Questo lavoro focalizza l'attenzione su bambini e ragazzi di origine immigrata, nati e/o cresciuti nel nostro paese, osservati nell'ottica dell'integrazione e della riuscita scolastiche. In particolare, vengono descritti e analizzati i bisogni linguistici e le difficoltà di apprendimento emergenti, concentrandosi soprattutto sulla lingua dello studio come principale ostacolo al percorso scolastico degli alunni non italofoni. Oggi, infatti, la maggior parte degli studenti di origine straniera è nata in Italia o vi ha effettuato gran parte del percorso di scolarizzazione, quindi per loro l'italiano rappresenta quasi una lingua madre. La loro esigenza, dunque, non è costituita da un intervento di prima alfabetizzazione necessaria per la prima comunicazione, quanto, piuttosto, da un supporto linguistico utile ad affrontare le varie discipline curricolari e funzionale a un buon rendimento scolastico. Durante il percorso che effettuano gli alunni di origine straniera è indispensabile la presenza di adulti significativi, tra cui gli insegnanti ma anche gli educatori, i quali supportano e completano il lavoro dei primi. La costruzione di relazioni educative e l'attuazione di interventi strategici, che vanno oltre l'emergenza educativa, mirano a massimizzare il rendimento scolastico di questi minori e a far emergere le loro potenzialità e capacità per poter giungere al successo, pari o addirittura superiore a quello dei compagni italiani. L'incontro con gli educatori dentro o fuori il contesto scolastico rappresenta un'occasione importante in cui bambini e ragazzi possono sentirsi accolti e sostenuti nel loro cammino di crescita e di formazione, e grazie al lavoro creativo degli educatori, che danno continuità a quello svolto dagli insegnanti, si sviluppa quello che può essere definito il nostro capitale umano e sociale futuro.

L'Italiano per lo studio. Alunni di origine straniera verso il successo scolastico

CASU, IRENE
2016/2017

Abstract

Questo lavoro focalizza l'attenzione su bambini e ragazzi di origine immigrata, nati e/o cresciuti nel nostro paese, osservati nell'ottica dell'integrazione e della riuscita scolastiche. In particolare, vengono descritti e analizzati i bisogni linguistici e le difficoltà di apprendimento emergenti, concentrandosi soprattutto sulla lingua dello studio come principale ostacolo al percorso scolastico degli alunni non italofoni. Oggi, infatti, la maggior parte degli studenti di origine straniera è nata in Italia o vi ha effettuato gran parte del percorso di scolarizzazione, quindi per loro l'italiano rappresenta quasi una lingua madre. La loro esigenza, dunque, non è costituita da un intervento di prima alfabetizzazione necessaria per la prima comunicazione, quanto, piuttosto, da un supporto linguistico utile ad affrontare le varie discipline curricolari e funzionale a un buon rendimento scolastico. Durante il percorso che effettuano gli alunni di origine straniera è indispensabile la presenza di adulti significativi, tra cui gli insegnanti ma anche gli educatori, i quali supportano e completano il lavoro dei primi. La costruzione di relazioni educative e l'attuazione di interventi strategici, che vanno oltre l'emergenza educativa, mirano a massimizzare il rendimento scolastico di questi minori e a far emergere le loro potenzialità e capacità per poter giungere al successo, pari o addirittura superiore a quello dei compagni italiani. L'incontro con gli educatori dentro o fuori il contesto scolastico rappresenta un'occasione importante in cui bambini e ragazzi possono sentirsi accolti e sostenuti nel loro cammino di crescita e di formazione, e grazie al lavoro creativo degli educatori, che danno continuità a quello svolto dagli insegnanti, si sviluppa quello che può essere definito il nostro capitale umano e sociale futuro.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/91482