurali sottostanti e alla distinzione tra memoria dichiarativa e non dichiarativa. La MMN viene presentata come un potente strumento per valutare l'integrità dei circuiti neurali coinvolti nell'apprendimento. Nella parte sperimentale, sono stati reclutati due gruppi di partecipanti: anziani sani e pazienti con MCI. Tramite l'EEG è stata registrata la MMN in risposta a stimoli uditivi, mentre la gravità della depressione è stata valutata con il Beck Depression Inventory (BDI). I risultati preliminari suggeriscono una correlazione negativa tra la gravità della depressione e l'ampiezza della MMN nel gruppo di controllo, indicando un possibile deterioramento dell'apprendimento implicito nei soggetti depressi. Tuttavia, nei pazienti con MCI, questa relazione non è risultata significativa, suggerendo che in questo gruppo il declino cognitivo possa essere principalmente attribuito alla patologia neurodegenerativa sottostante. In conclusione, i risultati di questa ricerca offrono un contributo alla comprensione della complessa interazione tra depressione, invecchiamento e declino cognitivo. La MMN si conferma un promettente biomarcatore per valutare l'impatto della depressione sull'apprendimento. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati e approfondire i meccanismi neurobiologici sottostanti.