Gli incendi sono uno dei disturbi naturali più rilevanti nelle foreste del Mediterraneo e spesso causano danni ai servizi ecosistemici del bosco. Il fenomeno sta cambiando perché l'ambiente forestale e le sue interazioni con il clima e la società hanno nuove connotazioni. Durante la stagione estiva, si riscontrano frequenti ondate di calore e siccità che fanno sì che la durata della stagione incendi sia sempre più lunga. Inoltre, l'abbandono delle pratiche agricole e forestali comporta conseguenze che aumentano la suscettibilità dei boschi al passaggio degli incendi: vi è un accumulo di biomassa in bosco a seguito dell'assenza di utilizzazioni forestali; i pascoli vengono abbandonati con conseguente espansione di cespuglieti e arbusteti che creano continuità di biomassa là dove erano presenti discontinuità; la rete viaria forestale spesso non viene più utilizzata o mantenuta, influendo negativamente sulla efficienza nella buona riuscita della lotta attiva; sono aumentate le zone di interfaccia, a seguito della nascita di nuovi nuclei urbani nelle zone rurali, aumentando la possibilità che fronti di fiamma minaccino insediamenti, o che proprio da questi si espandano in direzione del bosco. Per ridurre i costi della lotta attiva, le difficoltà di spegnimento e il verificarsi di grandi incendi, la prevenzione indiretta (i.e. l'educazione della cittadinanza) e diretta (i.e. la gestione selvicolturale) è l'unica strada percorribile ed occorre rivalutare una corretta azione di pianificazione e prevenzione. La prevenzione diretta, si concretizza nella selvicoltura preventiva. Lo scopo è rendere i popolamenti forestali più resilienti agli incendi, ovvero capaci di resistere al disturbo riducendo il danno e ritornando rapidamente alle condizioni iniziali. La creazione di discontinuità, tanto orizzontale quanto verticale, in un soprassuolo boschivo richiede l'impiego di diverse tecniche di eliminazione di combustibili quali: diradamenti, decespugliamento, pascolo controllato, fuoco prescritto e apertura di viali parafuoco. A partire dal 2014, la Regione Toscana ha avviato un progetto di manutenzione delle fasce in prossimità della pista presente nei viali tagliafuoco nella Foresta Regionale La Merse, sono stati effettuati interventi di manutenzione con fuoco prescritto e trinciatura meccanica. La manutenzione serve in quanto, in caso di incendio boschivo, lungo i viali si può attuare direttamente la lotta attiva al fronte di fiamma con tecniche come il controfuoco, o comunque agevolare le operazioni delle squadre AIB. Inoltre, sono state sperimentate delle aree con interventi integrati di fuoco prescritto e meccanizzato nelle vicinanze del centro di addestramento AIB della Regione Toscana ¿La Pineta di Tocchi¿. Con il presente studio per la tesi di laurea si vuole capire quali siano gli effetti dei diversi trattamenti pianificati nel comprensorio della Foresta Regionale La Merse per la riduzione del carico di combustibili e della loro continuità orizzontale e verticale. Attraverso questa analisi si arriverà a capire quale sia il tempo di ritorno di ogni trattamento per mantenere un carico adeguato del complesso di combustibile al fine di non avere alte intensità e severità nel momento di un incendio; infatti, essendo il viale tagliafuoco un'opera in grado di diminuire e rallentare il fronte di fiamma al fine di facilitare la lotta diretta, qualora questo effetto non sia raggiunto risulterebbe inutile la funzione del viale.
Effetti sui combustibili di interventi di fuoco prescritto e trinciatura per la manutenzione di viali tagliafuoco in Toscana
BILLI, FRANCESCO
2016/2017
Abstract
Gli incendi sono uno dei disturbi naturali più rilevanti nelle foreste del Mediterraneo e spesso causano danni ai servizi ecosistemici del bosco. Il fenomeno sta cambiando perché l'ambiente forestale e le sue interazioni con il clima e la società hanno nuove connotazioni. Durante la stagione estiva, si riscontrano frequenti ondate di calore e siccità che fanno sì che la durata della stagione incendi sia sempre più lunga. Inoltre, l'abbandono delle pratiche agricole e forestali comporta conseguenze che aumentano la suscettibilità dei boschi al passaggio degli incendi: vi è un accumulo di biomassa in bosco a seguito dell'assenza di utilizzazioni forestali; i pascoli vengono abbandonati con conseguente espansione di cespuglieti e arbusteti che creano continuità di biomassa là dove erano presenti discontinuità; la rete viaria forestale spesso non viene più utilizzata o mantenuta, influendo negativamente sulla efficienza nella buona riuscita della lotta attiva; sono aumentate le zone di interfaccia, a seguito della nascita di nuovi nuclei urbani nelle zone rurali, aumentando la possibilità che fronti di fiamma minaccino insediamenti, o che proprio da questi si espandano in direzione del bosco. Per ridurre i costi della lotta attiva, le difficoltà di spegnimento e il verificarsi di grandi incendi, la prevenzione indiretta (i.e. l'educazione della cittadinanza) e diretta (i.e. la gestione selvicolturale) è l'unica strada percorribile ed occorre rivalutare una corretta azione di pianificazione e prevenzione. La prevenzione diretta, si concretizza nella selvicoltura preventiva. Lo scopo è rendere i popolamenti forestali più resilienti agli incendi, ovvero capaci di resistere al disturbo riducendo il danno e ritornando rapidamente alle condizioni iniziali. La creazione di discontinuità, tanto orizzontale quanto verticale, in un soprassuolo boschivo richiede l'impiego di diverse tecniche di eliminazione di combustibili quali: diradamenti, decespugliamento, pascolo controllato, fuoco prescritto e apertura di viali parafuoco. A partire dal 2014, la Regione Toscana ha avviato un progetto di manutenzione delle fasce in prossimità della pista presente nei viali tagliafuoco nella Foresta Regionale La Merse, sono stati effettuati interventi di manutenzione con fuoco prescritto e trinciatura meccanica. La manutenzione serve in quanto, in caso di incendio boschivo, lungo i viali si può attuare direttamente la lotta attiva al fronte di fiamma con tecniche come il controfuoco, o comunque agevolare le operazioni delle squadre AIB. Inoltre, sono state sperimentate delle aree con interventi integrati di fuoco prescritto e meccanizzato nelle vicinanze del centro di addestramento AIB della Regione Toscana ¿La Pineta di Tocchi¿. Con il presente studio per la tesi di laurea si vuole capire quali siano gli effetti dei diversi trattamenti pianificati nel comprensorio della Foresta Regionale La Merse per la riduzione del carico di combustibili e della loro continuità orizzontale e verticale. Attraverso questa analisi si arriverà a capire quale sia il tempo di ritorno di ogni trattamento per mantenere un carico adeguato del complesso di combustibile al fine di non avere alte intensità e severità nel momento di un incendio; infatti, essendo il viale tagliafuoco un'opera in grado di diminuire e rallentare il fronte di fiamma al fine di facilitare la lotta diretta, qualora questo effetto non sia raggiunto risulterebbe inutile la funzione del viale.File | Dimensione | Formato | |
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